E' stato chiesto un rinvio da parte dell'Azienda dell'incontro previsto per 29 maggio; la nuova data prevista è l'11 giugno.
A motivare tale richiesta sono i recenti cambiamenti avvenuti in Wind.
venerdì 25 maggio 2012
martedì 22 maggio 2012
Gara, competizione o disfatta?
Nelle ultime settimane stiamo,
purtroppo, registrando un livello preoccupante di stress e di malessere negli
ambiti dell’assistenza sia amministrativa sia tecnica. La situazione che si è determinata in questi
primi cinque mesi nel Call Center di
Ivrea è deleteria sia in qualità del vissuto dei lavoratori sia nella
percezione professionale che ha da sempre distinto il nostro sito.
Quando a gennaio ci è stato esposto il
progetto di specializzazione dei siti con l’affidamento dei clienti Gross Adds
al nord, tutti noi lavoratori siamo stati favorevoli a questa evoluzione che
avrebbe potuto, se applicata correttamente, migliorare la qualità
dell’assistenza ai clienti. Fondamentale per un risultato ottimale sarebbero
dovuti essere una particolare attenzione ai dati acquisiti dalla rete
commerciale, una pronta gestione delle problematiche di provisioning, un aiuto
fondamentale nella predisposizione tecnica alla connessione broadband del
cliente, una consulenza adeguata sulla prima fatturazione… insomma, una
accoglienza dignitosa dei nuovi clienti che, per un’Azienda del livello di
Wind-Infostrada, deve essere professionale e completa al fine di ottenere
quell’ “imprinting” positivo anelato. Tutto questo comporta un investimento
imprescindibile nel fattore tempo, il consulente (se tale vuole essere) deve
avere il tempo necessario per le opportune verifiche, per i consigli da fornire
al cliente, per le eventuali segnalazioni necessarie a una veloce risoluzione
di quei problemi che talvolta si presentano da subito.
Abbiamo invece assistito a una
evoluzione del suddetto progetto molto diversa. Vero è che un anomalo, e non
pianificato, traffico a febbraio-marzo
ha sparigliato le carte in tavola, vero è che l’adozione di un nuovo CRM,
procrastinato per molti mesi e finalmente adottato proprio nel primo trimestre,
ha ulteriormente messo in difficoltà la normale gestione del cliente, ma la
scelta di far partire una gara in un momento di bailamme assoluto ci è sembrata
da subito un po’ avventata e soprattutto potenzialmente lesiva nei confronti
dei lavoratori di Ivrea. La fase di
test del nuovo modello è stata troppo breve e, soprattutto, inficiata dalla
pressione telefonica la quale ha fatto sì che si gestisse il cliente GA
esattamente come tutti gli altri clienti. Ciò non ha permesso un calcolo
accurato dei correttivi che si sarebbero dovuti apporre per evitare, nel momento
della gara, di parteciparvi con un grosso handicap. Anche se non approviamo a priori il concetto
di gara (che, a nostro avviso, migliora solo artificiosamente i numeri) rileviamo
che una applicazione non coerente dei più basilari fondamenti della
distribuzione del lavoro sta letteralmente opprimendo chi in questa pseudo-gara
ci ha creduto, magari con qualche perplessità, e ci ha investito tempo,
dedizione, professionalità e, infine, anche un po’ di speranza. Si è arrivati alla necessità di dover gestire
40-45 clienti-giorno, numeri che vanno ben al di là del buon senso, e contestualmente sui fornitori esterni si è
registrato un calo di offerte tale da determinare una riduzione di personale.
Ci sono stati segnalati casi in cui, agli operatori più disponibili, è stato
chiesta una gestione di lavorazioni di back office in contemporanea alla
gestione on-line; abbiamo raccolto spesso lo sfogo di chi, per non pesare sui
colleghi con la propria assenza, rinuncia a visite, permessi e altri istituti;
insomma, stiamo raccogliendo l’umore esasperato dei lavoratori ai quali si è
chiesto decisamente troppo!
