venerdì 23 dicembre 2016

COMUNICATO RINNOVO CCNL TLC

COMUNICATO RINNOVO CCNL TLC

Nella giornata di ieri, 22 dicembre, si è svolto a Roma il Coordinamento unitario della delegazione sindacale SLC‐CGIL, FISTEL‐CISL, UILCOM‐UIL per il rinnovo del CCNL delle Telecomunicazioni.
Le Segreterie Nazionali hanno esposto l’esito dell’incontro svoltosi con ASSTEL il 20 dicembre, che aveva come obiettivo quello di acquisire una risposta da parte di ASSTEL in merito ai punti di distanza registrati nel corso degli ultimi mesi sulla piattaforma. Nel corso di quell’appuntamento, ASSTEL ha ribadito la propria disponibilità a trattare partendo però dai punti da loro proposti. Le Segreterie Nazionali hanno quindi dichiarato che le distanze sul modello contrattuale di riferimento e sulle richieste avanzate non si sono ridotte e che quindi non c’è stato nessun avanzamento rispetto all’incontro dello scorso 5 dicembre.

Le Segreterie Nazionali e il Coordinamento unitario, durante il confronto di ieri, hanno perciò ribadito la grande distanza esistente sui temi della normativa, degli orari di lavoro, del part‐time, delle flessibilità, della classificazione professionale, così come la netta contrarietà alle proposte avanzate da ASSTEL sul superamento degli automatismi (scatti di anzianità) e sull’introduzione di soglie di accesso per il pagamento dell’Elemento di Garanzia.

Allo stesso modo si è ribadito il tema fondamentale del modello contrattuale confermando che, in assenza di un protocollo condiviso tra Confederazioni Sindacali e Confindustria, esso debba essere in continuità con quanto fino ad oggi realizzato nell’ambito della nostra categoria.
Le Segreterie Nazionali e il Coordinamento unitario ritengono che il tema del rinnovo del CCNL non possa essere letto in modo slegato dalla crisi che ha investito e continua ad investire il settore delle Telecomunicazioni, essendo esso uno degli strumenti fondamentali a disposizione delle Parti per regolamentare il settore, oltre che per la tutela dei diritti e del salario delle lavoratrici e dei lavoratori.
Oggi più che mai siamo al centro di grandi vertenze che vedono la messa a rischio di migliaia di posti di lavoro, sia nel comparto dei customer care che in quello della rete. Emblema della necessità di una inversione di tendenza, la situazione esistente in TIM, la crisi di Almaviva e il rischio degli esuberi di Ericsson a causa dell’assegnazione dell’appalto di rete alla nuova società nata (ZTE) sono state richiamate più volte, con la conseguente messa a rischio di migliaia di posti di lavoro e la dispersione di professionalità fondamentali per l’innovazione e lo sviluppo del Paese.

Per SLC CGIL‐FISTEL CISL‐UILCOM UIL un rinnovo innovativo di contratto, quale è quello che a più riprese Asstel ha dichiarato di voler percorrere, per un settore che è il perno dell’innovazione del Paese non può essere quello che passa attraverso una contrazione del salario e dei diritti individuali e collettivi, bensì quello che deve basarsi su adeguate basi economiche, su un sistema bilaterale della formazione in grado di sostenere l’occupabilità e la rioccupabilità all’interno del comparto, su un sistema di welfare avanzato.

Per questi motivi, per il rinnovo del CCNL TLC e per la salvaguardia dei livelli occupazionali, SLC CGIL‐FISTEL CISL‐UILCOM UIL proclamano lo stato di agitazione e 16 ore di sciopero. L’articolazione dello sciopero sarà comunicato nelle prossime settimane dalle Segreterie Nazionali.

Roma, 23 dicembre 2016

LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLC CGIL FISTEL CISL UILCOM UIL

giovedì 22 dicembre 2016

martedì 20 dicembre 2016

Accordo anticipo PDR anno 2017

Potete trovare qui l'accordo firmato il 19 dicembre relativo all'anticipo del PDR del Premio di Risultato 2017.

Le RSU SLC-CGIL

Comunicato Sindacale: Incontro WIND-TRE OO.SS. del 19 dicembre 2016

SLC - CGIL         Sindacato Lavoratori Comunicazione
FISTel - CISL      Federazione Informazione Spettacolo e Telecomunicazioni
UILCOM - UIL   Unione Italiana Lavoratori della Comunicazione

Roma, 20 dicembre 2016


COMUNICATO WIND-3

Ieri a Roma le OO.SS Nazionali, territoriali ed i coordinamenti delle RSU Wind e 3 si sono incontrate con le delegazioni aziendali.
L'azienda ha esplicitato le ultime azioni formali sull’ atto di fusione con il benestare delle Autority Nazionali ed Internazionali, conferma l’andamento positivo del processo di fusione e ciò lo si riscontra anche per quanto riguarda i risultati.
Viene altresì confermato, sul fronte Wind il superamento e la conclusione della solidarietà per tutta l’azienda entro il 31 Dicembre 2016, la cui comunicazione è stata già formalizzata al Ministero del Lavoro.
I buoni risultati di performance aziendali hanno come conseguenza positiva la volontà da parte di Wind e 3 di erogare, in anticipo sulla normale erogazione, una quota parte del Premio di Risultato. Scelta che sottolinea, in un momento così delicato, l'attenzione da parte del management verso i lavoratori.
In 3 verranno erogati, con le competenze di dicembre 2016, 10/12 del premio di risultato pagato al valore del 100%, già consuntivato, ovvero già al netto delle assenze previste da accordo sindacale.
In WIND verranno erogati con le competenze di Gennaio 2017, 10/12 del premio di risultato pagato al valore del 75%.
Per entrambe la aziende, nei mesi Febbraio/Marzo verrà effettuato il conguaglio e la consuntivazione dei 2/12 restanti, anche sulla base degli eventuali effetti moltiplicatori.
Gli importi saranno assoggettati in un primo momento alla tassazione ordinaria, ma essendo importi premiali oggetto di contrattazione con le organizzazioni sindacali, godranno della tassazione agevolata.
In continuità ed in coerenza con gli accordi sottoscritti in passato viene siglato, in data odierna, un accordo sulla smonetizzazione del 1 gennaio 2017 per i colleghi di 3 con le stesse modalità dei precedenti.
Le OO.SS. accolgono positivamente la scelta di premiare i lavoratori con il pagamento del PdR in anticipo rispetto ai normali tempi di erogazione.

Abbiamo altresì espresso la nostra preoccupazione rispetto ai temi occupazionali, recenti notizie che si sono diffuse hanno di fatto allarmato i lavoratori.
Non ultimo per importanza la gara vinta, di recente dalla ZTE quale nuovo partner sullo sviluppo della nuova rete potrebbe determinare ripercussioni rispetto ai precedenti fornitori.
La richiesta d’incontro a firma dei tre Segretari Generali nei confronti dell’ A.D. va appunto nella direzione di una maggiore consapevolezza e condivisione degli scenari futuri della nuova azienda.
Come Segreterie Nazionali abbiamo sollecitato i numeri sul fronte uscite volontarie per avere contezza del processo ed avere una puntuale fotografia nelle rispettive aziende, si è inoltre sollecitata la richiesta di avviare quanto prima il percorso di armonizzazione tra le due aziende con lo scopo di sanare disomogeneità di norme, prassi, istituti oggi presenti tra le due realtà aziendali.

