domenica 23 dicembre 2012

Comunicato Sindacale Rinnovo CCNL


Roma, 19 dicembre 2012

Rinnovo CCNL Telecomunicazioni
Comunicato ai Lavoratori

Nella notte di sabato 15 dicembre u.s., dopo una trattativa proseguita ininterrottamente per quasi 40 ore, le Segreterie Nazionali, unitamente alla delegazione trattante presente al confronto, hanno dovuto prendere atto dell’assoluta indisponibilità delle controparti a definire un accordo per il rinnovo del contratto
scaduto da 12 mesi.
Dopo una prima fase del confronto incentratasi sulle richieste d’incrementi di flessibilità e di contenimento dei costi avanzate dalle controparti datoriali, richieste che la delegazione sindacale ha analizzato nel merito respingendo alcuni punti irricevibili e negoziando sugli altri temi condizioni che potessero offrire possibilità
d’incremento di orari (e quindi di salari) al personale operante nei customer, al momento di negoziare il tema delle clausole sociali ha visto riemergere il forte ostracismo di parte delle imprese e l’impossibilità a proseguire il confronto.
Tutto ciò nonostante l’invito rivolto dalla Commissione di Garanzia alle controparti datoriali a negoziare clausole sociali a tutela dell’occupazione nell’interesse generale del Paese.
Appare evidente il paradosso per cui, mentre le imprese si sentono legittimate a chiedere elementi di flessibilità e riduzione dei costi, al momento di impegnarsi con una norma che indichi, in caso di appalto di attività, come criterio vincolante per la scelta dell’impresa il contratto delle telecomunicazioni, ci si trova di fronte ad imprese che invocano “la libertà d’impresa” per giustificare che vogliono avere mano libera sul
futuro.
Così ne emergerebbe una condizione per cui i committenti si troverebbero a beneficiare delle novità introdotte mentre ci sarebbe la più totale deresponsabilizzazione rispetto a garantire quanto da loro stessi negoziato.
Il metodo utilizzato per respingere le richieste del sindacato appare ancora più spiacevole. Infatti, ci si   nasconde dietro frasi incomprensibili che mettono in sequenza parole senza far assumere impegni precisi se non generici richiami all’eticità delle imprese coinvolte.
La replica della delegazione trattante è stata netta e precisa. L’unico codice etico da applicare è il contratto di lavoro. Questo rappresenta un vincolo per i lavoratori e le loro rappresentanze e stupisce apprendere che per le imprese non assume lo stesso valore.
Per quanto attiene la parte economica, infine, pur non essendoci state le condizioni per approfondire la materia, le imprese hanno ripetutamente ricordato la pesante crisi che investe il nostro Paese che crea l’assoluta impossibilità di riconoscere un adeguamento economico in grado di garantire il recupero del potere di acquisto delle retribuzioni.
La rottura del confronto avrà un impatto molto negativo per l’assetto relazionale del settore. Infatti, il sindacato promuoverà azienda per azienda iniziative finalizzate a modificare l’impostazione sino a ora adottata.
Si tratta ora di attrezzare la vertenza per dare una risposta dura alle anacronistiche posizioni assunte dalle controparti al tavolo.
In particolare, le Segreterie Nazionali hanno individuato le seguenti linee di azione:

  • Richiesta di spostare il confronto in sede di Ministero del Lavoro;
  • Assemblee, entro il mese di gennaio, su tutti i luoghi di lavoro per informare i lavoratori e predisporre le future iniziative di lotta;
  • Avvio delle procedure per la proclamazione del blocco delle prestazioni accessorie, straordinarie e della reperibilità non appena trascorso il periodo di franchigia imposto dalle leggi vigenti;
  • Convocazione, nel mese di febbraio, di un attivo nazionale dei delegati per proclamare lo sciopero generale della categoria e definire le iniziative pubbliche a sostegno della vertenza.

Nel frattempo, ogni confronto aziendale, ad eccezione di quelli derivati dall’apertura di procedure di mobilità, teso a riorganizzare le aziende, firmare accordi formativi, definire nuove articolazioni degli orari dovrà essere sospeso sino al rinnovo del contratto.
A livello territoriale andranno avviate tutte le iniziative di volantinaggio, presidio, manifestazione nei confronti di ogni iniziativa pubblica che coinvolga le aziende del settore.
Le richieste avanzate dai lavoratori sono giuste, socialmente responsabili ed economicamente compatibili, chi si è preso la responsabilità di respingerle dovrà assumersene tutte le responsabilità davanti ai lavoratori del settore e alle istituzioni.
C’è chi crede che questo Paese abbia un futuro e chi opera per affossare ogni speranza. Facciamo in modo che questi non vincano.

Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL, UILCOM-UIL

lunedì 17 dicembre 2012

Esito negativo trattativa CCNL


TLC: SINDACATI, ESITO NEGATIVO TRATTATIVA CCNL TLC
COMUNICATO STAMPA UNITARIO DEI
SEGRETARI GENERALI SLC CGIL, FISTEL CISL, UILCOM UIL

"Dopo un anno, ancora senza contratto i lavoratori del settore delle Telecomunicazioni. La trattativa, che è cominciata giovedì mattina, dopo 60 ore ininterrotte si è conclusa sabato notte senza accordo." Così dichiarano in una nota congiunta i segretari generali, Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Massimo Cestaro, Vito Vitale e Bruno Di Cola.
"I temi che hanno impedito la prosecuzione del confronto sono, ancora una volta, quelli relativi alle cosiddette "clausole sociali" e alla estensione del ccnl TLC nel mondo degli appalti e subappalti largamente presenti nel settore. Ciò che è apparso davvero incredibile è stata la richiesta di Asstel (l'Associazione Datoriale del settore) di introdurre forme flessibili del lavoro e una sensibile contrazione dei costi contrattuali in particolare nel mondo dei call center, al fine di renderli più "competitivi" e poi, a fronte di una disponibilità sindacale in quella direzione, opporre un netto rifiuto affinché quello stesso contratto potesse trovare applicazione proprio nel sistema dei loro call center in appalto."
"In realtà - proseguono i sindacalisti - la sensazione è stata quella di un uso del tutto strumentale, da parte dei grandi committenti, utilizzando la parte più debole del settore, al fine di ottenere sconti per sè stessi e, al tempo stesso, mantenere la giungla e il ricatto occupazionale nella fascia meno protetta della loro filiera. Anteporre l'adozione di un generico "codice etico" alla più concreta e normale applicazione del contratto di lavoro è sembrata niente più che una buona intenzione, di fatto priva di qualsiasi efficacia."
"Occorre ricordare che su questi temi, i lavoratori hanno già speso due giornate intere di sciopero con una grande manifestazione a Roma il 19 ottobre. E occorre ricordare che, sempre più frequentemente, sulle pagine dei giornali compaiono notizie sconcertanti circa l'infiltrazione della criminalità organizzata proprio nel mondo dei call center. Non vi è dubbio che ogni generalizzazione in questo senso sarebbe sbagliata, fuorviante e non rispettosa dell'Associazione datoriale, ma è altrettanto evidente che certi segnali di allarme non possono in alcun modo essere sottovalutati. L'unico vero "codice etico" per il mondo del lavoro è il Contratto. Se ne convincano le Imprese."

