martedì 30 ottobre 2012

Grazie


Roma, 30 ottobre 2012
Grazie …..Grazie …..Grazie

Con immenso piacere vogliamo ringraziare le migliaia di donne e uomini, dipendenti di società di TLC, che il 17 settembre prima, e il 19 ottobre poi, hanno aderito agli scioperi di settore indetti per sollecitare il rinnovo del CCNL.
Quando a fine luglio le Segreterie Nazionali, unitamente al Comitato di Settore, proclamarono due giornate di sciopero contro l’atteggiamento di chiusura di ASSTEL, lo fecero con la consapevolezza di aver, in quel momento, chiesto ai dipendenti del settore uno sforzo straordinario. Una decisione difficile e sofferta per un settore che sino allora aveva visto rinnovare i precedenti contratti con vertenze sicuramente impegnative ma mai così complesse.
La massiccia adesione agli scioperi diffusa in tutte le aziende di TLC, le riuscite manifestazioni territoriali e, soprattutto, la grande manifestazione nazionale dello scorso 19 ottobre, hanno dimostrato che le analisi fatte dal sindacato e l’impostazione della vertenza erano giuste e, soprattutto, condivise.
E’ stata data, in questo modo, una risposta forte a quel pezzo delle controparti datoriali che riteneva le richieste sindacali sulle clausole sociali, un vezzo aristocratico del sindacato e non una legittima aspettativa di migliaia di donne e uomini che vogliono avere garanzie sul loro futuro occupazionale.
Oggi, dopo la grande giornata di Roma, siamo tutti più forti.
Più forti perché consapevoli della coesione e della solidarietà presenti tra i lavoratori del settore;
Più forti perché la vertenza contrattuale ha consolidato il rapporto fra i lavoratori delle Telecomunicazioni e il sindacato. Sindacato che è, prima di tutto dei lavoratori.
Tutto questo non sarebbe potuto compiersi senza il lavoro incessante, la passione militante e disinteressata dei tanti delegati aziendali e senza la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori delle aziende di
Telecomunicazioni, che hanno chiaramente espresso alla controparte la loro volontà di avere un rinnovo del contratto con una soluzione alla problematica delle clausole sociali.

Ora a tutti noi spetta il compito di lavorare perché questa Forza non si disperda ma, anzi si potenzi, determinando i presupposti per migliorare le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori del settore.
Ad ASSTEL arrivi il segnale che è giunto il momento di smettere con l’atteggiamento di chiusura sin qui avuto e aprire una vera trattativa per chiudere un contratto equo e che, grazie alle clausole sociali, aiuti a governare i mesi difficili che abbiamo davanti a noi mettendo al primo posto il lavoro e i lavoratori.
Insieme nessun traguardo sarà impossibile e insieme non consentirà a nessuno di ipotizzare che le riorganizzazioni si possano fare a scapito del lavoro e dei lavoratori che restano il vero valore aggiunto di ogni impresa che intenda vincere la sfida del mercato.

GRAZIE ancora a TUTTI quanti hanno consentito la realizzazione di un risultato così straordinario …. ora lavoriamo ancora insieme, per una chiusura, che dovrà essere rapida e soddisfacente, del rinnovo del CCNL.

La Segreteria Nazionale SLC-CGIL

venerdì 26 ottobre 2012

Lettera CGIL CISL e UIL ai ministri Fornero e Passera



Oggetto: Crisi settore Call Center e uso distorto 
degli incentivi all’occupazione.