Peraltro tutto questo sforzo è inutile
perché il sito di Ivrea non è mai stato messo nelle condizioni di poter
competere adeguatamente e i risultati ottenuti dai team di Ivrea, anche i più
performanti, sono lì a dimostrarlo impietosamente.
Siamo assai stupiti che un simile
scenario si sia svelato dopo numerose gare, ognuna delle quali caratterizzata
peraltro da cambi di regole, di pesi e di misure; ci si aspettava perlomeno un’
organizzazione meno raffazzonata e
soprattutto che non incidesse così negativamente sull’immagine del sito di
Ivrea.
Chiediamo quindi a tutti i lavoratori di affrontare il lavoro con la dovuta
coscienza e soprattutto con la professionalità che il cliente
ci chiede, prestando poco l’orecchio alle chimere di ricchi premi e, soprattutto, di mantenere sempre alti gli standard
qualitativi che ci hanno sempre contraddistinto.
Ivrea, 22
Maggio 2011
Le RSU WIND Ivrea
giovedì 17 maggio 2012
Comunicato incontro del 15 maggio al Ministero Sdello Sviluppo Economico
SLC - CGIL Sindacato Lavoratori Comunicazione
FISTel - CISL Federazione Informazione Spettacolo e Telecomunicazioni
UILCOM - UIL Unione Italiana Lavoratori della Comunicazione
Il 15 maggio u.s. si è svolto presso il Ministero dello Sviluppo Economico l’incontro sulle linee di sviluppo aziendale fra la Wind Telecomunicazioni, le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL ed il Coordinamento nazionale delle RSU.
L’azienda ha dichiarato un 2011 chiuso con i ricavi in crescita di un punto percentuale (5 miliardi e 700 milioni di euro) ed un EBITDA di 2 miliardi e 120 milioni di euro. Risultati ottenuti nonostante l’impatto dei costi di terminazione (l’azienda ha dichiarato una incidenza del 5% sul totale dei ricavi).
Per il primo trimestre del 2012 Wind ha registrato una crescita della clientela in tutti i fatturati (mobile +4%; fisso voce +3%; broadband fisso +9%), con ricavi per 1346 milioni di euro. L’EBITDA del primo trimestre 2012 è stato pari a 487 milioni di euro, in leggera flessione rispetto al dato dell’anno precedente.
Questi risultati delineano il quadro di un’azienda che, sebbene operi nel difficile contesto economico generale del Paese, è riuscita a chiudere un 2011 con risultati positivi dando, nella prima parte del 2012, segnali di saper resistere sul mercato nonostante il peggioramento delle condizioni economiche complessive.
Sulle linee di sviluppo per il 2012 le OO.SS. non possono, invece, che esprimere un giudizio di totale sospensione di qualsiasi considerazione. E’ difficile e, francamente, poco utile valutare i progetti per l’immediato futuro se l’azienda ancora non ha definitivamente sciolto il nodo dello studio di esternalizzazione della gestione del network.
E’ con vivo rammarico che il sindacato si trova a constatare che mentre la commissione paritetica che, in base al lodo ministeriale sottoscritto lo scorso 27 gennaio, dovrebbe analizzare l’attuale situazione organizzativa dell’area network sta continuando a lavorare con serietà, in azienda e fuori stanno riprendendo vigore le voci di una ripartenza del progetto di esternalizzazione. E’ chiaro che in queste condizioni diventa inutile, se non dannoso, continuare il lavoro di analisi svolto in queste ultime settimane.
Non è più tempo di tatticismi o, peggio ancora, atteggiamenti poco chiari. La dirigenza di Wind deve sciogliere definitivamente gli indugi e decidere. Dica con chiarezza quali sono i razionali industriali e le linee di risparmio ed efficientamento effettive che si attende dal progetto così da permettere, una volta per tutte, l’inizio di un confronto di merito sui percorsi alternativi.