"Per queste ragioni le segreterie nazionali del settore - Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil - hanno ritenuto, in un clima davvero unitario, di non dover approfondire nemmeno la parte economica del contratto, di non proseguire la trattativa e, soprattutto, di attivarsi già da lunedì prossimo per chiedere al Ministero del Lavoro la convocazione delle parti auspicando che il Governo chieda il massimo di responsabilità alle aziende di un settore così strategico per il sistema Paese."

"Non è pensabile - concludono Cestaro, Vitale e Di Cola - che importanti aziende di Telecomunicazioni possano candidarsi alla gestione di quel grande processo di innovazione che si chiama "agenda digitale" e che, al tempo stesso, le stesse aziende abbiano dentro il loro perimetro di influenza aree di lavoro non regolato dal contratto che esse stesse sottoscrivono. Naturalmente, nelle prossime ore, saranno attivate anche iniziative di coinvolgimento dei lavoratori e di mobilitazione della categoria."

venerdì 7 dicembre 2012

Comunicato sindacale


COMUNICATO SINDACALE

Care colleghe e cari colleghi,
come sapete il mandato della RSU Wind  è ormai scaduto da qualche mese.
Ci stiamo organizzando per procedere quanto prima alle  elezioni,  per dare a tutti voi la possibilità di eleggere le vostre rappresentanze.

Ultimamente in azienda abbiamo affrontato momenti difficili. La sospensione della cessione di ramo, il costo in termini economici che sta gravando su tutti noi, la difficoltà organizzativa nello smaltimento dei carichi degli istituti che l’azienda richiede, talvolta impone, ci ha dato parecchio da fare.

Le segnalazioni che ci fate, le domande che ci ponete, sono aumentate parecchio nell’ultimo periodo, e ciò non può che farci piacere, perché evidentemente tutti voi state prendendo coscienza in maniera sempre più forte di cosa significa essere un lavoratore,  di avere dei doveri ma anche dei diritti, che in un’azienda come WIND le regole sono in costante mutamento ed evoluzione , e che è vostro preciso dovere conoscerle ed applicarle, oltre che farle applicare nei vostri confronti.

Il ruolo del delegato è proprio questo: essere un punto di riferimento  per fornire a chi le chiede, tutte le informazioni necessarie a gestire al meglio la propria vita in azienda.
Il delegato vede nascere gli accordi, partecipa alle trattative, si confronta continuamente le risorse umane  per i dubbi interpretativi, ove essi sorgano, si forma e si informa in maniera continuativa, e  per permettere questo l’azienda mette a disposizione dello stesso anche un monte ore da dedicare all’attività sindacale

Quello che non capiamo però  è perché, soprattutto sulla sede di  Ivrea,  nonostante tutta la rappresentanza abbia dato continua prova di dedizione al ruolo e buonsenso,   il lavoratore che decida di rivolgersi a noi per informazioni , o  richieda il nostro appoggio per risolvere le difficoltà che magari incontra nel suo quotidiano debba essere  guardato con sospetto o addirittura dissuaso dal farlo.
Questo atteggiamento, oltre ad essere sgradevole e immotivato, può portare, in alcuni casi, a spiacevoli fraintendimenti e, non in ultimo, il ruolo della rappresentanza rischia di venire sminuito.

Wind Telecomunicazioni spa è un’azienda che nel settore viene citata come esempio positivo di correttezza e proficuità nelle Relazioni Industriali, e il percorso che abbiamo fatto insieme  per giungere alla firma dell’accordo dell’ottobre scorso ne è la prova.

Non crediamo quindi che sia interesse dell’azienda appoggiare atteggiamenti  o comportamenti di tipo antisindacale .

Invitiamo tutti i colleghi pertanto a continuare a rivolgersi serenamente alla propria RSU di riferimento ogni volta che  dovessero avere dei dubbi di tipo normativo o gestionale


                                                                                                 Le RSU WIND IVREA 

martedì 20 novembre 2012

Call Center: Comunicato Stampa


Roma, 19 novembre 2012

Call center: Necessaria campagna straordinaria 
di controlli sul territorio nazionale. 
Committenti adottino procedure per evitare
imprenditori disonesti

Pochi giorni fa a Palermo sono stati scoperti venti cittadini italiani che lavoravano, per un salario irrisorio, vendendo servizi di grandi società telefoniche. Oggi, grazie ai loro sfoghi affidati ad un social network, scopriamo altri 112 nostri concittadini ad Ariano Irpino, costretti ad essere fantasmi, voci anonime senza diritti, “beni di consumo” loro malgrado, proprio come quei servizi che provavano a vendere telefonicamente.
Centododici persone che, ancora una volta, non hanno trovato nessuna altra alternativa alla disoccupazione se non lo sfruttamento, il lavoro nero, la negazione della loro stessa esistenza.
Occorre, a questo punto, che si attivi la Direzione dei Servizi Ispettivi del Ministero del Lavoro per promuovere una campagna di verifiche straordinarie su tutto il territorio nazionale perché, evidentemente, la risorgenza del fenomeno dei “sottoscalisti” non è più una possibilità ma un dato di fatto al quale occorre dare una risposta articolata e strutturale.
Occorre che il sindacato tutto intensifichi ulteriormente gli sforzi per avvicinare quei lavoratori e strapparli ad un destino di soprusi ma, soprattutto, ciò che occorre di più è che, una volta per tutte, i datori di lavoro del settore delle Telecomunicazioni diano un segnale pubblico, inequivocabile, della loro convinta partecipazione a questa battaglia di civiltà.
Bene ha fatto Assocontact ad esprimere tutto il proprio sdegno dinanzi a simili notizie, ora attendiamo che tutti i committenti facciano lo stesso ed attivino, un volta per tutte, procedure rigide che impediscano che quote importanti di lavoro possano finire, a qualunque titolo, ad imprenditori rapaci senza scrupoli.