L'azienda dal canto suo non ha fornito indicazioni numeriche riguardo le uscite volontarie riservandosi di ufficializzare i risultati dell’esodo volontario contemporaneamente all’avvio del processo di armonizzazione, a partire dal prossimo mese di Febbraio 2017 a fusione avvenuta.
Le risposte dell’azienda in merito al nuovo fornitore (ZTE) sullo sviluppo della nuova rete possiamo definirle positive nel suo complesso, anche se occorre vigilare costantemente su possibili ripercussioni negative dei vecchi partners/fornitori.
Ha confermato infatti che tale gara esula completamente da bandi precedenti che continueranno il loro corso cosi come stabilito nei contratti.
Tutte i bandi di gara, aggiunge l’azienda, vengono effettuati ponendo molta attenzione sul grado di affidabilità industriale del fornitore, ha ribadito inoltre la ferma volontà di porre grande attenzione su tale tematica, nel suo complesso vigilando costantemente sugli andamenti dell’occupazione esterna nell’ottica delle buone relazioni sindacali in atto.
Sul perimetro interno l’azienda conferma la forte responsabilità del management a tutti i livelli per garantire al meglio l'occupazione della neo azienda, ribadendo che al momento non vi sono indicazioni di preoccupazione per l’intero perimetro occupazionale interno.

LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLC CGIL FISTEL CISL UILCOM UIL

mercoledì 23 novembre 2016

Referendum Costituzionale

Sindacato Lavoratori Comunicazione
Roma, 22 Novembre 2016

La Costituzione è la norma fondamentale dello Stato.
Come ogni norma è, ovviamente, modificabile, ma, proprio in virtù della sua preminente rilevanza, i padri costituenti stabilirono una procedura complessa per le sue modificazioni, supportata da ultimo, in caso non si sia ottenuta la maggioranza dei 2/3 in entrambe le Camere, da un referendum popolare.
Ed è proprio per il Referendum Costituzionale che, il 4 Dicembre, le cittadine ed i cittadini italiani sono chiamati ad esprimere il proprio voto.
Ricordando che la riforma della Carta è stata votata da un Parlamento eletto con una legge elettorale giudicata dalla Corte Costituzionale ILLEGITTIMA, prendiamo i testi delle vecchie consultazioni referendarie e leggiamoli: articolati, a volte molto tecnici, ma che consentivano all’elettore che lo volesse di individuare esattamente il quesito referendario sul quale era chiamato ad esprimersi.
Prendi il testo della consultazione referendaria del 4 dicembre prossimo: non sembra troppo “SEMPLICE”?
Del resto per semplificare bisogna essere semplici. Ma … è semplicità o demagogia?
Il testo costituzionale del 1948 (a cui portarono il loro contributo le migliori intelligenze politiche democratiche dopo vent’anni di dittatura fascista sconfitta dalla Resistenza) è fondato sul perfetto equilibrio dei poteri: Legislativo, Esecutivo e Giudiziario. Infatti, in seduta comune Camera e Senato (potere legislativo) eleggono il Presidente della Repubblica che, a sua volta è capo del Consiglio Superiore della Magistratura (potere giudiziario) incarica il Presidente del Consiglio per formare il Governo (potere esecutivo) e nomina i ministri proposti dallo stesso Presidente del Consiglio. Il Presidente della Repubblica è anche Capo delle Forze Armate e, inoltre, nomina 1/3 dei componenti la Corte Costituzionale.
Appare evidente come la figura istituzionale del Presidente della Repubblica sia il centro attorno al quale ruota l’intero impianto democratico costituzionale: da qui la straordinaria delicatezza della sua elezione.

Se la riforma diventerà legge il Senato non sarà più elettivo.
I 95 componenti del Senato saranno scelti dalle regioni integrati da altri 5 di nomina del Presidente della Repubblica. E come saranno individuati i Senatori? I criteri di indicazione non sono previsti nel nuovo testo e ciò appare il limite più macroscopico del nuovo impianto costituzionale.
Il Senato, NON PIU’ ELETTIVO, continuerà a votare insieme alla Camera per il Presidente della Repubblica e, per di più, senza più l'integrazione della Assemblea dei 59 delegati regionali.
Il bicameralismo come previsto dall'attuale art. 70 è figlio e strumento di quell'equilibrio costituzionale.
Come in tutte le delicate strutture architettoniche, basate su pesi e contrappesi, quando si sposta incautamente un elemento si rischia il crollo.
E allora parliamo del bicameralismo perfetto “paritario” che è semplicemente una doppia lettura delle proposte di legge compiuta da due camere che, per composizione anche dell'elettorato attivo e passivo, rappresentano la larga e variegata composizione della cittadinanza.
SLC-CGIL Piazza Sallustio 24 – 00187 Roma
Tel. 06 4204 8212 Fax 064824325
Sito internet http://www.slc-cgil.it e-mail: segreteria.nazionale@slc.cgil.it
Nella cosiddetta navetta tra una camera e l'altra le norme vengono meglio definite, spesso corrette,
arricchite.

Qual è il problema? I tempi?

Si sappia che i regolamenti di Camera e Senato sono assai più determinanti nella gestione dei tempi
che non il sistema in sè.
In ogni caso, volendo superare il bicameralismo paritario, sarebbe stato necessario, per mantenere
l’equilibrio tra i poteri dello Stato, istituire una camera rappresentativa delle regioni e delle
autonomie locali la cui costituzione non può prescindere dal voto popolare volto a garantire il
pluralismo politico e territoriale.
Il nuovo Senato potrà chiedere di apportare modifiche alle leggi espresse dalla Camera, ma la
Camera potrà IGNORARLE. Solo nel caso in cui le leggi riguardassero competenze legislative delle
Regioni, il Senato potrà apportarvi modifiche che, tuttavia, la Camera potrà respingere con voto a
maggioranza assoluta.
Indulto, amnistia, stato di guerra, tutto in capo alla Camera.
Idem per i trattati internazionali, salvo che non riguardino l'appartenenza dell'Italia alla UE.
Trovavate indegno l'abuso del Decreto legge, che ha un percorso agevolato ed è stato utilizzato su
temi che non avevano per nulla le caratteristiche di urgenza?
Bene, con la riforma, la Camera potrà richiedere una VIA PREFERENZIALE per disegni di legge
"essenziali per l'attuazione del programma di governo" . Il cosiddetto Voto a data certa!
Omettiamo che le leggi di iniziativa popolare non godono di eguale trattamento che, anzi, vedono
aumentare, triplicandolo, a 150.000 il numero di firme necessario per proporle
E le Regioni? Non esisterà più la legislazione concorrente ma una serie di materie sarà direttamente
avocata allo Stato.

