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Il Governo convoca le parti il 9 marzo 2016
La pressione sindacale, la proclamazione dello sciopero di settore, l’apertura delle prime procedure di licenziamento, la decisione di Poste ed Enel di proseguire nei cambi di appalto senza applicare le clausole sociali hanno convinto il Governo a convocare il tavolo di crisi del settore per il 9 marzo alle ore 16.
La convocazione ha portato le Segreterie Nazionali a sospendere lo sciopero e la manifestazione proclamati per il giorno 11 marzo p.v. in segno di apertura di credito nei confronti del Governo.
E’ necessario che tutti comprendano, allo stesso tempo, che non c’è più tempo.
Il mese di marzo sarà funestato dalle procedure di licenziamento che riguarderanno migliaia di lavoratori in tutto il territorio nazionale a cui ne seguiranno altre nei prossimi mesi.
Lavoratrici e lavoratori del settore hanno chiaro che tale appuntamento rappresenta l’ultima opportunità per individuare soluzioni in grado di scongiurare veri e propri drammi sociali che, in assenza di interventi celeri, sarebbero difficilmente governabili.
Applicare le leggi del Paese, questo è l’imperativo e l’impegno che le OO.SS chiederanno al Governo:
- Il rispetto delle clausole sociali recentemente approvate dal Parlamento a partire dalle gare effettuate da Poste Italiane ed Enel che devono aprire un confronto per garantire la continuità occupazionale del personale coinvolto. E’ inaccettabile che due imprese “pubbliche” rifiutino di applicare le Leggi scaricando sul Paese migliaia di licenziamenti per garantire bonus retributivi milionari ai propri dirigenti;
- L’applicazione dell’articolo 24 bis del DL 83/2012 in termini di scelta del cittadino/cliente per riportare quote di lavoro nel nostro Paese e ridurre gli esuberi determinati dai cambi appalto intervenuti nell’ultimo biennio;
- Concessione della Cigs al settore, al pari di quanto già fatto per la grande distribuzione, per la logistica del commercio, del settore aereo portuale e per i partiti politici, al fine di avere ammortizzatori sociali che consentano il governo della grave crisi e accompagnino il cambiamento.
Su queste tematiche il Governo dovrà individuare soluzioni certe e veloci per permettere una discussione sulle varie procedure di licenziamento aperte che abbia qualche prospettiva di soluzione.
Infine, accelerare i processi di consolidamento delle aziende per creare aziende che non si prestino a effettuare somministrazione di manodopera a basso costo ma sviluppino modelli industriali basati su competenza, qualità, investimenti e innovazione.
Il giorno 9 marzo p.v. in occasione dell’incontro con il Governo è stato organizzato un presidio di una rappresentanza dei lavoratori coinvolti dalle procedure con inizio alle ore 15.00 presso la sede del Ministero dello Sviluppo Economico in via Molise a Roma.
La legge può e deve essere uguale per tutti.
Le Segreterie Nazionali
SLC CGIL FISTEL CISL UILCOM UIL