LA SEGRETERIA NAZIONALE SLC-CGIL

martedì 13 novembre 2012

14 Novembre - Giornata Europea di Mobilitazione


Torino, 9 novembre 2012

La CES (Confederazione Europea dei Sindacati) ha proclamato per il 14 novembre una giornata europea di mobilitazione contro le politiche di austerità, contro i tagli alla spesa pubblica decisi da quasi tutti gli stati membri dell’Unione Europea.
In Italia la sola CGIL ha proclamato uno sciopero generale di 4 ore per alcune categorie, mentre per le altre la mobilitazione è dell'intera giornata. Per le Telecomunicazioni lo sciopero sarà di 8 ore.
Ormai da anni il ritornello che ascoltiamo è sempre lo stesso: la “crisi” che sta sconvolgendo l'economia mondiale e in special modo quella europea, può essere fronteggiata solo con i tagli alla spesa pubblica, con le contrazioni salariali, con la cancellazione della protezione sociale.
Ma questo modello di Austerità non funziona: la ripresa promessa più e più volte, non è arrivata. Al contrario registriamo tagli ormai insostenibili allo stato sociale, la disoccupazione a livelli impressionanti. In Europa 25 milioni di lavoratori sono senza occupazione, con punte in alcuni paesi del 50% dei giovani. In Italia la disoccupazione è arrivata al 10,8%, al 35,4% quella dei giovani fino ai 24 anni.
Le ricette applicate sono evidentemente scorrette. Il contenimento esasperato della spesa pubblica sta faticosamente stabilizzando finanziariamente il Paese, ma i soli a pagare sono i lavoratori italiani. Solo a Torino nel 2012 si è registrato un + 64 milioni di ore di cassa integrazione e + 25.000 lavoratori in mobilità. In campo sanitario siamo di fronte al collasso a causa dei tagli di oltre 30 miliardi (dal 2011),
mentre il patto di stabilità impedisce agli Enti Locali di effettuare stanziamenti per gli ambiti di competenza.
I lavoratori stanno pagando a caro prezzo crisi e misure di austerità, mentre il mondo della finanza e gli
speculatori continuano a prosperare.
Cambiare rotta significa aprire ad un dialogo sociale che metta al centro crescita sostenibile e occupazione vera. Significa mettere in atto politiche di redistribuzione e tassazione che colpiscano rendite finanziarie, frode fiscale e speculazione. Significa rimettere le persone e i lavoratori al centro della società con politiche di inclusione sociale finanziate anche attraverso la tassa sulle transazioni finanziarie, che da sola andrebbe a limitare le speculazioni. Significa riproporre come centrali la contrattazione collettiva, il dialogo sociale e l'attenzione ai diritti del Lavoro quali unici presidi di democrazia certa all'interno del tessuto sociale.
La CES si mobilita, a livello europeo, per combattere l'austerità e le nefaste conseguenze che questa comporta. La Cgil, aderente alla CES, riprende in Italia tale sciopero. Anche Cisl e Uil aderiscono alla CES ma si sottraggono allo sciopero.

Sappiamo benissimo quanto lo sciopero costi ai lavoratori ma ancora di più sappiamo
che non abbiamo alternative.
Il 14 novembre sciopero intero turno dei
lavoratori delle Tlc:
per il Lavoro e la Solidarietà, contro le
disuguaglianze sociali.

TORINO, MANIFESTAZIONE DA P.zza Vittorio ore
09:30 a P.zza CASTELLO (lato Prefettura).

Segreteria Slc Cgil Torino

sabato 10 novembre 2012

Lottoperildiciotto

Martedì 13 novembre, dalle ore 11 alle 15, 

nei pressi del locale mensa ci sarà una raccolta firme 
per la promozione di due referendum 

per il ripristino dell'Art. 18.

Le RSU CGIL-SLC della sede Wind di Ivrea

Sciopero Generale 14 Novembre 2012



MERCOLEDI' 14 NOVEMBRE 2012

SCIOPERO GENERALE 4 ORE 
(8 ore per le Telecomunicazioni)

A TORINO MANIFESTAZIONE E CORTEO

ore 9.30 da piazza Vittorio Veneto a piazza Castello
(lato Prefettura)

Qua trovate il volantino esplicativo dello sciopero

In occasione dello Sciopero Nazionale CGIL del giorno 14 novembre 2012,  la Cgil del Canavese ha organizzato due pullman per la manifestazione di Torino.
Un pullman con  partenza alle ore 8.00 da Cuorgnè in piazza d’Armi  e uno da Ivrea dal piazzale della stazione.

Il pullman che parte da Cuorgnè si fermerà  a Castellamonte vicino all’ospedale e quello di Ivrea si fermerà a Caluso piazzale del mercato.

Per prenotazioni telefonare in Cgil Ivrea ai numeri 012540317 oppure 0125229214.



martedì 30 ottobre 2012

Grazie


Roma, 30 ottobre 2012
Grazie …..Grazie …..Grazie

Con immenso piacere vogliamo ringraziare le migliaia di donne e uomini, dipendenti di società di TLC, che il 17 settembre prima, e il 19 ottobre poi, hanno aderito agli scioperi di settore indetti per sollecitare il rinnovo del CCNL.
Quando a fine luglio le Segreterie Nazionali, unitamente al Comitato di Settore, proclamarono due giornate di sciopero contro l’atteggiamento di chiusura di ASSTEL, lo fecero con la consapevolezza di aver, in quel momento, chiesto ai dipendenti del settore uno sforzo straordinario. Una decisione difficile e sofferta per un settore che sino allora aveva visto rinnovare i precedenti contratti con vertenze sicuramente impegnative ma mai così complesse.
La massiccia adesione agli scioperi diffusa in tutte le aziende di TLC, le riuscite manifestazioni territoriali e, soprattutto, la grande manifestazione nazionale dello scorso 19 ottobre, hanno dimostrato che le analisi fatte dal sindacato e l’impostazione della vertenza erano giuste e, soprattutto, condivise.
E’ stata data, in questo modo, una risposta forte a quel pezzo delle controparti datoriali che riteneva le richieste sindacali sulle clausole sociali, un vezzo aristocratico del sindacato e non una legittima aspettativa di migliaia di donne e uomini che vogliono avere garanzie sul loro futuro occupazionale.
Oggi, dopo la grande giornata di Roma, siamo tutti più forti.
Più forti perché consapevoli della coesione e della solidarietà presenti tra i lavoratori del settore;
Più forti perché la vertenza contrattuale ha consolidato il rapporto fra i lavoratori delle Telecomunicazioni e il sindacato. Sindacato che è, prima di tutto dei lavoratori.
Tutto questo non sarebbe potuto compiersi senza il lavoro incessante, la passione militante e disinteressata dei tanti delegati aziendali e senza la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori delle aziende di
Telecomunicazioni, che hanno chiaramente espresso alla controparte la loro volontà di avere un rinnovo del contratto con una soluzione alla problematica delle clausole sociali.

Ora a tutti noi spetta il compito di lavorare perché questa Forza non si disperda ma, anzi si potenzi, determinando i presupposti per migliorare le condizioni delle lavoratrici e dei lavoratori del settore.
Ad ASSTEL arrivi il segnale che è giunto il momento di smettere con l’atteggiamento di chiusura sin qui avuto e aprire una vera trattativa per chiudere un contratto equo e che, grazie alle clausole sociali, aiuti a governare i mesi difficili che abbiamo davanti a noi mettendo al primo posto il lavoro e i lavoratori.
Insieme nessun traguardo sarà impossibile e insieme non consentirà a nessuno di ipotizzare che le riorganizzazioni si possano fare a scapito del lavoro e dei lavoratori che restano il vero valore aggiunto di ogni impresa che intenda vincere la sfida del mercato.