Ora, aldilà del tecnicismo, la domanda è "cui prodest." E cioè a chi giova tutto questo?
Giova al rafforzamento del potere esecutivo e dunque sbilancia fortemente la Costituzione.
Supera il bicameralismo? NO. LO CONFONDE e crea occasioni di conflitto tra competenze.
Tiene conto delle differenze territoriali che hanno dato vita alle regioni? NO, poichè rafforza il potere
centrale e, di fatto, non crea una rappresentanza istituzionale delle autonomie locali.
Dà voce e sostanza alla sovranità popolare? NO: le toglie la libertà di espressione di voto su una delle
Camere e ne rende più complicata la proposizione di disegni di legge.
E se poi cambia la legge elettorale? Voilà, il gioco è fatto.
Nei libri di Storia si ricorda il premio di maggioranza di mussoliniana invenzione ( la legge Acerbo del 1923). E tutti ricordiamo con eguale sconcerto la cosiddetta “legge truffa” in base alla quale si procedette al voto nel 1953.
Bene, quello almeno era un premio previsto per chi la maggioranza l'avesse ottenuta. Eppure lo
consideriamo uno scippo alla democrazia.
Esiste poi un tema niente affatto irrilevante che riguarda le Autorità Garanti: dovrebbero essere
soggetti terzi, arbitri nelle materie di competenza e perciò rientranti nel dettato costituzionale, ma
purtroppo così non è; inoltre la somma delle modifiche costituzionali e l'evidente sbilanciamento a
favore del " premier", con il depotenziamento del Senato, comporterà un ovvio disequilibrio anche
sulle nomine dei componenti degli stessi Comitati di garanzia.
Oggi il partito che ha la maggioranza relativa acquista la maggioranza assoluta a prezzo di saldo,
esprime il premier, che con la sua stessa maggioranza "gonfiata" all'unica Camera rimasta, ottiene
la fiducia!
UN CAPOLAVORO!
Il valore del pluralismo politico/istituzionale ha un rapporto diretto con gli atti parlamentari e le
norme legislative: la sua declinazione riguarda punti centrali dei diritti di cittadinanza. Tra questi la
garanzia del pluralismo dell’informazione e della comunicazione, lo sviluppo della cultura, l’accesso
dei cittadini a prodotti e servizi di nuova generazione. Anche per questo, SLC-CGIL, il Sindacato della
Comunicazione, ritiene che al referendum costituzionale del 4 dicembre si debba, ragionevolmente,
votare NO.

La Segreteria Nazionale

martedì 18 ottobre 2016

Verbale Commissione Pari Opportunità - Applicazione dell’accordo sul Welfare del 12/10/2016


Riportiamo qui il testo del verbale:

Verbale Commissione pari Opportunità

Il 13/10/2016, la Commissione Pari Opportunità si è riunita per discutere i termini di applicazione dell’accordo sul Welfare del 12/10/2016.
Successivamente al 20 ottobre verrà messo a disposizione sulla Intranet il portale on line per gestire il “borsellino di spesa” contenente il valore destinato ai Flexible Benefits.
Al portale, si potrà accedere tramite le credenziali che verranno inviate a mezzo mail  ad ogni dipendente  dalla società Willis (che gestisce il portale stesso)
I tempi per la richiesta dei flexible benefits sono i seguenti:
·         Entro il 10 dicembre 2016 per le spese sanitarie, di educazione e la previdenza integrativa.
·         Entro il 31 dicembre 2016 per tutte le altre opzioni di spesa.
Eventuali quote non utilizzate non verranno rimborsate.
Ogni persona troverà indicato all’interno del portale il proprio budget di spesa espresso in punti che potrà essere distribuito tra le varie voci di spesa.
Nella pagina intranet, disponibili nei prossimi giorni, troverete il Regolamento, le FAQ ed il Manuale Operativo.
La commissione :

Panetta, Principato, Sarnelli 

giovedì 13 ottobre 2016

COMUNICATO SINDACALE

SLC - CGIL                           Sindacato Lavoratori Comunicazione
FISTel - CISL               Federazione Informazione Spettacolo e Telecomunicazioni
UILCOM  - UIL           Unione Italiana Lavoratori della Comunicazione



COMUNICATO WIND


Il 12 ottobre u.s. si è svolta un incontro tra RSU, OO.SS. e WIND avente ad oggetto il piano welfare aziendale.
In vista della prossima fusione con H3G, le parti hanno convenuto sulla necessità di anticipare l’attuazione del piano welfare previsto dall’accordo del 2 febbraio 2016 e di modificarne le modalità e i contenuti.
Questa scelta è legata alla chiusura anticipata della solidarietà di tutti i reparti, ad esclusione della rete che conclude la solidarietà entro il 2016 come già previsto.
Per un maggiore dettaglio delle modifiche delle modalità e dei contenuti di fruizione dell’accordo aziendale sul welfare, invitiamo le lavoratrici e i lavoratori a prendere visione dell’accordo sottoscritto ieri.

In merito agli esodi incentivati messi in atto dall’azienda, abbiamo avuto modo di ribadire all’azienda che debba trattarsi di effettiva volontarietà dei singoli lavoratori che vogliono accettare tale proposta. L’azienda ha dato ampie assicurazioni che non debbano esserci altre motivazioni se non quella della libera volontarietà.
Invitiamo le lavoratrici e i lavoratori a segnalare ai propri delegati eventuali anomali comportamenti rispetto alle assicurazioni date dall’azienda.

Roma, 13 ottobre 2016


LE SEGRETERIE NAZIONALI

SLC-CGIL               FISTEL-CISL              UILCOM-UIL

Accordo welfare integrativo alls CDS - Nuovi importi

Nella giornata di ieri, 12 ottobre 2016, le parti si sono trovate per la rimodulazione degli importi del welfare integrativo alla cds.
Con l'interruzione a dicembre della CDS si è reso necessario un ricalcolo degli importi dovuti.

Potete trovare qui il verbale dell'incontro,

martedì 20 settembre 2016

Nota Informativa Incontro 14 settembre - Fusione WIND-H3G

Potete trovare qui la Nota Informativa relativa all'incontro OO.SS. WIND-H3G tenutosi il 14 settembre 2016.

ASSEMBLEA RETRIBUITA Giovedì 22 settembre

WIND
Giovedì 22 settembre 2016

ASSEMBLEA RETRIBUITA DI UN’ORA


Ordine del giorno:

- fusione per incorporazione di Wind S.p.A. in H3G S.p.A.
- varie ed eventuali

 

Le assemblee avranno luogo presso la sala 560 , quinto piano, PU2 nei seguenti orari:

 

dalle 10.00 alle 11.00

 

dalle 14.30 alle 15.30

 

dalle 17.00 alle 18.00

 



Ivrea, 19 settembre  2016

Le RSU della sede Wind di Ivrea


mercoledì 14 settembre 2016

Fusione WIND-3: Verbale di Accordo del 14 settembre 2016

Vi alleghiamo il verbale dell'incontro tenutosi oggi in ottemperanza all'articolo 47 l. 4258/1990

lunedì 12 settembre 2016

Comunicato CGIL relativo alle Modifiche Costituzionali

Vi alleghiamo il comunicato CGIL relativo alle Modifiche Costituzionali scaturito dal Congresso Nazionale del 7-8 settembre 2016.

domenica 4 settembre 2016

Lettera ex articolo 47 L. 428/90

Come previsto dall'articolo 4L. 428/90 è stata inviata la seguente lettera alle RSU.


Fusione 3-WIND - DICHIARAZIONE DI MASSIMO CESTARO SEGRETARIO GENERALE SLC CGIL

2 settembre 2016

DICHIARAZIONE DI MASSIMO CESTARO
SEGRETARIO GENERALE SLC CGIL



L’approvazione da parte della Commissione Europea della fusione fra Wind e 3 Italia mette fine ad una fase particolarmente lunga di incertezze sullo sbocco del progetto di join venture fra due dei quattro attuali operatori di telefonia mobile italiani.
Il parere favorevole della Commissione non era affatto scontato e rappresenta, di per sè, un’occasione importante di crescita degli investimenti per un settore strategico per lo sviluppo del Paese.

Qualche perplessità la desta, invece, la condizione posta dalla Commissione per il via libera all’operazione, ovvero la nascita di un nuovo quarto operatore di telefonia mobile nel Paese attraverso la cessione di asset da parte di Wind e 3 italia. 
Per quanto ci riguarda abbiamo sempre valutato con favore l’ipotesi di fusione intendendola come un segnale positivo da parte di  importanti investitori stranieri in Italia ed un’occasione di consolidamento di un settore che doveva, necessariamente, uscire dalla fase di forte competitività dei prezzi che lo ha contraddistinto in questi anni per entrare in una fase di maggiore focalizzazione sull’innovazione e la creazione di valore aggiunto.

