giovedì 11 dicembre 2014

Comunicato Unitario: WIND-Progetto Torri


COMUNICATO WIND
A seguito della richiesta di incontro sul progetto “torri” le Segreterie Nazionali di SLC‐CGIL, FISTEL‐CISL e UILCOM‐UIL hanno incontrato i responsabili aziendali di Wind per avere delucidazioni riguardo l’operazione.
L’azienda ha dichiarato che i colloqui iniziati in questi giorni sono finalizzati a reperire personale per la costituenda società, che verrà denominata “Galata”, nella quale verranno conferiti parte dei tralicci oggi di proprietà Wind.
L’operazione riguarderà circa 100 persone e sarà su esclusiva base di adesione volontaria. I settori di reperimento del personale saranno, prevalentemente, quello di “Real Estate” e “Network Operation”, i due settori maggiormente impattati per professionalità e competenze richieste. Le persone che dovessero accettare il trasferimento saranno oggetto di una cessione individuale di contratto che verrà siglata, oltre che dal lavoratore, da Wind (in qualità di società cedente) e dalla neo costituita Galata (società accipiente). La cessione avverrà secondo legge e, pertanto, comporterà il completo mantenimento da parte dei lavoratori delle loro posizioni normative e retributive (compresi eventuali trattamenti individuali oggi in essere).
Alle persone che accetteranno l’azienda ha dichiarato che verrà offerta una “garanzia” occupazionale, sottoscritta dalla neonata società, per cui per cinque anni Galata si impegna a non attivare  licenziamenti collettivi o individuali di carattere economico.
Nella nuova società verranno conferite circa 6000 “torri” delle attuali 13000 (verrà ceduta la gestione della parte “immobiliare”, non degli apparati tecnici). Le 6000 torri saranno equamente ripartite fra aree urbane, sub urbane ed agricole. Secondo i piani aziendali entro gennaio verrà costituita la nuova società, Galata, verso la quale verranno conferiti gli asset ed i lavoratori. L’azienda sarà inizialmente controllata interamente da Wind; entro il mese di marzo dovrebbe concludersi l’operazione di vendita ad un soggetto terzo del 90% delle quote di Galata, con Wind che rimarrebbe nel pacchetto azionario con il 10%. I soggetti che stanno partecipando alla gara per l’acquisto sono quattro: EI Towers, American Towers, Abertis Telecom (una società del gruppo Abertis focalizzata proprio nel mercato
infrastrutturale del mondo telco) ed una join venture fra i fondo italiano specializzato in investimenti infrastrutturali F2I e quello americano Providence. Si tratta di quattro soggetti “industriali” che, a vario titolo, sono già presenti nel mercato delle infrastrutture di rete a testimonianza, secondo i responsabili Wind, del respiro “industriale” dell’operazione. Da un punto di vista operativo Galata sarà legata, nella fase di start up, a Wind da un rapporto di “service” nella gestione dei siti.

Come OO.SS., nel prendere atto di quanto dichiarato dall’Azienda, abbiamo sottolineato come, per dare maggiore sicurezza ai lavoratori eventualmente interessati al passaggio in Galata, sarebbe opportuno che Wind si impegnasse a garantire per iscritto una “clausola” di ritorno in caso di fallimento o fusione di Galata in altre realtà industriali. Sul tema Wind ha chiesto di poter fare verifiche. Altro elemento di forte attenzione riguarda la condizione lavorativa di chi decidesse di non seguire l’attività in Galata. A riguardo Wind ha garantito che non ci saranno ripercussioni di alcun genere, sia perché comunque rimarrà nel perimetro Wind ancora un cospicuo numero di torri, sia perché, anche in virtù dell’attuale processo di insourcing di attività in corso, verranno comunque garantite attività compatibili con le professionalità e l’esperienze dei lavoratori.

Roma, 11 Novembre 2014
Le Segreterie Nazionali di SLC‐CGIL, FISTEL‐CISL e UILCOM‐UIL

Qua troverete il testo originale in pdf

mercoledì 10 dicembre 2014

Verbale di Accordo sulla Geolocalizzazione del 27 novembre 2014

Pubblichiamo il Verbale di Accordo sulla Geolocalizzazione del 27 novembre 2014.