GRAZIE ancora a TUTTI quanti hanno consentito la realizzazione di un risultato così straordinario …. ora lavoriamo ancora insieme, per una chiusura, che dovrà essere rapida e soddisfacente, del rinnovo del CCNL.

La Segreteria Nazionale SLC-CGIL

venerdì 26 ottobre 2012

Lettera CGIL CISL e UIL ai ministri Fornero e Passera



Oggetto: Crisi settore Call Center e uso distorto 
degli incentivi all’occupazione.

 In data 23 ottobre u.s. è stata recapitata alle scriventi Segreterie Nazionali  l’ennesima procedura di mobilità nei confronti di personale occupato presso Call Center.
 Si tratta, in questo caso, della società Teleperformance, con sedi a Roma e Taranto,  che annuncia il licenziamento di 785 dipendenti di cui 164 a Roma e 621 a Taranto.
 E’ evidente l’impatto che produrranno tali numeri  soprattutto su Taranto, già  investita dalla crisi dell’Ilva, che rischia di dare il colpo finale all’economia della città.
 Questa crisi si va ad aggiungere a quelle di Almaviva, 4you, Energit e molte altre in  corso sui territori che hanno già provocato il licenziamento di migliaia di giovani. Nei prossimi  mesi, stante lo stato delle cose, tali crisi si moltiplicheranno coinvolgendo decine di migliaia di  lavoratori.
 Questi licenziamenti coinvolgono lavoratori giovani, con percentuali di lavoro  femminile oltre il 70%, che non sono stati “choosy” ma dopo essersi laureati hanno accettato  di operare nei call center perché tra le poche attività che hanno creato occupazione,  soprattutto al sud, negli ultimi anni.

 Le crisi in corso non sono frutto del venir meno del lavoro, condizione che non  semplifica la vita di chi lo perde ma almeno la rende comprensibile, ma delle Leggi vigenti che  “drogano” il mercato attraverso incentivi che determinano la precarizzazione dei rapporti di lavoro. 
Infatti, attraverso il ricorso agli sgravi previsti dalla Legge 407/90, ai FSE e a contributi  regionali, sono creati sempre “nuovi” posti di lavoro a basso costo, oltre il 30% in meno, che  mettono fuori mercato call center dove gli incentivi sono terminati.   L’effetto che si determina è che i clienti dei call center, i c.d. committenti,  cambiando appalto ogni tre anni riescono a usufruire degli sgravi in maniera permanente  ottenendo tariffe che sono inferiori al costo del lavoro determinato dal contratto, mentre i call  center che escono dai benefici degli sgravi perdono le commesse e licenziano il personale. 
 Così lo Stato diventa il principale responsabile della perdita di lavoro di questi  giovani con il paradosso che, attraverso le tasse dei cittadini, si continua a pagare incentivi e  casse integrazioni/indennità di mobilità senza creare neanche un nuovo posto di lavoro ma  semplicemente spostando lo stesso su diversi territori. 
 Potrete capire la frustrazione che vivono questi giovani, che si sono rimboccati le maniche ed hanno accettato un’occupazione, anche se lontana dalle loro ambizioni, su cui costruire il loro futuro, sposandosi e facendo figli, sulla base di un lavoro a tempo indeterminato e che oggi si trovano disoccupati non perché il loro lavoro viene meno ma perché è spostato a un altro lavoratore che costa meno grazie agli incentivi dello Stato. 
 Proprio su questo tema si è interrotta anche la trattativa per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro.  
Le OO.SS hanno chiesto di inserire una norma, c.d. clausola sociale, che vincola, in caso di cambio di appalto, a utilizzare il personale già impiegato su quelle attività. Norma  ampiamente utilizzata nei Paesi Europei chiamata TUPE. La reazione dei committenti/clienti è  stata ovviamente di totale chiusura perché verrebbe meno il ricorso agli incentivi che garantiscono un costo del lavoro inferiore a quello previsto dal contratto. 
 Due scioperi effettuati con adesioni altissime e con la partecipazione di tutti i lavoratori della filiera, in un rapporto di solidarietà con l’anello più debole della catena rappresentato dalle attività gestite in outsourcing, per inserire norme a tutela del lavoro di questi ragazzi. 
 Al fine di individuare soluzioni in grado di impedire il degrado del settore e la 
moltiplicazione dei licenziamenti indirizzando i soldi pubblici verso le aziende che fanno della 
stabilità occupazionale un punto di forza ricercando qualità e produttività, le scriventi 
Segreterie Nazionali sono a chiederVi la convocazione di un urgente incontro. 
 In attesa di riscontro, distinti saluti. 

I SEGRETARI GENERALI 

 SLC-CGIL             FISTel-CISL          UILCOM-UIL 
 Massimo Cestaro      Vito Vitale            Bruno Di Cola

lunedì 22 ottobre 2012

Rinnovo CCNL: Comunicato stampa di Massimo Cestaro


DICHIARAZIONE STAMPA DI MASSIMO CESTARO
SEGRETARIO GENERALE SLC CGIL
su rinnovo CCNL Settore TLC

La grande manifestazione di oggi delle lavoratrici e dei lavoratori delle Tlc e l’alta adesione allo sciopero che si è registrata nelle aziende, consegnano alle organizzazioni sindacali una grande responsabilità. Occorre che quanto prima si riapra il confronto con il mondo imprenditoriale per chiudere rapidamente e positivamente una trattativa durata decisamente troppo: dieci mesi di discussione fanno torto a un sistema di relazioni sindacali che, nel settore delle Tlc, è ampiamente consolidato. Non è ammissibile che un settore sempre più strategico e centrale nel sistema paese si regga su forme di deregolamentazione dei rapporti di lavoro e che consegni al paese forme di precarietà ed espulsioni dal lavoro. Il tema delle clausole sociali è per noi un
nodo fondamentale e la nostra richiesta è improntata, sostanzialmente, su criteri elementari di tutela dell’occupazione lì dove il lavoro lo consenta. È una norma di civiltà e perciò appaiono totalmente incomprensibili le resistenze opposte dalla controparte. nessuno ha in mente di porre limiti alle prerogative ed alle titolarità delle aziende, ma nessuno può chiedere al sindacato di non tutelare, con ogni forma
possibile, l’occupazione, i diritti e le condizioni contrattuali dei lavoratori.