Di fatto l’ingresso in Italia di un nuovo ulteriore gestore di telefonia mobile rischia di ridimensionare il valore del processo di consolidamento, riaccendendo una dinamica di compressione delle tariffe che non sempre ha generato effetti positivi nel settore, rischiando di  vanificare in qualche caso, paradossalmente, gli effetti positivi per la clientela stessa.

Ora è importante iniziare quanto prima il confronto con la nuova realtà industriale per comprenderne appieno le linee di sviluppo e verificarne i ritorni sul nuovo perimetro occupazionale.
In questi anni Wind e 3 Italia sono state aziende che hanno investito su un sistema di relazioni industriali maturo che ha saputo gestire, nel rispetto dei ruoli, fasi anche molto complicate. Ci aspettiamo che il nuovo soggetto confermi questa impostazione a partire dal prossimo confronto sulla procedura di fusione.


___________________________
Segreteria Nazionale SLC-CGIL
Piazza Sallustio, 24
00187 ROMA
Tel. 06 42048212 - Fax 06 4824325

domenica 19 giugno 2016

Verbale Commissione Rete

Potete trovare qui il verbale della Commissione Rete tenutasi il 20 aprile 2016.

COMUNICATO SINDACALE ARTICOLO 4 LEGGE 300

COMUNICATO SINDACALE
ARTICOLO 4 LEGGE 300

E’ di queste ore la risposta a firma Asstel alla lettera con la quale il sindacato confederale chiedeva di aprire un confronto di settore sull’articolo 4 della Legge 300 e sul tema più generale della regolamentazione del controllo a distanza.
Di fronte alla non casuale decisione di diverse aziende del settore di aprire contemporaneamente tavoli di confronto per regolamentare i controlli individuali, ci è sembrato di tutta evidenza ricercare uno spazio di settore nel quale affrontare il tema in modo organico.

La risposta pervenutaci dimostra, evidentemente, come non si voglia perseguire la strada di un confronto che sappia affrontare un tema così delicato, dai risvolti normativi tuttaltro che chiari soprattutto dopo le recenti modifiche legislative, senza furori ideologici. Invece ci sembra che nelle principali aziende del settore si sia aperta una sorta di competizione malsana a chi riesca a strappare qualche “libertà” in più, magari sfruttando concomitanti crisi aziendali o, non si sa cosa sia peggio, ostentando un totale dispregio per il confronto arrivando a predisporre delle mere informative sulla privacy prima di implementare i sistemi arrivando al dato di produttività individuale.

Ancora una volta, mentre il sindacato confederale unitariamente punta a regolamentare il settore, anche alla luce della modifica di legge fatta dal Governo, le aziende individuano una nuova strada per alimentare il dumping attraverso l’uso improprio di una norma che richiede approfondimenti di settore, anche con il coinvolgimento del Garante della Privacy ed eventualmente del Ministero del Lavoro.

E’ chiaro che questo atteggiamento non può vederci in alcun modo favorevoli. E del resto desta una certa sorpresa la risposta negativa di Asstel. Soprattutto perché ne ricordiamo la forte convinzione con la quale, nel corso della passata rinnovazione contrattuale, lavorarono per inserire nel CCNL Telecomunicazioni l’Articolo 57 e l’istituzione di una commissione paritetica contrattuale finalizzata proprio all’analisi dell’evoluzione sia normativa che contrattuale del fenomeno. Cosa è cambiato? Quale è il disegno che oggi guida le aziende del settore e la loro organizzazione? Temiamo stia prevalendo la linea più retriva per la quale si procede a strappi nella speranza che ciascuna azienda spunti condizioni di miglior favore. Con buona pace del sistema relazionale di settore.

Noi non ci piegheremo a questa logica sbagliata e pericolosa. Quello del controllo a distanza è tema delicatissimo e particolarmente sentito dalle lavoratrici e dai lavoratori del comparto (evidentemente anche per gli immediati risvolti sull’organizzazione del lavoro quotidiana) ed ogni evoluzione in materia va affrontata con una particolare attenzione e condivisione.
Percorsi e metodi che, del resto, hanno permesso al sistema relazionale delle Telecomunicazioni di raggiungere, in un passato non troppo lontano, accordi particolarmente avanzati in materia, come quello sul cosi detto “mass recording”, che hanno saputo superare tutti i dubbi tanto da essere oggi patrimonio comune in praticamente tutte le aziende del settore.

E’ per queste ragioni che per quanto ci riguarda non possiamo che ribadire con forza la nostra indisponibilità a procedere su questo argomento in modo disorganico azienda per azienda, a partire già dai prossimi incontri calendarizzati, annunciando fin da ora che all’apertura del confronto sul rinnovo del CCNL TLC prevista per il prossimo 6 luglio porremo in premessa l’urgenza di aprire un confronto sul controllo a distanza.

Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL.

giovedì 2 giugno 2016

COMUNICATO SINDACALE NEW SOURCING MODEL

COMUNICATO SINDACALE

NEW SOURCING MODEL

  Care colleghe, cari colleghi,

l’incontro OO.SS. con HR Wind del 4 maggio, richiesto il 22 febbraio con il fine di adeguare sia le esigenze lavorative e soprattutto un giusto equilibrio vita-lavoro in ambito SUPERVISIONE RETE, ha ottenuto l’attenzione dell’Azienda nel valutare seriamente i punti critici e ad affrontarli efficacemente anche con il diretto contributo delle OO.SS.

   Il nocciolo del problema sta nei carichi lavorativi molto elevati, pur con risultati eccellenti, e soprattutto la difficoltà a gestire coerentemente i turni e i riposi; le ipotesi per giungere a una soluzione sono state individuate prevalentemente in tre filoni di intervento:
  •  Utilizzo di consulenti esterni per far fronte alle esigenze almeno del periodo estivi
  • Formazione e inserimento di un numero sufficiente di FTE negli ambiti problematici
  • Miglioramento di strumenti informatici che possano risolvere in maniera automatica alcune lavorazioni

   Per quanto concerne la richiesta di una survey sanitaria, l’azienda si è dimostrata disponibile, nell’ambito della verifica periodica che ci sarà a breve, a porre un’attenzione particolare alla nostra sede e specificatamente negli ambiti di supervisione.

   In sede di incontro l’azienda ci ha fatto percepire di aver preso atto della gravità del problema , e si è resa disponibile a valutare soluzioni, da lei stessa definite strutturali e definitive,  per migliorare  la situazione lavorativa dei centri di supervisione.

   Ad oggi, però, tali soluzioni non ci sono state ancora presentate e, sebbene si siano svolti con regolarità una serie di  tavoli con Hr territoriale, durante i quali i nostri suggerimenti sono stati  raccolti con interesse, attentamente valutati ed esportati al centro,  le nostre preoccupazioni e i nostri dubbi non sono stati ancora fugati.

   Il ruolo delle  rsu  non è certo quello di sostituirsi all’azienda nell’organizzazione del lavoro, ma  di raccogliere i feedback che i lavoratori rimandano.
Riteniamo che  non si debba sottovalutare l’importanza di tali rimandi , poiché qualunque tipo di organizzazione pensata a tavolino per funzionare ha bisogno  della motivazione e dell’impegno dei lavoratori che devono poter operare in condizioni che non solo non li conducano allo stremo, ma che possano garantir loro  di poter conciliare i ritmi vita/lavoro  in maniera efficace.