Sino ad oggi dobbiamo registrare come l’azienda abbia semplicemente fornito una cifra complessiva di risparmio, circa 50 milioni, senza specificare in alcun modo le voci e gli interventi che porterebbero a questo risultato. Importo privo di fondamento e assolutamente non credibile, in quanto, si limita semplicemente a scontare il costo del lavoro senza calcolare il costo dell’appalto di servizio fornendo, così, un ipotetico punto di arrivo inattendibile ed irrealistico. In sostanza oltre a generiche allusioni alla necessità di una verifica complessiva dei costi aziendali non si è mai andati. Tutto questo mentre riprendono corpo le voci.
Il giudizio sul progetto di esternalizzazione il sindacato lo ha ampiamente illustrato: un disegno che ha tutta l’aria di essere una mera operazione di taglio dei costi con pochi, se non assenti, razionali industriali che, se realizzato, metterebbe a rischio la tenuta di tutta l’azienda. A questo giudizio, che non possiamo che confermare, non vorremmo dover aggiungere la beffa di dover constatare di essere di fronte ad
un’azienda che, a differenza dei lavoratori e dei loro rappresentanti, preferisce scorciatoie pericolose al coraggio di un confronto serio sull’organizzazione del lavoro e su politiche di riduzione dei costi complessivi (compresi quelli delle consulenze!), che potrebbero mettere Wind in condizione di affrontare i prossimi
mesi, dei quali non neghiamo la difficoltà, con uguale efficienza e solidità.
Il lodo del Ministero dello Sviluppo Economico prevede ancora due mesi circa per vincere questa scommessa. E’ con questo spirito, e con la consapevolezza che non si può tergiversare ulteriormente, che le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTELCISL e UILCOM-UIL, congiuntamente al Coordinamento Nazionale delle RSU, hanno richiesto ed ottenuto un incontro per il prossimo 29 maggio alla massima
dirigenza di aziendale al fine di avere, finalmente, il quadro completo della situazione ed iniziare un confronto di merito su quali risparmi e perimetri di intervento ha realmente in testa l’azienda e quali soluzioni possono essere condivise. Se a quell’incontro si registrerà nuovamente una posizione aziendale attendista e vaga non esiteremo e verificare con le lavoratrici ed i lavoratori di Wind la situazione ed a valutare insieme il percorso futuro.
Ora la scelta è veramente nelle sole mani dei dirigenti di Wind!
FISTel - CISL Federazione Informazione Spettacolo e Telecomunicazioni
UILCOM - UIL Unione Italiana Lavoratori della Comunicazione
Roma, 17 febbraio 2012
COMUNICATO
Il 15 maggio u.s. si è svolto presso il Ministero dello Sviluppo Economico l’incontro sulle linee di sviluppo aziendale fra la Wind Telecomunicazioni, le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL ed il Coordinamento nazionale delle RSU.
L’azienda ha dichiarato un 2011 chiuso con i ricavi in crescita di un punto percentuale (5 miliardi e 700 milioni di euro) ed un EBITDA di 2 miliardi e 120 milioni di euro. Risultati ottenuti nonostante l’impatto dei costi di terminazione (l’azienda ha dichiarato una incidenza del 5% sul totale dei ricavi).
Per il primo trimestre del 2012 Wind ha registrato una crescita della clientela in tutti i fatturati (mobile +4%; fisso voce +3%; broadband fisso +9%), con ricavi per 1346 milioni di euro. L’EBITDA del primo trimestre 2012 è stato pari a 487 milioni di euro, in leggera flessione rispetto al dato dell’anno precedente.
Questi risultati delineano il quadro di un’azienda che, sebbene operi nel difficile contesto economico generale del Paese, è riuscita a chiudere un 2011 con risultati positivi dando, nella prima parte del 2012, segnali di saper resistere sul mercato nonostante il peggioramento delle condizioni economiche complessive.
Sulle linee di sviluppo per il 2012 le OO.SS. non possono, invece, che esprimere un giudizio di totale sospensione di qualsiasi considerazione. E’ difficile e, francamente, poco utile valutare i progetti per l’immediato futuro se l’azienda ancora non ha definitivamente sciolto il nodo dello studio di esternalizzazione della gestione del network.