Roma, 19 ottobre 2012

giovedì 18 ottobre 2012

Comunicato Stampa SLC-CGIL ripresa Tavolo per il rinnovo CCNL


Roma, 17 Ottobre 2012


COMUNICATO STAMPA
COMMISSIONE GARANZIA SCIOPERO CHIEDE AD ASSTEL DI
RIPRENDERE CONFRONTO ED INSERIRE CLAUSOLE SOCIALI


La Commissione di Garanzia per l’attuazione della legge sullo sciopero nella seduta del 15 ottobre, a seguito dell’audizione delle parti, ha invitato Asstel a riprendere quanto prima il confronto per il rinnovo del contratto valutando l’opportunità di inserire una clausola sociale a difesa dell’occupazione.
Si tratta di una presa di posizione molto importante perché conferma la linea del sindacato che la libertà di impresa vada esercitata nell’ambito di altri diritti e, soprattutto, del diritto alla salvaguardia dell’occupazione. Il tema posto dal sindacato viene quindi confermato: è necessario che il contratto disciplini procedure che nell’ambito dei cambi di appalto evitino di creare disoccupazione per assumere nuovi lavoratori con gli incentivi dello stato. E’ arrivato il momento di fissare alcune norme di civiltà che regolino il rapporto di
lavoro e la responsabilità sociale dell’impresa al fine di evitare che, con il solo scopo di tagliare salario e diritti dei lavoratori, si proceda a continui cambi di appalto che lasciano a casa giovani lavoratori dei call center non perché il lavoro sia sparito ma solo perché l’azienda decide di farlo con chi offre costi minori. D’altra parte una norma del genere è di normale utilizzo in paesi quali gli Stati Uniti d’America e gran
parte degli stati europei. Sino a quando l‘unico modello a cui le aziende si attengono è tagliare il costo del
lavoro attraverso la compressione del costo degli appalti, qualità, produttività eccellenza resteranno parole da usarsi solamente nei convegni. Spiace constatare che nonostante l’invito della commissione, Asstel non abbia ancora ritenuto di riconvocare il tavolo e trovare una soluzione al tema posto dal sindacato.
Lo sciopero di venerdì 19 ottobre e la manifestazione nazionale a Roma devono dare un segnale chiaro ed univoco alle imprese: tutti i lavoratori del settore sono uniti per conquistare una norma che garantisca un futuro occupazionale, una remunerazione dignitosa ed una concreta speranza di futuro per migliaia di giovani.

     La Segreteria Nazionale SLC-CGIL

mercoledì 17 ottobre 2012

Sciopero del 19 ottobre 2012 - Comunicato Sindacale



COMUNICATO SINDACALE

Si susseguono in queste ore le segnalazioni di riunioni estemporanee organizzate in diverse aziende di  Telecomunicazioni sullo sciopero del 19 ottobre e sullo stato della trattativa per il rinnovo del CCNL.
Dopo le fantasiose ricostruzioni alle quali hanno dovuto assistere, loro malgrado, i lavoratori di alcune sedi di Comdata (la migliore che ci è stata segnalata recita più o meno così: “il CCNL scaduto da sei mesi è tacitamente rinnovato, quindi non si capisce il motivo di tanta agitazione”) , ieri si sono aggiunti anche alcuni volenterosi responsabili di H3G che, in un impeto di proattività, hanno riunito i lavoratori dei call center per dare l’interpretazione autentica delle materie oggetto della trattativa e confutare quindi la versione sindacale dei motivi della rottura.
Francamente dispiace che tanta solerzia venga usata da queste aziende al solo scopo di dissuadere i lavoratori dal partecipare alla mobilitazione del 19 ottobre. Infatti riteniamo che se la metà del tempo e dello sforzo fosse stato profuso per aiutare ASSTEL a comprendere meglio le ragioni che sono alla base delle richieste sindacali, soprattutto riguardo alle clausole sociali, forse oggi avremmo già il nuovo CCNL delle Telecomunicazioni.
Evidentemente l’orientamento diffuso fra le maggiori aziende del settore è altro!
Invitiamo caldamente tutti i responsabili aziendali a soprassedere da questi incontri che, fra l’altro, assomigliano troppo ad atteggiamenti intimidatori.
Alle lavoratrici ed ai lavoratori di tutte le aziende di Telecomunicazioni diciamo, invece, che questi episodi, sebbene sgradevoli, rappresentano un chiaro segnale di nervosismo che ci indica come, contrariamente a quanto si sostiene in questi incontri, mai come in questa occasione, la vertenza per il rinnovo del Contratto Nazionale venga percepita, in tutte le realtà aziendali, come giusta, condivisibile e strategica per il futuro dell’intero comparto.
Ci preme infine evidenziare che le Segreterie Nazionali nel corso dell’audizione presso la Commissione di Garanzia dell’attuazione della legge sullo Sciopero (giorno 11 c.m.) hanno accolto con grande soddisfazione le parole espresse dal Presidente della stessa che ha rilevato come una posizione così intransigente sulle “clausole sociali” da parte datoriale mal si adatti , considerata la natura delle richieste sindacali , con l’attuale momento economico e sociale che vive il nostro Paese.
Riteniamo che la posizione espressa al tavolo dalla Commissione è un punto importante a nostro favore, anche perché testimonia ancora una volta, qualora ce ne fosse ancora bisogno, la giustezza delle nostre richieste.
Roma, 17 ottobre 2012

Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL

giovedì 11 ottobre 2012

Accordo WIND OO.SS. 2012 - Dichiarazione Stampa di Michele Azzola


Dichiarazione Stampa di Michele Azzola

RETE WIND RAPPRESENTA UNA SCOMMESSA SUL PAESE.
AZIENDA APRE A CLAUSOLE SOCIALI NEGATE NEL CCNL



L’accordo raggiunto nella tarda serata di ieri, dopo oltre 40 ore di trattativa, che scongiura la cessione della rete e salvaguarda l’occupazione dell’azienda, rappresenta una vera scommessa sul Paese.
La differenza tra manager e imprenditori che, da un lato, sviliscono continuamente il nostro Paese dimenticandosi di quanto hanno avuto e il gruppo dirigente di Wind, dall’altro, che ha accettato la scommessa proposta dal sindacato su un modello industriale diverso, evidenzia che esiste la possibilità di salvaguardare gli interessi dell’impresa partendo proprio dalla tutela e dal coinvolgimento della principale risorsa a disposizione, i propri dipendenti.
L’accordo, che sviluppa un modello organizzativo più efficiente e produttivo oltre a legare il salario aziendale di secondo livello ai risultati dell’impresa, salvaguarda l’intero perimetro occupazionale scongiurando la cessione di 1700 dipendenti il cui futuro sarebbe diventato molto incerto.
Va evidenziato il coraggio del gruppo dirigente che ha evitato di seguire il pensiero comune, attraverso l’esternalizzazione di un pezzo fondamentale delle proprie attività, scommettendo invece sulla possibilità di competere sul mercato proprio grazie al coinvolgimento del proprio personale.
Nei prossimi mesi due saranno i modelli industriali presenti sul mercato italiano per le aziende di Telecomunicazioni: un primo tutto incentrato unicamente sulla riduzione dei costi e uno, quello scaturito dall’accordo di Wind, che punta sulla qualità del servizio da offrire al cliente e sulla ripresa del Paese.
Nel testo dell’accordo, infine, è presente anche una soluzione che fa assumere la responsabilità sociale dell’impresa nei confronti dei lavoratori occupati negli appalti: questo è il nodo per cui non si è riusciti a rinnovare il contratto nazionale di lavoro delle telecomunicazioni. Siamo convinti quindi che la scelta di Wind sarà premiata dal mercato attraverso una maggior penetrazione a danno di chi pensa di poter risolvere i problemi attraverso il contenimento dei costi e la negazione dei diritti dei lavoratori facendo, in questo modo, crollare la qualità dei servizi offerti.
L’accordo è talmente importante da essere stato accolto, dopo la firma, dagli applausi della delegazione sindacale presente e delle RSU giunte da tutta Italia.