   Auspichiamo pertanto, che nel fare le proprie valutazioni l’azienda abbia tenuto conto di tutte le sfaccettature e che il dilatarsi dei tempi di risposta sia dovuto ad un’attenta considerazione di ogni aspetto dello svolgimento delle attività.


     Le RSU della sede WIND di Ivrea

lunedì 16 maggio 2016

Referendum promossi CGIL: Quattro firme per...

Nei prossimi giorni, il 19 e il 27 maggio, verranno raccolte le firme neio pressi dell'ingresso dei locali mesa a Palazzo Uffici 2

giovedì 12 maggio 2016

Detassazione Premio di Risultato

 Da comunicazione pervenuta alla segreteria nazionale SLC, vi informiamo che, a causa di un ritardo nella pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto attuativo per la detassazione del PdR, non sarà possibile applicare l’aliquota del 10% nella busta paga di maggio (definita in questi giorni) e quindi al premio sarà applicata la tassazione ordinaria.
 La quota parte mancante sarà recuperata a conguaglio.

sabato 30 aprile 2016

Accordo Premio di Risultato 2016

In data 29 aprile è stato firmato l'accordo che provvede a normare le nuove possibilità di elargizione del Premio di risultato.
Vi invitiamo a consultare il testo qua pubblicato.

Di seguito gli importi lordi relativi al 2016 che verranno erogati a maggio:

Q      € 1041
7°     € 916
6°     € 829
5°     € 698
4°     € 623
3°     € 573


mercoledì 27 aprile 2016

Comunicato Sindacale incontro Sindacati Azienda per il processo di internalizzazione

Care colleghe, cari colleghi,

l’accordo del 2014 con il quale è stato posto in essere un contratto di solidarietà e contestualmente un piano di recupero dei costi fondato sull’ambizioso piano di reinternalizzazione di attività pregiate, ha visto in quest’ultima parte un coinvolgimento molto forte della nostra sede con una riqualificazione e una formazione molto impegnative.
Siamo orgogliosi tutti noi lavoratori di come la risposta all’impegno richiesto sia stata adeguata e affrontata con serietà, ancorché essa sia stata gravosa e ardua per la gestione delle famiglie e del proprio tempo non lavorativo.

Ricordiamo che già a metà 2015, alla partenza dei primi gruppi di supervisione, abbiamo rilevato e riportato come i numeri coinvolti fossero assai risicati e in alcuni ambiti questa organizzazione sarebbe potuta essere messa in crisi anche da eventi banali quali una influenza.  A settembre 2015 è stata investita di questo problema anche la commissione paritetica sulle internalizzazioni ma da allora non ci sono stati riscontri di alcun tipo, salvo una sostituzione uno a uno dei lavoratori dimessi o non risultati abili.
Quotidiano è invece l’allarme che i lavoratori riportano alle rappresentanze sindacali, nel quale alla preoccupazione si somma anche la stanchezza, lo sfinimento e la frustrazione di risposte non avute.
Il giorno 24 febbraio è stato da noi richiesto un incontro urgente tra i Sindacati Territoriali e HR con i seguenti punti:
  •  Verifica del piano di adeguamento dei  gruppi di Supervisione Rete;
  • Varie ed eventuali (Verifica degli istituti complementari della reperibilità e sostituibilità, Banca Ore, Lavoro Programmato Diurno, TOM)

Tale incontro avverrà il 4 maggio e nel frattempo i punti si sono arricchiti dei problemi sorti in ambito IT relativamente alla reperibilità e alla sostenibilità degli interventi che vengono attualmente affrontati.

Contestualmente chiederemo nuovamente una survey sanitaria focalizzata sullo stress da lavoro correlato sulle sedi maggiormente impattate dal processo di internalizzazione.
Vista l’importanza della riuscita del progetto e visto il fondamentale e imprescindibile apporto dei lavoratori tutti affinché esso possa andare a buon fine, siamo certi che l’incontro sia foriero di soluzioni applicabili in tempi congrui.

Le RSU della sede WIND di Ivrea,

Le segreterie territoriali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL

martedì 19 aprile 2016

Nota Informativa Commissione Rete Wind - 31 marzo 2016

Di seguito riportiamo il verbale della Commissione Paritetica Rete tenutasi il 31 marzo 2016
(Il testo integrale lo trovate qui)


Nota Informativa Commissione Rete Wind

A Roma, in data 31/3/2016, si è riunita la Commissione Rete Wind.
Introduce HR parlando dei periodi e contesti storici relativi ai diversi accordi sulla reperibilità,
evidenziando come il contesto sia mutato. Nel 2002 gli accordi si rivolgevano esclusivamente a FT
con turni fissi, mentre oggi, a seguito dei processi di internalizzazione, la reperibilità viene richiesta
anche in ambiti a turni e part time.
La componente sindacale, in prima istanza, evidenzia la necessità e opportunità di porre le basi per
un testo unico sul tema, concordando con l’Azienda di entrare nel dettaglio dei vari aspetti e di
affrontare le tematiche con franchezza e senza tatticismi.

La componente sindacale ritiene che un auspicato accordo sulla reperibilità debba riguardare tutti
i lavoratori.
L’Azienda precisa che a Palermo i PT sono 160, di cui 99 sono i potenziali reperibili che in pratica si
riducono a circa 50 con le esenzioni.

L’Azienda afferma che, pur essendoci un vincolo giuridico che impedisce di rendere obbligatoria la
reperibilità per un lavoratore PT, al fine di consentire lo svolgimento di una seconda attività a
completamento del proprio reddito, è altrettanto importante implementare l’internalizzazione di
attività in tutti i suoi fattori, quindi compreso quello della reperibilità ove necessaria, per dare
piena attuazione alle internalizzazioni e al conseguente superamento degli esuberi.

La rappresentanza sindacale rimanda ad un approfondimento a livello di coordinamento nazionale
sindacale.

La parte sindacale, fermo restando che sarà necessario entrare nel dettaglio delle questioni,
ritiene altresì inscindibile da questa discussione rivedere e migliorare le regole per i riposi
compensativi, anche alla luce delle estensioni della reperibilità in questi nuovi reparti.
La componente sindacale evidenzia diversi situazioni da affrontare e meglio approfondire, in
primis un miglior recupero fisiologico, sia da interventi notturni, dall’accumulo dei vari interventi,
evidenziando anche le numerose e fastidiose chiamate IVR.
Altre problematiche quali la cumulabilità degli interventi notturni, nonché quelli misti (remoto e
sito), una migliore disciplina degli interventi da remoto.

L’Azienda, in linea generale, dà disponibilità a rivedere le regole sui riposi compensativi, ponendo
però l’attenzione a verificare la possibilità di ridiscutere anche altri criteri come:
 Frequenza della reperibilità
 Compatibilità tra reperibilità e lavori programmati notturni
 Lavoro programmato notturno da remoto
 Rivisitazione accordo sostituibilità.

La componente sindacale afferma che.
Reperibilità a LPN sono istituti diversi non complementari e che la frequenza di queste attività è
già alta con le regole attuali.
In particolare, rispetto ai LPN da remoto, la parte sindacale ritiene che eseguire attività in LPN da
casa è molto impattante sulla famiglia (ci sono periodi con frequenze di 2 o 3 lpn settimanali per
singolo lavoratore) e quindi deve rimanere a discrezione del lavoratore tale possibilità, non una
imposizione aziendale.
L’Azienda replica che l’obiettivo è quello di disciplinare i LPN, eliminando la discrezionalità e
stabilendo insieme i casi in cui si debba fare o meno da remoto.

