potete trovare qui
la nota informativa relativa all'incontro della Commissione rete tenuto il 31 luglio 2015.
le RSu SLC Wind Ivrea
lunedì 24 agosto 2015
venerdì 7 agosto 2015
COMUNICATO SINDACALE: PROGETTO ADRIANO
COMUNICATO SINDACALE
PROGETTO ADRIANO
E’ dei giorni scorsi la
notizia che l’azienda ha deciso di inviare alla supervisione un ulteriore
numero di persone circa (15 fte)
attingendo , ancora una volta dal bacino del customer care.
Le prime 10 persone sono state convocate in tutta fretta,
qualcuna contattata telefonicamente
durante le ferie , e inviate alla visita medica di idoneità a stretto
giro, in quanto si era ipotizzato che
l’inizio della loro nuova attività fosse
il 10 di agosto.
Nei giorni scorsi
scopriamo , del tutto casualmente, che
tale inizio è rinviato a data da destinarsi, presumibilmente i primi
giorni di settembre, contestualmente alle altre 5 ( ma saranno proprio 5?)
persone che non sono state ancora
convocate.
Non possiamo fare a
meno di notare come questa operazione si stia compiendo in maniera convulsa ,
talvolta in contrasto con le
rassicurazioni che ci sono state date in
passato.
La RSU della sede di
Ivrea si è sempre impegnata seriamente
per collaborare alla buona riuscita del progetto, facendosi carico anche di passaggi che
normalmente non sarebbero stati di sua competenza.
Ci rendiamo
perfettamente conto che il far confluire le attività di supervisione sul nostro
territorio crei valore aggiunto allo stesso, e abbiamo sempre collaborato con
l’azienda per fare in modo che il
progetto funzionasse; ad oggi dobbiamo
però rimarcare come il processo comunicativo verso di noi non sia sempre stato
fluido.
Già qualche mese fa
avevamo segnalato che i numeri delle
risorse impegnate nel progetto erano
risicati, in più si sono aggiunte
inidoneità all’ H24 e alcune persone si sono dimesse.
Nonostante questo è
stato deciso di proseguire nell’operazione e a giugno, quando il gruppo
di supervisione mobile è stato operativo, ci si è resi conto che , in
concomitanza col piano ferie estivo,
alcuni turni rischiavano di essere totalmente scoperti.
Non sta certamente a noi organizzare i gruppi di
lavoro , ma vorremmo soffermarci sul
fatto che il clima generale , nonostante l’impegno dei lavoratori e delle linee
si sta rivelando pesante per tutte le persone che non si trovano soltanto ad
affrontare un nuovo lavoro, sicuramente complicato, con orari faticosi e stressanti, ma stanno navigando a vista e senza
conoscere la rotta.
Invitiamo inoltre
l’azienda a ritornare alla vecchia
politica del rispetto dei lavoratori che
l’ha sempre contraddistinta, comunicando con loro in maniera completa efficace e seria, e riservando per se le
informazioni che non siano state ancora verificate.
Come Rsu territoriali ci
siamo già da qualche tempo attivate ed abbiamo ottenuto un incontro della
commissione insourcing, dove avevamo
pianificato di portare avanti questi ed altri temi in maniera più approfondita.
L’urgenza di spostare nuove risorse sul progetto di supervisione nel pieno del periodo estivo ha reso necessario un incontro fra le parti che sebbene in un primo tempo non pianificato si è svolto. Ci è stato quindi confermato che
tutte le persone, sia quelle individuate sia quelle ancora da individuare, intraprenderanno il
percorso formativo a partire da settembre.
In successivi incontri l’azienda conta di poterci fornire informazioni
più dettagliate sullo stesso e sulle modalità in cui le nuove risorse entreranno a fare parte del
gruppo.
Rinnoviamo la volontà
di fattiva collaborazione , come
d’altronde è sempre stato chiedendo in cambio le consuete chiarezza e trasparenza su quanto messo in campo.
Le RSU Wind della sede
di Ivrea
Ivrea 07/08/2015
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comunicato sidacale,
Progetto Adriano
Dichiarazione stampa Michele Azzola Segretario nazionale SLC-CGIL
Tlc: Azzola (Slc Cgil) su fusione Wind – 3 Italia: bene consolidamento, ora ripensare politiche di settore. Chiederemo incontro a società
“L’atteso annuncio della fusione tra Wind e 3 Italia è una notizia positiva perché anche nel nostro Paese era necessario procedere a un consolidamento del mercato per garantire gli ingenti investimenti che le imprese di telecomunicazioni dovranno realizzare nei prossimi anni.” così dichiara Michele Azzola, segretario nazionale Slc Cgil.