Roma, 11 ottobre 2012

Sciopero Nazionale TLC 19 Ottobre 2012


TUTTI PER IL CONTRATTO
UN CONTRATTO PER TUTTI

19 OTTOBRE 2012
SCIOPERO NAZIONALE TLC
MANIFESTAZIONE A ROMA
Corteo da P.za Repubblica a P.za SS Apostoli


CONTRO IL TENTATIVO DI APPROFITTARE DELLA CRISI PER INTRODURRE:

· ESTERNALIZZAZIONI SELVAGGE
· CAMBI DI APPALTO SENZA REGOLE
· LICENZIAMENTI PIU’ FACILI
· IL MANCATO PAGAMENTO DEI PRIMI TRE GIORNI DI
MALATTIA
· L’UTILIZZO DI TUTTI GLI STRUMENTI DI CONTROLLO
PER LA VERIFICA DELLA PRODUTTIVITA’
· L’UTILIZZO DELLA FLESSIBILITA TEMPESTIVA COME
DISPONIBILITA’ NON RETRIBUITA

PER:
· LA CONQUISTA DI CLAUSOLE SOCIALI
· LA DIFESA DEL LAVORO E DEI DIRITTI
· IL MANTENIMENTO DEL POTERE D’ACQUISTO DEI
SALARI


VENERDI 19 OTTOBRE 2012
SCIOPERO NAZIONALE INTERO TURNO DEI
LAVORATORI DELLE TELECOMUNICAZIONI
MANIFESTAZIONE NAZIONALE A ROMA
ORE 10.00: CORTEO DA P.ZZA DELLA
REPUBBLICA A P.ZZA SS. APOSTOLI

SLC-CGIL FISTEL-CISL UILCOM-UIL

Assemblea Sindacale martedì 16 ottobre 2012

Comunicato Sindacale

WIND
Martedi 16 ottobre 2012
ASSEMBLEA RETRIBUITA DI UN’ORA E MEZZA

Ordine del giorno:
·     Esposizione dell’accordo firmato il 10/10/2012
·     Sciopero generale TLC del 19/10/2012

Le assemblee avranno luogo:

 

dalle 09.30 alle 11.00 presso Sala Conferenze PU1 Piano zero

dalle 11.30 alle 13.00 presso Sala Riunioni piano 1 ICO ex trasporti (limitatamente ai dipendenti Wind ICO)

dalle 14.00 alle 15.30 presso Sala Conferenze PU1 Piano zero

dalle 17,00 alle 18,30  presso Sala 1 PU2 piano terra

 

Ivrea 11 ottobre 2012
RSU Wind della sede di Ivrea

Accordo Firmato

L'accordo WIND-OO.SS. riguardante il contenimento dei costi è stato firmato.
A breve verranno predisposte le assemblee utili alla corretta esposizione dell'accordo stesso.

Invitiamo tutti a non raccogliere né a divulgare informazioni poco attendibili.

Le RSU SLC WIND Ivrea

mercoledì 10 ottobre 2012

Accordo RETE: al momento nessuna firma

COMUNICATO SINDACALE

Sui siti www.rassegna.it, il Sole 24 Ore e La Stampa è comparsa la notizia che l'accordo WIND-OO.SS. sul ritiro della cessione rete e un piano di contenimento dei costi sarebbe stato già firmato.

Vogliamo pensare che questa improvvida agenzia sia stata battuta e distribuita a causa della stanchezza  accumulata in questa lunga trattativa che tuttora è in essere.

RIBADIAMO CHE AL MOMENTO NULLA E' STATO FIRMATO!

martedì 9 ottobre 2012

Verbale Assemblea 8 Ottobre 2012


VERBALE DI ASSEMBLEA


In data 8 ottobre si sono svolte le assemblee  Wind sulla sede di Ivrea.
Ai lavoratori è stata illustrata la proposta  di contenimento costi frutto della mediazione fra Azienda e O.O. S. S: , avvenuta  nella notte fra il 3 e il 4 Ottobre.

Le RSU hanno  contestualmente richiesto, il mandato a procedere alla stipula dell’accordo.

I Lavoratori si sono espressi, mediante votazione  segreta nel seguente modo.

Votanti:427
Favorevoli:344
Contrari:79
Schede Bianche:4

Nel confermare alle RSU il mandato a concludere la trattativa i lavoratori chiedono di poter specificare nel testo definitivo i seguenti emendamenti

·         Garanzia di mantenimento delle sedi lavorative per la durata dell’accordo
·         Verifica dell’applicazione della parte  dell’accordo  sulla reperibilità, in ambiti diversi da  Field Operations , come ad esempio ATC e CD&A
·         stabilire la struttura del nuovo PDR, diventa irrinunciabile per i lavoratori;


                                                                              
Di seguito i dati delle votazioni WIND Italia:
Favorevoli  Contrari Astenuti
Torino  67 6  
Catania 23 6  
Palermo 104 36 22
Cagliari 26 4  
Bergamo 21 4  
ROMA 394 294 84
Milano Lorenteggio 204 46  
Milano Rho 176 88 2
Ancona 9 14  
Genova 35 0  
Pisa 22 2  
Firenze/Terni 45 7  
Bari 33 14  
Bologna 22 26  
Parma 14 2  
Verona 16 7 2
Marghera 109 31 2
Catanzaro 10 18 2
Ivrea 344 79 27
Napoli 1013 54 11
Totale 2687 738 152


domenica 7 ottobre 2012

ASSEMBLEA RETRIBUITA 8 OTTOBRE 2012


Comunicato Sindacale

WIND
Lunedi 08 ottobre 2012
ASSEMBLEA RETRIBUITA DI UN’ORA E MEZZA


Ordine del giorno:
Trattativa sulla proposta aziendale per il
contenimento dei costi