Le parti si aggiornano sui temi esposti e da sviluppare, stabilendo il prossimo incontro per il 20
aprile.

mercoledì 30 marzo 2016

Assemblea Retribuita Giovedì 31 Marzo

Comunicato Sindacale

WIND
Giovedi 31 marzo 2016

ASSEMBLEA RETRIBUITA DI UN’ORA E MEZZA


Ordine del giorno:

Rinnovo CCNL

 

 

Le assemblee avranno luogo presso la sala 560, quinto piano, PU2 nei seguenti orari:

 

dalle 10.00 alle 11.30

 

dalle 15.00 alle 16.30

 

 



Ivrea, 25 marzo 2016


RSU Wind della sede di Ivrea

mercoledì 23 marzo 2016

Verbale Commissione Rete del 1 marzo 2016

Ciao,
potete trovare qui il verbale della Commissione Rete del 1 Marzo 2016.

venerdì 4 marzo 2016

WIND - Assemblea Retribuita per iscritti e simpatizzanti

WIND
Giovedì 10 marzo  2016


ASSEMBLEA RETRIBUITA DI UN’ORA 
per iscritti  CGIL e simpatizzanti


Ordine del giorno: Proposta di Legge Popolare sulla riforma dello Statuto dei Lavoratori

 

Le assemblee avranno luogo:

 

dalle 10.00 alle 11.00 presso la sala riunioni al piano zero di Palazzo Uffici 1

 

dalle 14.30 alle 15.30 presso la sala riunioni al piano zero di Palazzo Uffici 1

 

dalle 16.30 alle 17.30 presso la sala riunioni al piano zero di Palazzo Uffici 1

 

 

Ivrea 04/03/2016

Delegati SLC CGIL  della sede di Ivrea

giovedì 3 marzo 2016

Call Center - Sospensione sciopero

Call Center
Il Governo convoca le parti il 9 marzo 2016

La pressione sindacale, la proclamazione dello sciopero di settore, l’apertura delle prime procedure di licenziamento, la decisione di Poste ed Enel di proseguire nei cambi di appalto senza applicare le clausole sociali hanno convinto il Governo a convocare il tavolo di crisi del settore per il 9 marzo alle ore 16.
La convocazione ha portato le Segreterie Nazionali a sospendere lo sciopero e la manifestazione proclamati per il giorno 11 marzo p.v. in segno di apertura di credito nei confronti del Governo.
E’ necessario che tutti comprendano, allo stesso tempo, che non c’è più tempo.
Il mese di marzo sarà funestato dalle procedure di licenziamento che riguarderanno migliaia di lavoratori in tutto il territorio nazionale a cui ne seguiranno altre nei prossimi mesi.
Lavoratrici e lavoratori del settore hanno chiaro che tale appuntamento rappresenta l’ultima opportunità per individuare soluzioni in grado di scongiurare veri e propri drammi sociali che, in assenza di interventi celeri, sarebbero difficilmente governabili.
Applicare le leggi del Paese, questo è l’imperativo e l’impegno che le OO.SS chiederanno al Governo:
  • Il rispetto delle clausole sociali recentemente approvate dal Parlamento a partire dalle gare effettuate da Poste Italiane ed Enel che devono aprire un confronto per garantire la continuità occupazionale del personale coinvolto. E’ inaccettabile che due imprese “pubbliche” rifiutino di applicare le Leggi scaricando sul Paese migliaia di licenziamenti per garantire bonus retributivi milionari ai propri dirigenti;
  • L’applicazione dell’articolo 24 bis del DL 83/2012 in termini di scelta del cittadino/cliente per riportare quote di lavoro nel nostro Paese e ridurre gli esuberi determinati dai cambi appalto intervenuti nell’ultimo biennio;
  • Concessione della Cigs al settore, al pari di quanto già fatto per la grande distribuzione, per la logistica del commercio, del settore aereo portuale e per i partiti politici, al fine di avere ammortizzatori sociali che consentano il governo della grave crisi e accompagnino il cambiamento.

Su queste tematiche il Governo dovrà individuare soluzioni certe e veloci per permettere una discussione sulle varie procedure di licenziamento aperte che abbia qualche prospettiva di soluzione.
Infine, accelerare i processi di consolidamento delle aziende per creare aziende che non si prestino a effettuare somministrazione di manodopera a basso costo ma sviluppino modelli industriali basati su competenza, qualità, investimenti e innovazione.
Il giorno 9 marzo p.v. in occasione dell’incontro con il Governo è stato organizzato un presidio di una rappresentanza dei lavoratori coinvolti dalle procedure con inizio alle ore 15.00 presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico in via Molise a Roma.
La legge può e deve essere uguale per tutti.

Le Segreterie Nazionali

SLC CGIL   FISTEL CISL   UILCOM UIL

mercoledì 24 febbraio 2016

CALL CENTER 11 MARZO 2016 SCIOPERO DELL’INTERA GIORNATA DI LAVORO E MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA

Roma, 23 febbraio 2016
CALL CENTER
11 MARZO 2016
SCIOPERO
DELL’INTERA GIORNATA DI LAVORO
E MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA PER
FARE APPLICARE LE LEGGI CHE IL PARLAMENTO HA VOTATO

Nonostante la richiesta di aprire un tavolo urgente di crisi del settore inviata il 14 gennaio u.s. alla
Presidenza del Consiglio dei Ministri, Al Ministero del Lavoro e a quello dello Sviluppo Economico, il Governo ha deciso di non decidere, lasciando che il settore intero precipiti in una crisi senza
precedenti.
La recente approvazione delle c.d. “clausole sociali” nel cambio di appalto delle attività di call center
è già messa in discussione.
Due tra le principali imprese italiane, controllate direttamente dallo Stato, Poste Italiane ed Enel,
assegnano le attività al massimo ribasso a importi del tutto insufficienti per retribuire il solo costo
del contratto collettivo di settore senza prevedere l’impegno per i vincitori di garantire la continuità
occupazionale per il personale già occupato.
Altre gare assegnate in questi giorni da operatori telefonici e assicurazioni rischiano di consumarsi
con lo stesso principio, alimentando l’aggregazione con aziende non operanti direttamente nel
settore dei contact center e non munite della necessaria competenza per questo specifico settore; il
settore è ad un bivio, ci sono esperienze positive come gli investimenti su Comdata e su Visiant e
altre che lasciano dubbi e perplessità sulla credibilità industriale e finanziaria di possibili acquirenti,
come nel caso di E‐care e Datacom etc. Il Sindacato è chiamato a vigilare come non mai per evitare
che il mancato rispetto di regole e Leggi di questo Paese spingano l’intero settore nelle mani di aziende spregiudicate con la conseguente distruzione di tutti i livelli occupazionali.
Settore che conosce, usa e analizza i dati sensibili di milioni di persone.
In questo modo oltre 4000 addetti, dipendenti da Abramo, Almaviva, Call & Call, Gepin, Uptime e
altre, si troveranno nei prossimi mesi a perdere il loro posto di lavoro nonostante la legge votata dal
Parlamento gli garantisse una continuità occupazionale.