 In data 23 ottobre u.s. è stata recapitata alle scriventi Segreterie Nazionali  l’ennesima procedura di mobilità nei confronti di personale occupato presso Call Center.
 Si tratta, in questo caso, della società Teleperformance, con sedi a Roma e Taranto,  che annuncia il licenziamento di 785 dipendenti di cui 164 a Roma e 621 a Taranto.
 E’ evidente l’impatto che produrranno tali numeri  soprattutto su Taranto, già  investita dalla crisi dell’Ilva, che rischia di dare il colpo finale all’economia della città.
 Questa crisi si va ad aggiungere a quelle di Almaviva, 4you, Energit e molte altre in  corso sui territori che hanno già provocato il licenziamento di migliaia di giovani. Nei prossimi  mesi, stante lo stato delle cose, tali crisi si moltiplicheranno coinvolgendo decine di migliaia di  lavoratori.
 Questi licenziamenti coinvolgono lavoratori giovani, con percentuali di lavoro  femminile oltre il 70%, che non sono stati “choosy” ma dopo essersi laureati hanno accettato  di operare nei call center perché tra le poche attività che hanno creato occupazione,  soprattutto al sud, negli ultimi anni.

 Le crisi in corso non sono frutto del venir meno del lavoro, condizione che non  semplifica la vita di chi lo perde ma almeno la rende comprensibile, ma delle Leggi vigenti che  “drogano” il mercato attraverso incentivi che determinano la precarizzazione dei rapporti di lavoro. 
Infatti, attraverso il ricorso agli sgravi previsti dalla Legge 407/90, ai FSE e a contributi  regionali, sono creati sempre “nuovi” posti di lavoro a basso costo, oltre il 30% in meno, che  mettono fuori mercato call center dove gli incentivi sono terminati.   L’effetto che si determina è che i clienti dei call center, i c.d. committenti,  cambiando appalto ogni tre anni riescono a usufruire degli sgravi in maniera permanente  ottenendo tariffe che sono inferiori al costo del lavoro determinato dal contratto, mentre i call  center che escono dai benefici degli sgravi perdono le commesse e licenziano il personale. 
 Così lo Stato diventa il principale responsabile della perdita di lavoro di questi  giovani con il paradosso che, attraverso le tasse dei cittadini, si continua a pagare incentivi e  casse integrazioni/indennità di mobilità senza creare neanche un nuovo posto di lavoro ma  semplicemente spostando lo stesso su diversi territori. 
 Potrete capire la frustrazione che vivono questi giovani, che si sono rimboccati le maniche ed hanno accettato un’occupazione, anche se lontana dalle loro ambizioni, su cui costruire il loro futuro, sposandosi e facendo figli, sulla base di un lavoro a tempo indeterminato e che oggi si trovano disoccupati non perché il loro lavoro viene meno ma perché è spostato a un altro lavoratore che costa meno grazie agli incentivi dello Stato. 
 Proprio su questo tema si è interrotta anche la trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.  
Le OO.SS hanno chiesto di inserire una norma, c.d. clausola sociale, che vincola, in caso di cambio di appalto, a utilizzare il personale già impiegato su quelle attività. Norma  ampiamente utilizzata nei Paesi Europei chiamata TUPE. La reazione dei committenti/clienti è  stata ovviamente di totale chiusura perché verrebbe meno il ricorso agli incentivi che garantiscono un costo del lavoro inferiore a quello previsto dal contratto. 
 Due scioperi effettuati con adesioni altissime e con la partecipazione di tutti i lavoratori della filiera, in un rapporto di solidarietà con l’anello più debole della catena rappresentato dalle attività gestite in outsourcing, per inserire norme a tutela del lavoro di questi ragazzi. 
 Al fine di individuare soluzioni in grado di impedire il degrado del settore e la 
moltiplicazione dei licenziamenti indirizzando i soldi pubblici verso le aziende che fanno della 
stabilità occupazionale un punto di forza ricercando qualità e produttività, le scriventi 
Segreterie Nazionali sono a chiederVi la convocazione di un urgente incontro. 
 In attesa di riscontro, distinti saluti. 