Le RSU SLC del sito WIND di Ivrea

martedì 25 novembre 2014

INSOURCING AZIENDALE SULLA SEDE DI IVREA: STATO DELL’ARTE

Nota informativa RSU :

INSOURCING AZIENDALE  

SULLA SEDE DI IVREA: STATO DELL’ARTE



Con l’accordo firmato nel 2012 e successivamente integrato con il contratto di solidarietà nel 2014, l’Azienda Wind si è posta l’obiettivo di ridurre i costi attraverso interventi che non incidessero sulla stabilità occupazionale.
Come sappiamo, il processo di internalizzazione di attività originariamente affidate a fornitori esterni e consulenti rappresenta una delle fasi di questo progetto.

Per quanto riguarda la sede di Ivrea l’insourcing è iniziato dal mese di giugno 2014, anticipato rispetto la firma dell’accordo di solidarietà in quanto alcuni contratti di fornitura presenti sulla nostra realtà erano già in fase di risoluzione (specificatamente negli ambiti di RCC, Bo TOP e large); conseguentemente si è resa necessaria l’individuazione e relativa riallocazione di alcune  risorse dall’ ambito Customer Care.

Successivamente alla firma dell’accordo, dove era stato presentato un programma di massima, il processo  è proseguito puntuale,attingendo risorse sempre dal Customer Care , fino ai primi giorni di novembre, con il seguente calendario:

Ambito tecnico:

16 GIUGNO
·         17 persone  confluite su TCM CONSUMER ( RCC)
·         1 persona confluita in  Bo top e large
·         8 persone confluite in DELIVERY SME
8 SETTEMBRE:
·         2 persone confluite in  Bo Top e Large
·         4 persone confluite in TCM Consumer
1 OTTOBRE:
·         6 persone confluite in TCM Conumer (SME)
·         9  persone confluite in  BO  Top e Large
·         3 persone confluite in DELIVERY SME
1 NOVEMBRE:
·         10 persone confluite in BO Top e Large



Ambito amministrativo provisioning

18 GIUGNO:
·         5 persone confluite in DELIVERY
23 GIUGNO e 23 LUGLIO:
·         3 persone confluite in Amministrazione Clienti.


Il 23 OTTOBRE , durante la riunione della commissione insourcing, è stata illustrata la volontà di trasferire ad ivrea l’intera attività di supervisione reti , sia fisso che mobile.
Il progetto denominato “Adriano” prevede il coinvolgimento di circa 100 persone, tuttora in via di convocazione, per le quali è previsto un programma di formazione della durata di circa sei mesi, volto a rendere autonoma un’attività che confluisce sul nostro territorio e per la quale non vi sarà un backup.
La fase formativa è così articolata:
I aula: 35 persone (  pte ed ft) : partenza 3 Novembre
Ii aula 37 persone ( pte ed fte) : partenza 1 Dicembre
III aula : 23 persone circa ( pte ed fte) partenza  a gennaio
A gennaio 2015 ci sarà una implementazione del gruppo di Information Technology di circa 20, 30 persone.

Osservazioni

Le rsu della sede di Ivrea  condividono il progetto che arricchisce professionalmente il sito, dotandolo di caratteristiche uniche e specialistiche; purtroppo molte attività prevedono una copertura continuativa sulle 24 ore, fattore questo che determina sicuramente un grado di disagio in una popolazione coinvolta prevalentemente costituita da donne con figli.  Sarà nostra cura affrontare con l’Azienda tutti i temi che riguardano il welfare. Ad oggi l’Azienda ha dimostrato  disponibilità ed apertura sul tema ed è stato aperto un tavolo territoriale volto ad affrontare le criticità che i nuovi orari comporteranno.
Per questo motivo invitiamo, come di consueto, tutte le lavoratrici e i lavoratori a segnalarci le  criticità che dovessero riscontrare durante il loro percorso , al fine di valutare insieme soluzioni o migliorie.