 

Le assemblee avranno luogo:

 

dalle 09.30 alle 11.00 presso Sala Conferenze PU1 Piano zero

 

dalle 11.30 alle 13.00 presso Sala Riunioni piano 1 ICO ex trasporti (limitatamente ai dipendenti Wind ICO)

 

dalle 14.00 alle 15.30 presso Sala Conferenze PU1 Piano zero

 

dalle 17,00 alle 18,30  presso Sala 1 PU2 piano terra

 

 

Ivrea 04 ottobre 2012
RSU Wind della sede di Ivrea

giovedì 27 settembre 2012

Verbale Assemblea 27 Settembre 2012


                                                                                                                                  Ivrea, 27/09/2012

VERBALE DI ASSEMBLEA

In data odierna si sono svolte sulla sede di Ivrea le assemblee, aventi come oggetto la presentazione della proposta aziendale: contenimento dei costi in alternativa alla cessione del Network.
Le RSU hanno illustrato ai lavoratori la proposta aziendale e hanno contestualmente richiesto il mandato alla trattativa.  Pur essendo consci che il periodo economico che stiamo vivendo richieda sacrifici in ogni ambito, ritengono che la proposta in oggetto debba essere rivista in quanto troppo onerosa ed iniqua.
Le RSU si sono fatte pertanto carico di raccogliere le proposte alternative, impegnandosi a condividerle in seno al Coordinamento Nazionale in modo da costruire una controproposta:
-          definizione di un periodo di validità dell’accordo superiore ai 5 anni proposti, in cui il perimetro occupazionale aziendale debba essere mantenuto in toto
-          garanzia del mantenimento di tutte le sedi sui territori
-          impegno formale da parte del Consiglio di Amministrazione ad evitare che gli utili di Wind siano utilizzati per sanare le pesanti situazioni debitorie di altre aziende in seno al gruppo
-          consegna puntuale del piano industriale in cui siano dettagliati gli obiettivi raggiunti e da raggiungere
-          verifica periodica e trasparente delle plusvalenze  del Fondo Di Solidarietà
-          coinvolgimento dei Dirigenti negli oneri della  spending review
-          riduzione delle spese accessorie ritenute superflue (convention, gare di produttività, benefit aziendali, etc.)
-          la pesante riduzione del regime retributivo in materia di  reperibilità e lavoro programmato non è sostenibile
-          mantenimento del Premio di Produzione ma senza riparametrazione

L’assemblea conferisce a larga maggioranza alle RSU della sede di Ivrea il mandato a trattare con il vincolo che il risultato delle trattative sia oggetto di consultazione fra i lavoratori e relativa votazione a scrutinio segreto.
                                                                                                 Le RSU della sede di Ivrea

Comunicato Sindacale Rottura al Rinnovo del Contratto TLC


Tlc: Sindacati, rottura al rinnovo del contratto tlc. Aziende guardano solo al profitto

“Grave ed irresponsabile è l’atteggiamento di Asstel che, dichiarandosi indisponibile ad affrontare il tema delle clausole sociali a tutela dei lavoratori nei processi di appalto e esternalizzazione delle attività, apre una fase di duro scontro all’interno del settore.” Così dichiarano le segreterie nazionali Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil al termine di una trattativa protrattasi per tre giorni  e che ha visto le controparti datoriali incapaci di trovare una soluzione in grado di dare una risposta al tema posto dal sindacato.

“Appellarsi alla libertà di impresa e di mercato per nascondere processi di appalto tesi a ridurre diritti e salario dei lavoratori è anacronistico e denota una scarsa volontà di contribuire a risolvere i problemi del Paese – continua la nota. In aggiunta a ciò, con una drammatica coerenza provocatoria, alla delegazione è stato richiesto di introdurre norme per facilitare i licenziamenti, non retribuire i primi tre giorni di malattia, utilizzare i Rol e le ferie per la gestione dei flussi delle attività nonché introdurre surrettizie forme di lavoro a chiamata per il personale che, secondo le aziende, dovrebbero dedicare la totalità della loro giornata ad attendere di rispondere a necessità aziendali.”

“Queste richieste, dopo che lo sciopero indetto il 17 settembre scorso ha ottenuto una partecipazione massiccia dei lavoratori, sono state lette come un’autentica provocazione del tutto inaccettabile e irresponsabile.”

“Viene pertanto confermato lo sciopero generale del settore per il prossimo 19 ottobre con una manifestazione nazionale da tenersi a Roma. Saranno aperti i conflitti su tutti i progetti di riorganizzazione avviati che andranno contrastati per difendere ogni singolo posto di lavoro.”

“La responsabilità assunta dai vertici di Asstel con tale decisione appare incomprensibile perché aprirà una fase di contrasto in un momento in cui il Paese avrebbe bisogno di soluzioni condivise per traghettarlo fuori dalla crisi generale – concludono i sindacati. E’ evidente che l’interesse al profitto è l’unica condizione a cui le imprese guardano trascurando gli interessi generali.” 



mercoledì 26 settembre 2012

COMUNICATO WIND INCONTRO AL MISE del 24 Settembre 2012


Roma, 26 settembre 2012

COMUNICATO WIND INCONTRO AL MISE

Il giorno 24 settembre si e’svolto presso il Ministero dello Sviluppo Economico l’incontro sullo stato della vertenza rete fra la dirigenza di Wind e le Segreterie Nazionali, Territoriali e le RSU di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL.
Dopo diversi mesi di approfondimento l’azienda ha finalmente sciolto il nodo della percorribilità di strade alternative allo Spin Off, dichiarandosi disponibile ad accantonare definitivamente il progetto a fronte di un accordo, da raggiungere entro la prima decade di ottobre, che preveda interventi sull’organizzazione del lavoro in ambito network ed una serie di revisioni di istituti finalizzata al contenimento dei costi.
Gli interventi delineati dall’azienda (alleghiamo elenco delle richieste) prevedono un quadro articolato di azioni: una profonda riorganizzazione del Network finalizzata ad un recupero di produttività ed alla migliore allocazione delle risorse; un forte ridimensionamento di molti istituti (reperibilità, lavoro programmato notturno e premio di risultato che l’azienda chiede di sospendere completamente); razionalizzazione delle ferie e dei ROL, armonizzando tutti i trattamenti oggi presenti in azienda a quanto previsto dal CCNL ed arrivando ad una fruizione totale entro l’anno di maturazione di tutte e due gli istituti.
Come Segreterie Nazionali riteniamo di dover, per prima cosa, sottolineare il valore positivo della decisione di Wind di accettare un confronto che tolga definitivamente dal tavolo il progetto di esternalizzazione. E’ innegabile il forte valore politico, per tutti i dipendenti di Wind (come abbiamo sempre sostenuto la cessione della rete metterebbe a rischio la tenuta futura dell’azienda) ma anche per quelli di tutto il settore, di un accordo che riuscisse a scongiurare una esternalizzazione garantendo la tenuta del perimetro aziendale. E’ altrettanto innegabile l’onerosità delle richieste avanzate dall’azienda.
Come abbiamo detto sin dall’inizio di questa vicenda il mantenimento dell’intero perimetro di Wind è un valore per il quale siamo disponibili ad un confronto laico ed ampio, sottolineando però come i sacrifici devono, comunque, essere sempre improntati ad un criterio di equità, progressività ed efficacia e, soprattutto, non possono prevedere la cancellazione definitiva di nessun istituto ottenuto negli anni con la mobilitazione e la partecipazione dei lavoratori. La trattativa che inizierà, se le lavoratrici ed i lavoratori di Wind daranno il mandato, dovrà necessariamente essere aperta: un accordo che eviti la cessione della rete è sicuramente un valore per i lavoratori ma lo è, crediamo allo stesso modo, anche per l’azienda.
Il mantenimento di tutte le attività all’interno del perimetro aziendale è un valore inestimabile perché disegna un modello industriale capace di raccogliere le sfide del mercato valorizzando la partecipazione e l’apporto di tutti i lavoratori ed è per questo che sino alla fine lavoreremo, di concerto con i lavoratori, per un accordo sostenibile.