I SEGRETARI GENERALI 

 SLC-CGIL             FISTel-CISL          UILCOM-UIL 
 Massimo Cestaro      Vito Vitale            Bruno Di Cola

lunedì 22 ottobre 2012

Rinnovo CCNL: Comunicato stampa di Massimo Cestaro


DICHIARAZIONE STAMPA DI MASSIMO CESTARO
SEGRETARIO GENERALE SLC CGIL
su rinnovo CCNL Settore TLC

La grande manifestazione di oggi delle lavoratrici e dei lavoratori delle Tlc e l’alta adesione allo sciopero che si è registrata nelle aziende, consegnano alle organizzazioni sindacali una grande responsabilità. Occorre che quanto prima si riapra il confronto con il mondo imprenditoriale per chiudere rapidamente e positivamente una trattativa durata decisamente troppo: dieci mesi di discussione fanno torto a un sistema di relazioni sindacali che, nel settore delle Tlc, è ampiamente consolidato. Non è ammissibile che un settore sempre più strategico e centrale nel sistema paese si regga su forme di deregolamentazione dei rapporti di lavoro e che consegni al paese forme di precarietà ed espulsioni dal lavoro. Il tema delle clausole sociali è per noi un
nodo fondamentale e la nostra richiesta è improntata, sostanzialmente, su criteri elementari di tutela dell’occupazione lì dove il lavoro lo consenta. È una norma di civiltà e perciò appaiono totalmente incomprensibili le resistenze opposte dalla controparte. nessuno ha in mente di porre limiti alle prerogative ed alle titolarità delle aziende, ma nessuno può chiedere al sindacato di non tutelare, con ogni forma
possibile, l’occupazione, i diritti e le condizioni contrattuali dei lavoratori.

Roma, 19 ottobre 2012

giovedì 18 ottobre 2012

Comunicato Stampa SLC-CGIL ripresa Tavolo per il rinnovo CCNL


Roma, 17 Ottobre 2012


COMUNICATO STAMPA
COMMISSIONE GARANZIA SCIOPERO CHIEDE AD ASSTEL DI
RIPRENDERE CONFRONTO ED INSERIRE CLAUSOLE SOCIALI


La Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nella seduta del 15 ottobre, a seguito dell’audizione delle parti, ha invitato Asstel a riprendere quanto prima il confronto per il rinnovo del contratto valutando l’opportunità di inserire una clausola sociale a difesa dell’occupazione.
Si tratta di una presa di posizione molto importante perché conferma la linea del sindacato che la libertà di impresa vada esercitata nell’ambito di altri diritti e, soprattutto, del diritto alla salvaguardia dell’occupazione. Il tema posto dal sindacato viene quindi confermato: è necessario che il contratto disciplini procedure che nell’ambito dei cambi di appalto evitino di creare disoccupazione per assumere nuovi lavoratori con gli incentivi dello stato. E’ arrivato il momento di fissare alcune norme di civiltà che regolino il rapporto di
lavoro e la responsabilità sociale dell’impresa al fine di evitare che, con il solo scopo di tagliare salario e diritti dei lavoratori, si proceda a continui cambi di appalto che lasciano a casa giovani lavoratori dei call center non perché il lavoro sia sparito ma solo perché l’azienda decide di farlo con chi offre costi minori. D’altra parte una norma del genere è di normale utilizzo in paesi quali gli Stati Uniti d’America e gran
parte degli stati europei. Sino a quando l‘unico modello a cui le aziende si attengono è tagliare il costo del
lavoro attraverso la compressione del costo degli appalti, qualità, produttività eccellenza resteranno parole da usarsi solamente nei convegni. Spiace constatare che nonostante l’invito della commissione, Asstel non abbia ancora ritenuto di riconvocare il tavolo e trovare una soluzione al tema posto dal sindacato.
Lo sciopero di venerdì 19 ottobre e la manifestazione nazionale a Roma devono dare un segnale chiaro ed univoco alle imprese: tutti i lavoratori del settore sono uniti per conquistare una norma che garantisca un futuro occupazionale, una remunerazione dignitosa ed una concreta speranza di futuro per migliaia di giovani.