Ivrea , 25/11/2014
                                                                                                                             Le RSU  Wind della sede di Ivrea


lunedì 24 novembre 2014

WIND COMUNICATO NAZIONALE Incontro Internalizzazioni del 19 novembre

WIND COMUNICATO NAZIONALE

Mercoledì 19 Novembre u.s. si sono incontrate a Roma WIND e le OO.SS Nazionali, Territoriali ed RSU aziendali.
Tema dell’incontro l’avanzamento dell’attività di internalizzazione decisa lo scorso Luglio in occasione dell'accordo sui Contratti di Solidarietà nel quale le parti pattuirono che una folta platea di lavoratori sarebbe stata formata e riprofessionalizzata, portando all'interno dell'azienda attività di rete ed IT attualmente in carico a fornitori esterni.
In questo incontro l'azienda ha portato a conoscenza dei sindacati gli step necessari per portare all'interno del mondo IT Operations attività attualmente eseguiti da fornitori esterni.
Il mondo di IT Operations attualmente conta circa 180 lavoratori, divisi principalmente tra Milano, Roma e IVREA. A questi si aggiungeranno 27 persone provenienti dal customer di IVREA e l'intera popolazione customer di Palermo (circa 302 lavoratori ).
L'azienda ha tenuto a sottolineare l'importanza di questa sinergia tra lavoratori attuali e futuri per la gestione delle attuali attività e quelle che arriveranno dalla internalizzazione, specificando che sarà necessaria una rivisitazione delle professioni svolte e degli orari lavorativi attuali, cercando di non stravolgere gli attuali orari.
Le attività che verranno internalizzate sono: monitoraggio e 1* livello di intervento (prevede turni h24), gestione trouble ticket e help desk, gestione applicativi e quality assurance, gestione infrastrutture (alcune attività devono essere svolte in orario notturno).
Tendenzialmente i lavoratori di IVREA dovrebbero seguire gli orari lavorativi dei colleghi attualmente già impiegati nell’IT, mentre Palermo avrà attività che includono anche turnazioni h24. Ciò significa che gli orari di lavoro saranno figli delle attività verso cui le persone saranno indirizzate, attività che per loro specificità potranno prevedere turni h24, reperibilità e lavori programmati notturni.
La formazione mediamente andrà dai 7 agli 8 mesi con corsi in aula, affiancamento on The job, test direttamente sui sistemi e comunque tenendo sempre conto delle necessità personali che passano dal proprio orario di lavoro (PT o FT ), dal proprio skill, dalla provenienza lavorativa ed anche dal grado di formazione. In merito a ciò l'azienda ha dichiarato la volontà di far entrare in operativo le persone solo ed esclusivamente quando saranno effettivamente autonome.
Le OO.SS. hanno dal canto loro invitato l’azienda a trovare tutte quelle formule che possono far collimare nel miglior modo possibile necessità operative e necessità personali dei lavoratori come, ad esempio, prendere in considerazione volontari, l’utilizzo del part time verticale e comunque a fornire la giusta formazione e le giuste occasioni professionali indistintamente a tutte le persone.
La Delegazione sindacale ha infine convenuto con l’azienda di proseguire il confronto nelle sedi territoriali in merito a: - Formazione, Riconversioni Professionali e Orari di Lavoro.

Roma, 20 Novembre 2014

Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL

Comunicato Stampa Call Center ‐ raccolta firme per denuncia a Commissione Europea

SLC - CGIL             Sindacato Lavoratori Comunicazione
FISTel - CISL          Federazione Informazione Spettacolo e Telecomunicazioni
UILCOM - UIL        Unione Italiana Lavoratori della Comunicazione
_________________________________________________________________________________

Comunicato Stampa
Call Center ‐ raccolta firme per denuncia a Commissione Europea