E’ con vivo rammarico che il sindacato si trova a constatare che mentre la commissione paritetica che, in base al lodo ministeriale sottoscritto lo scorso 27 gennaio, dovrebbe analizzare l’attuale situazione organizzativa dell’area network sta continuando a lavorare con serietà, in azienda e fuori stanno riprendendo vigore le voci di una ripartenza del progetto di esternalizzazione. E’ chiaro che in queste condizioni diventa inutile, se non dannoso, continuare il lavoro di analisi svolto in queste ultime settimane.
Non è più tempo di tatticismi o, peggio ancora, atteggiamenti poco chiari. La dirigenza di Wind deve sciogliere definitivamente gli indugi e decidere. Dica con chiarezza quali sono i razionali industriali e le linee di risparmio ed efficientamento effettive che si attende dal progetto così da permettere, una volta per tutte, l’inizio di un confronto di merito sui percorsi alternativi.
Sino ad oggi dobbiamo registrare come l’azienda abbia semplicemente fornito una cifra complessiva di risparmio, circa 50 milioni, senza specificare in alcun modo le voci e gli interventi che porterebbero a questo risultato. Importo privo di fondamento e assolutamente non credibile, in quanto, si limita semplicemente a scontare il costo del lavoro senza calcolare il costo dell’appalto di servizio fornendo, così, un ipotetico punto di arrivo inattendibile ed irrealistico. In sostanza oltre a generiche allusioni alla necessità di una verifica complessiva dei costi aziendali non si è mai andati. Tutto questo mentre riprendono corpo le voci.
Il giudizio sul progetto di esternalizzazione il sindacato lo ha ampiamente illustrato: un disegno che ha tutta l’aria di essere una mera operazione di taglio dei costi con pochi, se non assenti, razionali industriali che, se realizzato, metterebbe a rischio la tenuta di tutta l’azienda. A questo giudizio, che non possiamo che confermare, non vorremmo dover aggiungere la beffa di dover constatare di essere di fronte ad
un’azienda che, a differenza dei lavoratori e dei loro rappresentanti, preferisce scorciatoie pericolose al coraggio di un confronto serio sull’organizzazione del lavoro e su politiche di riduzione dei costi complessivi (compresi quelli delle consulenze!), che potrebbero mettere Wind in condizione di affrontare i prossimi
mesi, dei quali non neghiamo la difficoltà, con uguale efficienza e solidità.
Il lodo del Ministero dello Sviluppo Economico prevede ancora due mesi circa per vincere questa scommessa. E’ con questo spirito, e con la consapevolezza che non si può tergiversare ulteriormente, che le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTELCISL e UILCOM-UIL, congiuntamente al Coordinamento Nazionale delle RSU, hanno richiesto ed ottenuto un incontro per il prossimo 29 maggio alla massima
dirigenza di aziendale al fine di avere, finalmente, il quadro completo della situazione ed iniziare un confronto di merito su quali risparmi e perimetri di intervento ha realmente in testa l’azienda e quali soluzioni possono essere condivise. Se a quell’incontro si registrerà nuovamente una posizione aziendale attendista e vaga non esiteremo e verificare con le lavoratrici ed i lavoratori di Wind la situazione ed a valutare insieme il percorso futuro.
Ora la scelta è veramente nelle sole mani dei dirigenti di Wind!
Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL
SLC-CGIL
FISTEL-CISL
UILCOM-UIL
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Mise
mercoledì 16 maggio 2012
WIND : PIANO INDUSTRIALE 15 MAGGIO - NOTA INFORMATIVA
Ieri, 15 maggio, presso la sede del Ministero per lo sviluppo economico si è svolta la presentazione
del piano industriale di Wind per l’anno in corso.
L’azienda ha esordito dichiarando una diminuzione dei ricavi: sebbene il settore delle
telecomunicazioni continui a comportarsi in modo anticiclico, il comportamento
dei consumatori è ovviamente più attento
alla spesa.
Questo causa una decrescita del mercato e dei ricavi che , rispetto ai 35 mld del 2010 ,
riscontrano una diminuzione di circa 1\2
mld nel 2011, diminuzione che, secondo
le previsioni dovrebbe ripresentarsi uguale anche nel 2012.