     La Segreteria Nazionale SLC-CGIL

mercoledì 17 ottobre 2012

Sciopero del 19 ottobre 2012 - Comunicato Sindacale



COMUNICATO SINDACALE

Si susseguono in queste ore le segnalazioni di riunioni estemporanee organizzate in diverse aziende di  Telecomunicazioni sullo sciopero del 19 ottobre e sullo stato della trattativa per il rinnovo del CCNL.
Dopo le fantasiose ricostruzioni alle quali hanno dovuto assistere, loro malgrado, i lavoratori di alcune sedi di Comdata (la migliore che ci è stata segnalata recita più o meno così: “il CCNL scaduto da sei mesi è tacitamente rinnovato, quindi non si capisce il motivo di tanta agitazione”) , ieri si sono aggiunti anche alcuni volenterosi responsabili di H3G che, in un impeto di proattività, hanno riunito i lavoratori dei call center per dare l’interpretazione autentica delle materie oggetto della trattativa e confutare quindi la versione sindacale dei motivi della rottura.
Francamente dispiace che tanta solerzia venga usata da queste aziende al solo scopo di dissuadere i lavoratori dal partecipare alla mobilitazione del 19 ottobre. Infatti riteniamo che se la metà del tempo e dello sforzo fosse stato profuso per aiutare ASSTEL a comprendere meglio le ragioni che sono alla base delle richieste sindacali, soprattutto riguardo alle clausole sociali, forse oggi avremmo già il nuovo CCNL delle Telecomunicazioni.
Evidentemente l’orientamento diffuso fra le maggiori aziende del settore è altro!
Invitiamo caldamente tutti i responsabili aziendali a soprassedere da questi incontri che, fra l’altro, assomigliano troppo ad atteggiamenti intimidatori.
Alle lavoratrici ed ai lavoratori di tutte le aziende di Telecomunicazioni diciamo, invece, che questi episodi, sebbene sgradevoli, rappresentano un chiaro segnale di nervosismo che ci indica come, contrariamente a quanto si sostiene in questi incontri, mai come in questa occasione, la vertenza per il rinnovo del Contratto Nazionale venga percepita, in tutte le realtà aziendali, come giusta, condivisibile e strategica per il futuro dell’intero comparto.
Ci preme infine evidenziare che le Segreterie Nazionali nel corso dell’audizione presso la Commissione di Garanzia dell’attuazione della legge sullo Sciopero (giorno 11 c.m.) hanno accolto con grande soddisfazione le parole espresse dal Presidente della stessa che ha rilevato come una posizione così intransigente sulle “clausole sociali” da parte datoriale mal si adatti , considerata la natura delle richieste sindacali , con l’attuale momento economico e sociale che vive il nostro Paese.
Riteniamo che la posizione espressa al tavolo dalla Commissione è un punto importante a nostro favore, anche perché testimonia ancora una volta, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la giustezza delle nostre richieste.
Roma, 17 ottobre 2012

Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL

giovedì 11 ottobre 2012

Accordo WIND OO.SS. 2012 - Dichiarazione Stampa di Michele Azzola


Dichiarazione Stampa di Michele Azzola

RETE WIND RAPPRESENTA UNA SCOMMESSA SUL PAESE.
AZIENDA APRE A CLAUSOLE SOCIALI NEGATE NEL CCNL



L’accordo raggiunto nella tarda serata di ieri, dopo oltre 40 ore di trattativa, che scongiura la cessione della rete e salvaguarda l’occupazione dell’azienda, rappresenta una vera scommessa sul Paese.
La differenza tra manager e imprenditori che, da un lato, sviliscono continuamente il nostro Paese dimenticandosi di quanto hanno avuto e il gruppo dirigente di Wind, dall’altro, che ha accettato la scommessa proposta dal sindacato su un modello industriale diverso, evidenzia che esiste la possibilità di salvaguardare gli interessi dell’impresa partendo proprio dalla tutela e dal coinvolgimento della principale risorsa a disposizione, i propri dipendenti.
L’accordo, che sviluppa un modello organizzativo più efficiente e produttivo oltre a legare il salario aziendale di secondo livello ai risultati dell’impresa, salvaguarda l’intero perimetro occupazionale scongiurando la cessione di 1700 dipendenti il cui futuro sarebbe diventato molto incerto.
Va evidenziato il coraggio del gruppo dirigente che ha evitato di seguire il pensiero comune, attraverso l’esternalizzazione di un pezzo fondamentale delle proprie attività, scommettendo invece sulla possibilità di competere sul mercato proprio grazie al coinvolgimento del proprio personale.
Nei prossimi mesi due saranno i modelli industriali presenti sul mercato italiano per le aziende di Telecomunicazioni: un primo tutto incentrato unicamente sulla riduzione dei costi e uno, quello scaturito dall’accordo di Wind, che punta sulla qualità del servizio da offrire al cliente e sulla ripresa del Paese.
Nel testo dell’accordo, infine, è presente anche una soluzione che fa assumere la responsabilità sociale dell’impresa nei confronti dei lavoratori occupati negli appalti: questo è il nodo per cui non si è riusciti a rinnovare il contratto nazionale di lavoro delle telecomunicazioni. Siamo convinti quindi che la scelta di Wind sarà premiata dal mercato attraverso una maggior penetrazione a danno di chi pensa di poter risolvere i problemi attraverso il contenimento dei costi e la negazione dei diritti dei lavoratori facendo, in questo modo, crollare la qualità dei servizi offerti.
L’accordo è talmente importante da essere stato accolto, dopo la firma, dagli applausi della delegazione sindacale presente e delle RSU giunte da tutta Italia.

Roma, 11 ottobre 2012

Sciopero Nazionale TLC 19 Ottobre 2012


TUTTI PER IL CONTRATTO
UN CONTRATTO PER TUTTI

19 OTTOBRE 2012
SCIOPERO NAZIONALE TLC
MANIFESTAZIONE A ROMA
Corteo da P.za Repubblica a P.za SS Apostoli


CONTRO IL TENTATIVO DI APPROFITTARE DELLA CRISI PER INTRODURRE:

· ESTERNALIZZAZIONI SELVAGGE
· CAMBI DI APPALTO SENZA REGOLE
· LICENZIAMENTI PIU’ FACILI
· IL MANCATO PAGAMENTO DEI PRIMI TRE GIORNI DI
MALATTIA
· L’UTILIZZO DI TUTTI GLI STRUMENTI DI CONTROLLO
PER LA VERIFICA DELLA PRODUTTIVITA’
· L’UTILIZZO DELLA FLESSIBILITA TEMPESTIVA COME
DISPONIBILITA’ NON RETRIBUITA

PER:
· LA CONQUISTA DI CLAUSOLE SOCIALI
· LA DIFESA DEL LAVORO E DEI DIRITTI
· IL MANTENIMENTO DEL POTERE D’ACQUISTO DEI
SALARI


VENERDI 19 OTTOBRE 2012
SCIOPERO NAZIONALE INTERO TURNO DEI
LAVORATORI DELLE TELECOMUNICAZIONI
MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA
ORE 10.00: CORTEO DA P.ZZA DELLA
REPUBBLICA A P.ZZA SS. APOSTOLI

SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL

Assemblea Sindacale martedì 16 ottobre 2012

Comunicato Sindacale

WIND
Martedi 16 ottobre 2012
ASSEMBLEA RETRIBUITA DI UN’ORA E MEZZA

Ordine del giorno:
·     Esposizione dell’accordo firmato il 10/10/2012
·     Sciopero generale TLC del 19/10/2012

Le assemblee avranno luogo:

 

dalle 09.30 alle 11.00 presso Sala Conferenze PU1 Piano zero

dalle 11.30 alle 13.00 presso Sala Riunioni piano 1 ICO ex trasporti (limitatamente ai dipendenti Wind ICO)

dalle 14.00 alle 15.30 presso Sala Conferenze PU1 Piano zero

dalle 17,00 alle 18,30  presso Sala 1 PU2 piano terra

 

Ivrea 11 ottobre 2012
RSU Wind della sede di Ivrea

Accordo Firmato

L'accordo WIND-OO.SS. riguardante il contenimento dei costi è stato firmato.
A breve verranno predisposte le assemblee utili alla corretta esposizione dell'accordo stesso.