Analogamente, si è impedito ai cittadini italiani il diritto di scegliere, anche in questo caso diritto
garantito da una legge votata dal Parlamento nel 2012, se essere serviti da operatori collocati in Italia o all’estero, consentendo a tantissime attività di essere trasferite in Paesi stranieri con basso costo del lavoro e insufficienti indici di sicurezza informatica, aumentando il numero degli esuberi presenti nei call center.
Nel contempo, il governo ha deciso di inquadrare, dal punto di vista previdenziale, l’intero settore nel “terziario” lasciando ai lavoratori solo la possibilità di utilizzare ammortizzatori sociali in deroga, del tutto insufficienti per garantire le gravi crisi presenti.
Il risultato finale dell’assenza di volontà di far applicare e rispettare le leggi votate dal Parlamento Italiano e l’incomprensibile decisione di modificare la collocazione previdenziale del settore escludendolo dagli ammortizzatori ordinari, ha prodotto oltre 8000 esuberi di cui almeno la metà vedrà aprire le procedure di licenziamento già nel mese di marzo p.v..
In questo modo migliaia di cittadine e cittadini dopo aver sperato che le recenti modifiche legislative avrebbero garantito loro la continuità occupazionale o evitato che il loro lavoro si trasferisse in Albania o Tunisia, sprofondano nel baratro della disillusione, aumentando la distanza con le Istituzioni, lasciando loro solo la strada della protesta.
L’atteggiamento del Governo e delle principali imprese italiane si mostra, ancora una volta, del tutto disinteressato alle sorti di migliaia di lavoratori, concentrati prevalentemente nel centro sud del Paese, che rappresentano quell’Italia che non si è arresa e che nonostante ambizioni personali molto diverse (il tasso di scolarità dell’intero settore è molto elevato) si è rimboccato le maniche ed ha accettato il lavoro del call center.
Quel lavoro che oggi gli si vuole togliere.

Tutto questo è inaccettabile.

Per questo è proclamata una prima giornata di sciopero nazionale per l’intero settore per

VENERDÌ 11 MARZO 2016
CON MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA

per chiedere al Governo di far applicare e rispettare le leggi già votate dal Parlamento Italiano.
La legge può e deve essere uguale per tutti.

Le Segreterie Nazionali
SLC CGIL FISTEL CISL UILCOM UIL

Sciopero Call Center - Comunicato Stampa

Call Center: Cestaro (Slc Cgil), Vitale (Fistel Cisl), Ugliarolo (Uilcom Uil),  il mancato rispetto delle leggi italiane provocherà oltre 8000 licenziamenti nei prossimi mesi
Sciopero e manifestazione nazionale a Roma l’ 11 marzo

 La decisione di Poste Italiane ed Enel, aziende controllate dallo stato Italiano, di assegnare le attività di call center senza rispettare la clausola sociale contenuta nel DDL “appalti” approvato dal Parlamento, la volontà del Governo di non far applicare quanto previsto dalle leggi italiane in tema di delocalizzazioni di attività di call center, la scelta politica di privare il settore degli ammortizzatori sociali ordinari, provocheranno nei prossimi mesi oltre 8000 licenziamenti nel settore dei call center, di cui almeno la metà vedrà aprire le procedure di licenziamento già nel mese di marzo.
Questo l’allarme lanciato dai segretari nazionali di categoria in merito alla mancata convocazione da parte del Governo di un tavolo di crisi richiesto dalle OO.SS nello scorso mese di gennaio alla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
“E’ del tutto inaccettabile, dichiara Massimo Cestaro, che due aziende controllate dallo Stato italiano come Poste ed Enel, possano assegnare attività di call center senza rispettare le clausole sociali approvate dal Parlamento. Se passa il principio che le aziende pubbliche non rispettano le leggi perché mai dovrebbero farlo quelle private.”
“Da quattro anni, continua Vito Vitale, stiamo chiedendo il rispetto dell’articolo 24 bis della Legge 134 del 2012 in tema di delocalizzazione delle attività di call center. Nonostante i ripetuti annunci dei vari Ministeri che avevano anche comunicato l’avvio delle sanzioni previste dalla Legge, la normativa rimane totalmente disattesa. Si è consentito in questo modo, a tantissime attività di essere delocalizzate all’estero e si è impedito ai cittadini italiani un diritto di scelta a loro garantito dalla legge. Questo ha ingenerato migliaia di esuberi ingiustificati, perché il lavoro non è cessato ma è stato spostato, senza rispettare le leggi, in Paesi con basso costo del lavoro e insufficiente garanzia sul trattamento dei dati personali e sensibili.”
“Aver deciso di togliere, incalza Salvo Ugliarolo, gli ammortizzatori ordinari al settore è una scelta miope e assurda che comporterà nelle prossime settimane l’avvio di migliaia di licenziamenti nelle aree più deboli del Paese, tanto accanimento contro le lavoratrici e i lavoratori di un intero settore davvero non si comprende. E’ evidente che il sindacato non starà a guardare passivamente l’indolenza o la complicità di chi ha condannato migliaia di lavoratrici e lavoratori alla certezza di perdere il lavoro per favorire imprese spregiudicate.”
Questa strada, concludono i tre Segretari Generali, porterà l’intero settore al limite della legalità perché è evidente che non esiste un solo imprenditore serio disponibile ad assumere attività in perdita. Questo in un ambito economico che conosce, controlla e gestisce dati personali e sensibili di milioni di cittadini italiani.

Siccome il rispetto delle leggi è un elemento fondamentale per ogni democrazia e considerando che “la legge è uguale per tutti” e che nessun cittadino e nessuna azienda può essere collocata al di sopra delle leggi, venerdì  11 marzo, in occasione dello sciopero nazionale di settore, manifesteremo a Roma con un solo slogan: fate rispettare le leggi che il Parlamento Italiano ha votato. 

lunedì 15 febbraio 2016

Ticket Restaurant Elettronici



Da marzo, indicativamente, verrà  introdotto l’uso dei Ticket elettronici nelle sedi principali  di WIND;  a differenza dei ticket tradizionali essi saranno esentasse fino a 7 Euro di valore. Materialmente sarà una tessera con chip, utilizzabile presso i pos abilitati.

Continuerà ad essere la Day il circuito convenzionato con Wind e verrà installato un pos dove sarà possibile la ricarica mensile, essa sarà possibile anche nei pos degli esercenti convenzionati. Al momento, purtroppo, non si ha ancora un lettore pos unico per i vari gestori e quindi la diffusione degli stessi è ridotta rispetto ai metodi tradizionali.

Sarà possibile segnalare gli esercenti ritenuti interessanti per la convenzione tramite apposito link presente sulla intranet aziendale.

Il locale ristoratore presente nel complesso di Ivrea, Camst, a breve dovrebbe completare l’organizzazione per la gestione dei nuovi ticket; sarà possibile anche il trasferimento del ticket sul tesserino camst così da poter permettere spese frazionate.

Le RSU SLC della sede WIND di Ivrea


giovedì 11 febbraio 2016

Comunicato WIND

Comunicato WIND

Si sono concluse ieri le assemblee dei lavoratori di WIND che hanno discusso l’accordo sottoscritto con riserva dalle OO.SS. il 2 febbraio u.s.
I risultati della consultazione hanno visto i lavoratori esprimersi favorevolmente - con 3006 voti favorevoli, 1102 contrari, 33 schede bianche e 7 schede nulle – l’ipotesi d’accordo, consentendo alle OO.SS. di sciogliere la riserva.
Questo nuovo accordo fa emergere la prima parte dei risultati raggiunti con il processo di reinternalizzazione delle attività e di riconversione delle professionalità, iniziato da WIND con il precedente accordo. Attraverso l’utilizzo del contratto di solidarietà, le parti si pongono come obiettivo la fine della riconversione professionale – anche a fronte di nuove ed ulteriori reintenalizzazioni di attività che verranno messe in campo dall’azienda nei prossimi mesi –  finalizzata a rafforzare il perimetro aziendale e la salvaguardia occupazionale.