Nelle prossime ore verranno indette le assemblee di mandato in tutte le sedi di lavoro.

Le Segreterie Nazionali
SLC CGIL – FISTEL CISL – UILCOM UIL

martedì 25 settembre 2012

Assemblea Retribuita 27 Settembre


Comunicato Sindacale

 WIND  
Giovedì 27 Settembre 2012
ASSEMBLEA RETRIBUITA DI UN’ORA

 Le assemblee si svolgeranno
Nella Sala Conferenze a PU1 piano zero
e nella Sala 1 PU2  piano terra

Ordine del giorno:
Proposta Aziendale
di Contenimento Costi
  

Le assemblee avranno luogo nei seguenti orari:

 

dalle 10,00 alle 11,00

presso sala Conferenze PU1 Piano zero

dalle 14,00 alle 15,00

e dalle 17,00 alle 18,00

presso la Sala 1 PU2 piano terra

  

 


Ivrea 25 settembre 2012


RSU Wind della sede di Ivrea

Incontro MiSE del 24 sett 2012 - Richieste dell'Azienda WIND


Di seguito riportiamo le richieste presentate ieri dall'azienda presso il Ministero per lo Sviluppo Economico; occorre sottolineare che tali proposte saranno oggetto di discussione e trattative:

CONTENUTI IPOTESI ALTERNATIVA 

ORGANIZZAZIONE NETWORK


Organizzazione network operations

O&M
-              Superamento della distinzione “per tecnologia”  tra Roma e Milano (senza spostamento di risorse)
-              Ridefinizione dei ruoli e  aggregazione delle attività secondo le macro aree; Attività di Sorveglianza, Attività di Network Creation; Attività specialistiche di supporto tecnico; Attività di supporto
-              Allargamento dell'orario di servizio per i supporti tecnici
-              Revisione dei processi operativi.

REGIONI: Field Operation
-              Tecnico Multiskill soprattutto per la componente di rete di accesso
-              Distribuzione Ottimale dei tecnici e impianti con area di competenza principale assegnata
-              Inizio attività presso gli impianti
-              Allargamento dell’orario di servizio
-              Nuove funzionalità di WFM

REGIONI: Altre attività
-              Centralizzazione delle attività di indirizzo e pianificazione

REVISIONE ISTITUTI CONTRATTUALI

Ferie
Omogeneizzazione spettanze (eliminazione trattamenti migliorativi rispetto al CCNL);
Priorità nel godimento rispetto ai ROL (modalità da definire).

ROL
Omogeneizzazione  spettanze (eliminazione trattamenti migliorativi rispetto al CCNL)
Eliminazione clausola accordi 21.12.2001 per richiesta pagamento residui dei due anni precedenti
Definizione di una modalità che assicuri la fruizione completa delle spettanze entro l’anno successivo a quello di maturazione (eventuali residui verranno persi e quindi non saranno pagati)

Fase di prima applicazione
Godimento residui 2010 entro giugno 2013: eventuali residui verranno persi e quindi non saranno pagati
Godimento residui 2011 entro dicembre 2013: eventuali residui verranno persi e quindi non saranno pagati
Godimento residui 2012 entro dicembre 2014: eventuali residui verranno persi e quindi non saranno pagati

Permessi retribuiti
Concessione dei permessi retribuiti, definiti dalla contrattazione aziendale, solo a valle del completo godimento di ferie e ROL

FSW
Riduzione contributi azienda e lavoratore per 5 anni a fronte dell’utilizzo dell’avanzo di bilancio attualmente nella disponibilità del Fondo SENZA RIDUZIONE DELLE ATTUALI PRESTAZIONI.

4 Novembre + festività domenicale                      (EFFETTO DAL 2012)
Smonetizzazione, per il periodo 2012-2017, del 4 novembre e delle festività coincidenti con la domenica (nonché delle festività coincidenti con il giorno di riposo per i turnisti) e fruizione obbligatoria del permesso sostitutivo. In caso di mancato godimento non si darà luogo a pagamento

Reperibilità

INDENNITA’: Riduzione nelle misure sotto indicate

5° livello
Lunedì – Venerdì:           11 €                       Sabato:                                22 €                                       Domenica:          27 €

Superiore al 5° livello
Lunedì – Venerdì:           12 €                       Sabato:                                27 €                                       Domenica:          34 €

INTERVENTO:
Nessuna variazione per 5° livello
Interventi da remoto per 6^/7^/Q: non retribuiti;
Ridefinizione durata interventi per 6^/7^/Q: 2 fasce:  < 4 ore e > 4 ore
Compenso per intervento  < 4 ore: nuovo valore: € 30 (nessuna variazione per interventi  > 4 ore)
Interventi multipli: somma dei tempi e pagamento con il limite massimo dell’intervento > 4 ore
Riposo per interventi multipli (anche da remoto): massimo 8 ore, solo per gli interventi effettuati negli orari definiti dagli accordi vigenti  

RIPOSI COMPENSATIVI
Riposi compensativi pari alla durata dell’intervento (comunque non superiore a 8 ore)

Lavoro Programmato Notturno
Eliminazione istituto

Premio di Risultato                       (EFFETTO DAL 2012)
Nessuna nuova negoziazione per il periodo considerato

Aumento contrattuale
Assorbimento parziale

WIND RETAIL
La revisione di alcuni istituti contrattuali (Ferie e ROL) riguarderà WIND Retail, mentre i contributi FSW rimarranno al livello attuale, sia per l’azienda sia per i lavoratori.
Le modalità potranno essere diverse da quelle illustrate per WIND.