Invitiamo tutti a non raccogliere né a divulgare informazioni poco attendibili.

Le RSU SLC WIND Ivrea

mercoledì 10 ottobre 2012

Accordo RETE: al momento nessuna firma

COMUNICATO SINDACALE

Sui siti www.rassegna.it, il Sole 24 Ore e La Stampa è comparsa la notizia che l'accordo WIND-OO.SS. sul ritiro della cessione rete e un piano di contenimento dei costi sarebbe stato già firmato.

Vogliamo pensare che questa improvvida agenzia sia stata battuta e distribuita a causa della stanchezza  accumulata in questa lunga trattativa che tuttora è in essere.

RIBADIAMO CHE AL MOMENTO NULLA E' STATO FIRMATO!

martedì 9 ottobre 2012

Verbale Assemblea 8 Ottobre 2012


VERBALE DI ASSEMBLEA


In data 8 ottobre si sono svolte le assemblee  Wind sulla sede di Ivrea.
Ai lavoratori è stata illustrata la proposta  di contenimento costi frutto della mediazione fra Azienda e O.O. S. S: , avvenuta  nella notte fra il 3 e il 4 Ottobre.

Le RSU hanno  contestualmente richiesto, il mandato a procedere alla stipula dell’accordo.

I Lavoratori si sono espressi, mediante votazione  segreta nel seguente modo.

Votanti:427
Favorevoli:344
Contrari:79
Schede Bianche:4

Nel confermare alle RSU il mandato a concludere la trattativa i lavoratori chiedono di poter specificare nel testo definitivo i seguenti emendamenti

·         Garanzia di mantenimento delle sedi lavorative per la durata dell’accordo
·         Verifica dell’applicazione della parte  dell’accordo  sulla reperibilità, in ambiti diversi da  Field Operations , come ad esempio ATC e CD&A
·         stabilire la struttura del nuovo PDR, diventa irrinunciabile per i lavoratori;


                                                                              
Di seguito i dati delle votazioni WIND Italia:
Favorevoli  Contrari Astenuti
Torino  67 6  
Catania 23 6  
Palermo 104 36 22
Cagliari 26 4  
Bergamo 21 4  
ROMA 394 294 84
Milano Lorenteggio 204 46  
Milano Rho 176 88 2
Ancona 9 14  
Genova 35 0  
Pisa 22 2  
Firenze/Terni 45 7  
Bari 33 14  
Bologna 22 26  
Parma 14 2  
Verona 16 7 2
Marghera 109 31 2
Catanzaro 10 18 2
Ivrea 344 79 27
Napoli 1013 54 11
Totale 2687 738 152


domenica 7 ottobre 2012

ASSEMBLEA RETRIBUITA 8 OTTOBRE 2012


Comunicato Sindacale

WIND
Lunedi 08 ottobre 2012
ASSEMBLEA RETRIBUITA DI UN’ORA E MEZZA


Ordine del giorno:
Trattativa sulla proposta aziendale per il
contenimento dei costi

 

Le assemblee avranno luogo:

 

dalle 09.30 alle 11.00 presso Sala Conferenze PU1 Piano zero

 

dalle 11.30 alle 13.00 presso Sala Riunioni piano 1 ICO ex trasporti (limitatamente ai dipendenti Wind ICO)

 

dalle 14.00 alle 15.30 presso Sala Conferenze PU1 Piano zero

 

dalle 17,00 alle 18,30  presso Sala 1 PU2 piano terra

 

 

Ivrea 04 ottobre 2012
RSU Wind della sede di Ivrea