Parte oggi la raccolta di firme per una denuncia alla Commissione Europea relativa all’errata trasposizione dei contenuti della Direttiva Europea 2001/23 in materia di tutele dei diritti dei lavoratori.
Lo annunciano le Segreterie Nazionali di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil, nell’ambito delle iniziative che porteranno allo sciopero generale e alla Notte Bianca dei Call Center il prossimo 21 novembre.
Le crisi occupazionali che colpiscono migliaia di lavoratori, prosegue la nota, non sono figlie della crisi economica ma di un vuoto normativo che permette, nella successione dei medesimi appalti, di cambiare fornitore e lasciare disoccupate migliaia di persone.
In tutti gli altri Paesi europei la successione e il cambio di appalto è gestito attraverso tutele occupazionali, che nascono dalla direttiva, che tutelano i lavoratori, il loro salario e i loro diritti nel cambio di fornitore.
In Italia no! Nel cambio di appalto si agisce unicamente attraverso la compressione di salari e diritti in modo tale da garantire al committente il prezzo più vantaggioso e scaricando i costi sulle tasse dei cittadini (gli ammortizzatori sociali e gli incentivi) e sui lavoratori.
Tale norma ha anche l’effetto di definire un modello industriale, perché la difesa delle competenze e della qualità induce le aziende a qualificarsi per la capacità di offrire servizi di qualità a prezzi migliori, garantendo un più elevato standard di servizi ai cittadini che in questo modo non vivono, come accade in Italia, i Call Center come molestatori.
Per questo le Segreterie Nazionali raccoglieranno le firme dei lavoratori del settore, l’obiettivo è quello di superare le 10.000 adesioni, per inviarle al Presidente della Commissione Europea chiedendo un intervento sulla materia. 

L’Europa non è solo burocrazia, ci sono decisioni europee che se recepite in Italia migliorerebbero di molto la qualità dei servizi e la vita dei lavoratori.

Roma, 14 Novembre 2014

Le Segreterie Nazionali di SLC‐CGIL, FISTEL‐CISL e UILCOM‐UIL

giovedì 6 novembre 2014

Verbale incontro della Commissione Nazionale Insourcing e Ricollocazioni Professionali WIND

NOTA INFORMATIVA 1 - 
COMMISSIONE NAZIONALE INSOURCING 
E RICOLLOCAZIONI PROFESSIONALI WIND

Il 23 Ottobre 2014 si è svolto a Roma il primo incontro della Commissione Paritetica che, come da  accordi sottoscritti, dovrà monitorare l’avanzamento dei processi di internalizzazione previsti dal Contratto di Solidarietà siglato il 29 Luglio 2014.
Nell’ambito dell’incontro l’azienda ha illustrato le azioni di insourcing messe in campo fino ad oggi e  quelle previste entro la fine dell’anno 2014, declinando anche in dettaglio la movimentazione di persone che tali azioni hanno comportato e quelle che comporteranno nell’immediato futuro. Di seguito il dettaglio.

   AZIONI GIA’ EFFETTUATE


Si configurano esclusivamente nell’ambito del primo cluster previsto dall’accordo nazionale, ed ha riguardato internalizzazioni per un totale di attività per 103 risorse come di seguito riportato:
- Personal Trainer
Internalizzate attività per un totale di 10 risorse ( 2 Personal Trainer + 8 per attività di vendita ) con relativa ricollocazione di altrettante unità lavorative sparse su tutto il territorio nazionale;
- Quality Check
Internalizzate attività per un totale di 12 risorse che hanno impattato esclusivamente il territorio di Ivrea. Tali internalizzazioni non hanno comportato ricollocazioni di risorse, ma sono svolte a rotazione da lavoratori che normalmente svolgono altre attività;
- Amministrazione Clienti / Fornitori
- Gestioni Frodi
Queste due attività accorpate hanno comportato una internalizzazione di attività per un totale di 20 risorse con relativa ricollocazione di altrettante unità lavorative di cui 13 su Roma (provenienti dal CC Enel e Delivery/Ordering) e 7 su Ivrea;
- Assurance Tecnico Clienti
Internalizzate attività per un totale di 58 risorse con relativa ricollocazione di altrettante unità lavorative (le ultime 10 verranno spostate entro il mese di Novembre). che hanno impattato esclusivamente il territorio di Ivrea Il bacino dal quale si è attinto per alimentare le ricollocazioni è stato il Customer;
- Planning & Program Management
Internalizzate attività per un totale di 3 risorse con relativa ricollocazione di altrettante unità lavorative che hanno impattato esclusivamente il territorio di Roma (provenienti dal CC Enel). 
Le attività internalizzate relative al 1° cluster hanno quindi riguardato un totale di 103 risorse. 91 di queste hanno comportato una conseguente ricollocazione professionale.
La formazione utilizzata è stata quasi esclusivamente mediante training on the job.
La distribuzione territoriale di queste attività è la seguente:

TOTALE RISORSE 103
ROMA 16
IVREA 77
ALTRO 10

   AZIONI WORK IN PROGRESS


L’azienda ha annunciato un processo di ricollocazione professionale che riguarderà circa 100 risorse del territorio di Ivrea che dovranno essere impiegati su Attività di SUPERVISIONE DI RETE. 
Il perimetro delle attività oggetto di ricollocazione saranno quelle di Technical Customer Management e Mobile (Accesso e Core) e Fisso (Accesso, Trasporto e Core) limitatamente al front office.
Il processo inizierà il 3 Novembre e riguarderà una prima tranche di 35 lavoratori PT e FT che saranno ricollocati nell’ambito della funzione O&M and TECHNICAL CUSTOMER MANAGEMENT con particolare riferimento alle attività di Front Office per la Supervisione della Rete e la gestione dei clienti TOP e LARGE. Quest’ultima attività confluirà nel gruppo di Technical Customer Management già presente su Ivrea ( gruppo Nurchis ) che passerà in turni H24. Ad inizio dicembre una seconda tranche di una trentina di persone e i restanti agli inizi di gennaio. L’azienda si impegna a dare visibilità dei nominativi delle persone appartenenti all’ultima tranche quanto prima in modo da evitare lunghi tempi di suspense.
Le lavoratrici/tori che resteranno nel Customer Care saranno focalizzati nei processi di Provisioning e  Assistenza Tecnica per i segmenti CONSUMER, SME e LARGE BUSINESS.
Il bacino dal quale si attingerà sarà quello del POSTPAID CUSTOMER MANAGEMENT. Le attività di Customer Care liberate da questa ricollocazione, saranno cedute all’Outsourcing e rimarranno comunque in Italia, come da clausola di salvaguardia.
Il periodo di formazione necessario è stato quantificato in 5 mesi e prevederà sessioni in aula con docenti esterni + formazione interna e training on the job. La formazione interna ed affiancamento in TOJ saranno effettuati da personale Wind proveniente da Roma e Milano. Tale formazione sarà eseguita a step in funzione della complessità dell’argomento. Per i “formatori” interni che si dovranno spostare ad Ivrea è prevista trasferta settimanale e non ricadrà sui giorni di CDS. La formazione è totalmente finanziata da Wind e non da fondi interprofessionali come indicato dall’accordo.
Lo scopo di questo processo è quello di spostare su Ivrea tale attività attualmente svolta sui territori di  Roma e Milano per riutilizzare le professionalità che si libereranno su quelle previste dai seguenti cluster dell’accordo:

- Progettazione Rete
- Manutenzione e implementazione Rete
- Provisioning e configurazione Rete

La valutazione per l’individuazione dei cluster di destinazione delle risorse di Roma e Milano inizieranno prima dell’entrata in esercizio della nuova supervisione.
Le attività che si sposteranno sul territorio di Ivrea saranno svolte con orario H24 e riguarderanno solo il gruppo Front-Office e non quello di Back-Office o Technical Support che rimarranno dove sono, questo vuol dire che tale processo, comporterà l’internalizzazione di una parte delle attività svolte (a Roma) in orario notturno e week end, attualmente affidate al fornitore esterno. L’azienda ha anche comunicato che ai lavoratori part time interessati alla ricollocazione, che hanno vincoli orari sul proprio contratto, sarà proposta una modifica dello stesso per rendere compatibile il contratto di lavoro alla nuova attività.
L’azienda ha stimato che tale processo sarà a regime a Giugno 2015 almeno per la supervisione del Mobile.

L’AZIENDA HA TENUTO A PRECISARE CHE ENTRO LA FINE DELL’ANNO 2014 NON PREVEDE NESSUNA ALTRA AZIONE DI INTERNALIZZAZIONE E RICOLLOCAZIONE PROFESSIONALE PREVISTE DAL PERIMETRO DELL’ACCORDO NAZIONE DI CDS.