Le aspettative per il
mercato mobile per il 2012 sono di
crescita, non nel numero di utilizzatori , ma per il fatto che , con l’utilizzo
di tablets e smartphones aumenterà il
numero di sim dati acquistate dai clienti già fidelizzati. Il traffico voce invece sarà in controtendenza,riscontrando
una diminuzione dei volumi.
Previsioni di crescita si riscontrano anche per il mercato
fisso, nell’ordine del 5% , soprattutto per quanto riguarda il mercato
broadband.
Wind si riconferma il terzo operatore di telefonia sul
territorio (con il 20% del mercato mobile e il 15% del mercato fisso) e leader
del mercato per quanto riguarda il segmento etnico (clienti migranti, per i
quali si prevede di studiare prodotti ad hoc.)
Si prevede inoltre di aumentare gli investimenti per acquisire e fidelizzare
anche i clienti di segmento medio alto (consumer altospendenti e piccole medie
imprese) , con particolare attenzione ai contratti postpagati.
L’azienda ha poi dato i valori dell’ EBTDA 2011, 2 mld e 220
mln ( post spin off di libero ) valori
che hanno subito un impatto
significativo dalla liberalizzazione delle tariffe di terminazione.
Per il primo quadrimestre del 2011 i ricavi sono stati di 1 mld e 146 mln , con
una flessione dello 0,3 %.
In ambito network e technology sono previsti investimenti
consistenti nel settore NORD EST con lo scopo di ampliare la copertura e di acquisire un maggior numero di clienti.
Ulteriori investimenti sono previsti sulla tecnologia 3g , e
in ambito fisso per l’installazione di nuovi apparati IP per la clientela
broadband.
Non entriamo per il resto in particolari, dato che, fondamentalmente le stesse notizie sono a disposizione di
tutti sulla intranet aziendale.
I dati sulla popolazione WIND aggiornati al 2011 sono i
seguenti:
6942 dipendenti, di cui
-668 in
Wind Retail ( in quest’ultima realtà vi è stato un incremento di 31 unità rispetto
al 2010)
-2796
persone in Technology (Network e IT)
-1791 : customer care
-951: commerciali
-740 : staff.
L’età media si attesta sui 38\39 anni.
L’81% delle persone ha un contratto full time, il 19% part time ( su questi ultimi incide molto WIind Retail)
Il 45 % sono donne
I tempi determinati sono 11,
principalmente sono sostituzioni
di maternità.
Fin qui le
comunicazioni dell’azienda, che
sostanzialmente si è limitata a rispettare la legge, fornendoci dati e cifre
ma ancora una volta nulla ci dice sulle sue reali intenzioni ,
ovviamente in merito al progetto di esternalizzazione del network, che ad
oggi è sospeso ma non accantonato.
La commissione Rete ha continuato a lavorare acquisendo
cifre e dati ma, al momento, non ha
potuto presentare proposte in quanto , di fatto, l’azienda si ostina a non
voler palesare la sua strategia.
Ribadendo la nostra
netta contrarietà al progetto di esternalizzazione, è stato richiesto un impegno a breve termine, in tal
senso, in modo da poter capire quali sono i reali intenti di wind sul tema rete .
L’azienda si è dichiarata disponibile e si è fissato l’incontro per il giorno 29 maggio,
incontro che, puntualizziamo, ( ma ce ne è bisogno? ) non è stato calendarizzato in alcun modo per
trattare le condizioni di cessione, ma con l’unico scopo di capire quali siano
le intenzioni aziendali, su un tema
che si trascina da oltre un anno, e che ,per
la mancanza di chiarezza lato azienda, causa ansie e preoccupazione ai lavoratori di
rete ma anche di tutti gli altri
settori.
Le RSU WIND della sede di Ivrea
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piano industriale wind 2012
mercoledì 9 maggio 2012
venerdì 4 maggio 2012
PDR Wind Retail 2012
Trovate qui il documento di accordo per il Premio di Risultato relativo a WIND Retail
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