Roma, 10 febbraio 2016


LE SEGRETERIE NAZIONALI
SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL

mercoledì 3 febbraio 2016

VERBALE DI ASSEMBLEA del 3 febbraio 2016




VERBALE DI ASSEMBLEA 




In data odierna si sono svolte le assemblee  aventi come ordine del giorno la presentazione dell'impianto dell'accordo sulla nuova solidarietà.
Le  RSU hanno illustrato l'accordo nella sua interezza e quindi hanno  invitato i lavoratori ad esprimersi col  voto.

L'assemblea ha rimarcato che la proposta emersa dalle scorse consultazioni, cioè quella di applicare una giornata di solidarietà  a tutti i reparti aziendali senza eccezioni alcune, non è stata accolta.
Forte crtiticità è stata riscontrata anche sull'applicazione del flexible benefit alle aree escluse  dalla solidarietà.

Alla luce di queste considerazioni l'assemblea si è  espressa come segue:



Votanti:       287
Favorevoli:  79
Contrari:      205
Bianche:      2
Nulle;          1

L'assemblea eporediese scioglie  negativamente la riserva.


La rsu SLC-Cgil wind della sede di Ivrea


Ivrea, 3 febbraio 2016

martedì 2 febbraio 2016

ASSEMBLEA RETRIBUITA 3 FEBBRAIO 2016

Comunicato Sindacale

WIND
Mercoledì 03 febbraio 2016

ASSEMBLEA RETRIBUITA DI UN’ORA


Ordine del giorno:

Verifica degli  accordi sul Contratto di Solidarietà

 

 

Le assemblee avranno luogo presso la sala 560 , quinto piano, PU2 nei seguenti orari:

 

dalle 10.00 alle 11.00

 

dalle 15.00 alle 16.00

 

dalle 17,00 alle 18,00

 



Ivrea 02 febbraio 2016

RSU SLC e UILCOM Wind della sede di Ivrea


sabato 30 gennaio 2016

VERBALE ASSEMBLEA 21 GENNAIO 2016

VERBALE ASSEMBLEA 21 GENNAIO 2016 avente ad oggetto la verifica dell’Accordo del 29 luglio 2014

Il giorno 21 gennaio 2016 si sono svolte nella sede di Ivrea le assemblee informative a valle dell’incontro fra Azienda, Organizzazioni Sindacali e RSU, per la verifica dell’accordo del 29 luglio 2014  inerente il contratto di solidarietà.

L’azienda ha comunicato di voler ricorrere nuovamente ai CDS per far fronte a 400 esuberi dichiarati, in parte nuovi e in parte residuali dal precedente progetto di internalizzazione.
Il nuovo impianto avrebbe una durata di 24 mesi con le impostazioni in essere, ma con le percentuali di integrazione INPS di molto diminuite nel frattempo, e coinvolgerebbe il nostro territorio per il 6% del totale.
L’azienda si è proposta di integrare la differenza contributiva con “benefit” e di avvalersi dell’istituto del telelavoro per coloro che saranno coinvolti in internalizzazioni su sedi operative lontane.
Tale scenario ha suscitato nei presenti perplessità e disappunto, poiché non coerente nel merito né tanto meno nel metodo, soprattutto a fronte dei sacrifici, non solo economici, che hanno coinvolto la sede eporediese.

La sorpresa suscitata è il risultato di un’oggettiva opacità informativa che ha “celato” una sostanziale inefficacia di tutto il pesante e difficile processo della cosiddetta “prima fase” di internalizzazione.
Inoltre occorre sottolineare come tutti i lavoratori si siano spesi con solerte spirito collaborativo in virtù di un coinvolgimento consapevole all’interno di questo progetto tanto ambizioso quanto importante, che fino a ieri sembrava funzionare egregiamente e oggi invece risulta essere lacunoso. A fronte di ciò non si è riscontrata un’altrettanta disponibilità da parte dell’Azienda ad affrontare piccoli e grandi problemi che in questi anni sono stati portati costantemente alla sua attenzione.

Lunedì 1 e martedì 2 febbraio si terrà un nuovo incontro per la definizione dettagliata della fase 2.0 del processo di internalizzazione e del relativo impianto del CDS ; sarà nostra cura adoperarci per una trattativa efficace e coerente con quanto emerso nelle assemblee.

Ivrea, 29 gennaio 2016
Le RSU della sede di IVREA


venerdì 22 gennaio 2016

Comunicato Unitario incontro Wind OOSS rinnovo CDS

COMUNICATO WIND

I giorni 18 e 19 gennaio 2016 si è svolto l’incontro tra la Wind telecomunicazioni e le Segreterie Nazionali, Territoriali e le RSU di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL.
L’Azienda ha illustrato l’andamento societario, anche alla luce della situazione complessiva di settore delle specificità di Wind. La saturazione del mercato delle TLC e l’ingente debito aziendale obbligano a continuare in un programma di forte attenzione e di razionalizzazione dei costi, non escludendo il costo del lavoro.
Il piano di riconversione stabilito con il precedente accordo di solidarietà ha portato alla realizzazione di un programma di riprofessionalizzazioni e riqualificazioni che ha visto una iniziale forte focalizzazione sul mondo dei customer aziendali.
Ad oggi 200 FTE su Ivrea, 250 su Palermo e 100 a Pozzuoli hanno cambiato attività approdando al mondo dell’IT ed al mondo network. Un processo che, grazie anche alle triangolazioni con altri reparti, ha messo in moto un meccanismo di remix professionale cha ha coinvolto circa 800 lavoratori.
Per raggiungere questi risultati sono stati messi in campo progetti formativi molto ampi che hanno portato in aula quasi 700 persone.
Complessivamente l’azienda ritiene di poter dichiarare che il percorso di riconversione è stato completato per circa i due terzi del piano iniziale, dichiarando che, nel frattempo, a causa degli effetti congiunti della saturazione del mercato TLC e dell’incidenza dei cambiamenti tecnologici e di nuovi modelli di business ci sarebbero ancora 500 persone da riconvertire attraverso ulteriori piani di internalizzazione supportati dall’utilizzo ulteriore dei contratti di solidarietà e con interventi sull’organizzazione del lavoro che prevederebbero il ricorso al telelavoro ed allo smart working.
Le OO.SS hanno dal canto loro ribadito l’adesione al percorso ed al metodo che ha caratterizzato il precedente accordo. Il ricorso all’ammortizzatore sociale può essere accettato solo ed esclusivamente se rappresenta uno degli strumenti attraverso il quale si consegue l’obiettivo primario di adattare le professionalità ad un contesto in continua evoluzione favorendo il rientro costante delle attività che via via diventano a maggiore redditività e di maggior pregio sul piano delle professionalità, oltre al ribadire la finalità fondamentale che porti all’azzeramento dell’esubero dichiarato dall’azienda stessa.
Wind, come molte altre realtà del settore, continua ad avere una forte quota di attività svolte al di fuori del proprio perimetro occupazionale. Questo deve diventare sempre più un bacino dal quale attingere affinché nessuna professionalità presente in azienda corra il rischio di diventare obsoleta o, peggio ancora, ridondante.
In questa ottica nell’eventuale rinnovo di accordo per un ulteriore ciclo di contratti di solidarietà non si potrà divergere da questo metodo e, soprattutto, non si potrà prescindere dal lavoro svolto fino ad ora.


SLC - CGIL Sindacato Lavoratori Comunicazione
FISTel - CISL Federazione Informazione Spettacolo e Telecomunicazioni
UILCOM - UIL Unione Italiana Lavoratori della Comunicazione
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