   CUSTOMER CARE
L’azienda ha comunicato che le azioni già intraprese e quelle che saranno previste entro la fine dell’anno, impongono un nuovo modello di Customer Care sul quale l’Azienda sta lavorando. Il principio guida di questo modello sarà quello che i Lavoratori di Wind saranno sempre più dedicati alle attività di Customer a più alto valore. Tale modello troverà definizione nei prossimi mesi e sarà illustrato al coordinamento nazionale nell’ambito del tavolo tematico sui Customer contemplato dall’accordo.
Anche su Palermo e su Pozzuoli è prevista riallocazione di attività nell’ottica dell’insourcing, ma per questo aspetto la fase di analisi non è stata ancora completata.
L’Azienda ha fatto intendere che questo processo è lungo e complesso e pertanto sarà accompagnato da un approccio ad approssimazioni successive. Qualora la fase di analisi consentisse all’azienda di una valutazione per ulteriori insourcing oltre Dicembre 2014, convocherà entro un mese il Coordinamento RSU come da accordi sottoscritti.
A margine dell’incontro sono state chieste conferme all’azienda circa il passaggio in IT Operations delle attività e del personale che fa capo al del Supporto Tecnico Rete In & Prepaid e del Supporto Tecnico dei nodi Mediation & Billing ( attualmente collocati nell’area Network Operations ), e se questa operazione fosse un primo step di ulteriori passaggi.
L’azienda ha confermato il passaggio da inizio Novembre, ma ha sottolineato che questo è l’unico step previsto, in relazione alla vicinanza all’ambito IT per le attività svolte da entrambe i gruppi.

La Commissione Nazionale Wind
Internalizzazioni e Ricollocazioni

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mercoledì 8 ottobre 2014

ROMA 25 OTTOBRE 2014
MANIFESTAZIONE NAZIONALE 
PIAZZA SAN GIOVANNI

LAVORO, DIGNITÀ , UGUAGLIANZA


Il problema del Paese è il lavoro.Per creare lavoro occorre :


Cambiare la politica economica
Attuare investimenti pubblici e privati
Diverso lavoro ma stessi diritti/- contratti +stabili/tutele universali per crisi e disoccupazione
contro la crisi estendere la solidarietà

Rappresentanza e Democrazia: libertà di scelta, il Sindacato è dei lavoratori. Difendiamo la libertà
sindacale e di opinione, stabiliamo l’inderogabile principio che sugli accordi e i contratti la parola spetta ai lavoratori.

Difendere il CCNL includere tutto il lavoro, valorizzare la contrattazione decentrata per migliorare le condizioni di lavoro, abolendo l’art. 8 della legge 138 che consente le deroghe a legge e contratti.

STATUTO di tutti i lavoratori e lotta alla precarietà Uno Statuto dei Lavoratori deve includere Tutte le Lavoratrici e i Lavoratori e allargare le Tutele Universali, come tutela della maternità, della malattia e infortunio e del diritto al riposo, all’equa retribuzione. Estendere partecipazione e democrazia nei luoghi di lavoro.

Aboliamo la Precarietà puntiamo sulla Qualità e Stabilità del Lavoro, cancellando la selva di contratti esistenti (46 tipologie) che rendono precari vita e lavoro.

Per la Cgil la forma comune di rapporto di lavoro deve rimanere il Contratto a Tempo Indeterminato, che abbia un periodo di inserimento della durata massima di tre anni con un periodo di prova legato alla professionalità e politiche attive per la ricollocazione in caso di recesso.

Serve un Codice del Lavoro che semplifichi la legislazione in materia di lavoro, non attraverso una delega al Governo ma attraverso la condivisione delle scelte più importanti con le parti sociali e il Parlamento.
Tutele per tutti universali e nuove politiche attive: più sicurezza e più servizi per il lavoro.

La Cgil ha sempre proposto due istituti a carattere universale:
- cassa integrazione per tutti i settori e per tutte le imprese, che preveda il diritto alla formazione.
- indennità di disoccupazione che valga per tutti in base alle giornate lavorate, superando i limiti della
vecchia indennità di requisiti ridotti e della mini ASPI.