“La fusione non va considerata come un elemento a se stante ma va vista in prospettiva nell’ambito del ripensamento dell’intero settore delle TLC che – aggiunge Azzola - negli ultimi anni, divorato da una competizione sui prezzi senza paragoni in altri mercati europei, ha incentrato tutte le sue politiche sulla riduzione dei costi, rallentando gli investimenti necessari e peggiorando la qualità complessiva del servizio offerto ai clienti.”
“Questa condizione ha generato, nell’ultimo triennio, un decadimento della qualità del lavoro con numerose crisi occupazionali che si sono aperte e una generale perdita di diritti e salario per tutto il personale impiegato nel settore, con il ritorno, attraverso la politica degli appalti, a forme di lavoro irregolare e mal retribuito e costi sociali enormi, in termini di ammortizzatori.”
“La fusione deve diventare l’occasione per ribaltare la politica della riduzione dei costi – prosegue il sindacalista - e sviluppare una competizione che metta al centro del processo il cliente, focalizzando politiche di servizi innovativi e di qualità con cui assicurarsi la fidelizzazione.”
“Il giudizio sulla fusione non potrà, però, prescindere dall’illustrazione del piano industriale del nuovo colosso italiano delle TLC, con particolare riferimento alle ricadute occupazionali che il progetto comporterà e agli strumenti di gestione che si intenderanno adottare.”
“E’ evidente che se la fusione dovesse comportare tagli occupazionali inaccettabili, vedrà il sindacato schierarsi con i lavoratori per modificarne l’impostazione – conclude Azzola. Se, come noi speriamo, il piano sarà incentrato sugli interventi di riequilibrio necessari e sulla scelta di strumenti da adottare che evitino ricadute traumatiche sui lavoratori, troverà il sindacato pronto a fare la sua parte. Per questi motivi, già dai prossimi giorni procederemo a chiedere ai vertici delle due società un apposito incontro.”
Roma 6 agosto 2015
Dichiarazione stampa Michele Azzola
Segretario nazionale SLC-CGIL
“L’atteso annuncio della fusione tra Wind e 3 Italia è una notizia positiva perché anche nel nostro Paese era necessario procedere a un consolidamento del mercato per garantire gli ingenti investimenti che le imprese di telecomunicazioni dovranno realizzare nei prossimi anni.” così dichiara Michele Azzola, segretario nazionale Slc Cgil.
“La fusione non va considerata come un elemento a se stante ma va vista in prospettiva nell’ambito del ripensamento dell’intero settore delle TLC che – aggiunge Azzola - negli ultimi anni, divorato da una competizione sui prezzi senza paragoni in altri mercati europei, ha incentrato tutte le sue politiche sulla riduzione dei costi, rallentando gli investimenti necessari e peggiorando la qualità complessiva del servizio offerto ai clienti.”
“Questa condizione ha generato, nell’ultimo triennio, un decadimento della qualità del lavoro con numerose crisi occupazionali che si sono aperte e una generale perdita di diritti e salario per tutto il personale impiegato nel settore, con il ritorno, attraverso la politica degli appalti, a forme di lavoro irregolare e mal retribuito e costi sociali enormi, in termini di ammortizzatori.”
“La fusione deve diventare l’occasione per ribaltare la politica della riduzione dei costi – prosegue il sindacalista - e sviluppare una competizione che metta al centro del processo il cliente, focalizzando politiche di servizi innovativi e di qualità con cui assicurarsi la fidelizzazione.”
“Il giudizio sulla fusione non potrà, però, prescindere dall’illustrazione del piano industriale del nuovo colosso italiano delle TLC, con particolare riferimento alle ricadute occupazionali che il progetto comporterà e agli strumenti di gestione che si intenderanno adottare.”
“E’ evidente che se la fusione dovesse comportare tagli occupazionali inaccettabili, vedrà il sindacato schierarsi con i lavoratori per modificarne l’impostazione – conclude Azzola. Se, come noi speriamo, il piano sarà incentrato sugli interventi di riequilibrio necessari e sulla scelta di strumenti da adottare che evitino ricadute traumatiche sui lavoratori, troverà il sindacato pronto a fare la sua parte. Per questi motivi, già dai prossimi giorni procederemo a chiedere ai vertici delle due società un apposito incontro.”
Roma 6 agosto 2015
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