Il sistema della Cassa Integrazione dovrebbe essere assicurativo e universale.

L’indennità di disoccupazione (aspi) dovrebbe coprire tutti i lavoratori rapportando la durata della prestazione alla contribuzione maturata e prevedere che il lavoratore in disoccupazione non sia lasciato solo ma accompagnato alla rioccupazione dai centri per l’impiego.

Strumenti per combattere la crisi favorendo l’occupazione: i Contratti di Solidarietà senza limiti di utilizzo ed espansivi per favorire nuova occupazione.

L’unica flessibilità che serve è quella previdenziale senza penalizzazioni sull’uscita pensionistica,
lasciando libero il lavoratore di decidere quando andare in pensione, per non creare nuovi esodati e fare assunzioni.

ROMA 25 OTTOBRE 2014

MANIFESTAZIONE NAZIONALE • PIAZZA SAN GIOVANNI

CORTEI ALLE ORE 9.00 DA PIAZZA REPUBBLICA E OSTIENSE

CONCLUDE
SUSANNA CAMUSSO
#tutogliioincludo

Lettera ai Lavoratori di Massimo Cestaro, Segretario Generale SLC CGIL


Alle Lavoratrici, Ai Lavoratori

Stiamo tutti preparando la MANIFESTAZIONE DEL 25 OTTOBRE.
Come è tradizione antica e consolidata della CGIL, tutte le nostre manifestazioni sono di protesta e di proposta.
Oggi però c’è qualcosa in più per cui la risposta deve essere più larga e più forte possibile. Vi è infatti una esplicita azione, anche mediatica e su larga scala, tesa a delegittimare il nostro sindacato su uno degli aspetti per noi più sensibili: Saremmo i difensori dei “garantiti” contro i giovani e contro i precari.
Anzitutto verrebbe da chiedere a tutti quegli assidui frequentatori di talk show, se qualche volta hanno avuto anche il buon gusto di volgere lo sguardo dentro le sedi dove le parti sociali hanno dovuto affrontare gli effetti drammatici della crisi sull’occupazione e vedere lì le facce dei “garantiti” che perdevano il posto di lavoro.
Ma quella che appare davvero come una volgare mistificazione ‐ non sappiamo se per calcolo o per pura ignoranza, probabilmente per entrambi ‐ è la domanda retorica che ci viene posta: quando si allargava il precariato, voi dove eravate?
Bene, noi eravamo lì, con gli occupati, con i disoccupati e con i precari: cioè con tutti coloro i quali hanno in mente il lavoro come condizione irrinunciabile per dare dignità alla propria vita. Abbiamo dovuto combattere contro una legislazione che, scientificamente, ha puntato a sottrarre intere generazioni dalla sfera dei più elementari diritti di cittadinanza. Questi nuovi esponenti di una politica
ottocentesca farebbero bene ad andare a riguardare le nostre azioni sindacali (nostre, di SLC, ma solo per parlare di cose che conosciamo bene!) sui Call Center, sull’editoria, sull’emittenza, sulla produzione culturale! Andassero a rivedersi le interviste televisive ai precari, ripresi di spalle e con la voce contraffatta per non farsi riconoscere: da chi? Da noi? O piuttosto dalle imprese, spesso cooperative, per le quali lavoravano? Eppure l’attenzione di oggi è tutta rivolta al sindacato che, colpevolmente, non avrebbe associato e quindi rappresentato quel lavoratore precario, mentre nessuno sembra porsi la domanda di quanto quel lavoratore fosse davvero LIBERO di esercitare compiutamente i suoi diritti costituzionali.
Siamo perfetti? No. Errori ne abbiamo fatti anche noi e forse non siamo stati una “sponda” sufficientemente solida per quei lavoratori. Ma nessuno dica che non abbiamo provato ad opporci, anche con la contrattazione collettiva e con qualche risultato, al dilagare del precariato, voluto fortemente e consapevolmente dalle imprese come strumento competitivo sul mercato del lavoro per abbassare le tutele di tutti e col sostegno della Legge che, com’è noto, è sempre sovraordinata rispetto ai contratti.
Diamo una risposta forte e autorevole per riaffermare il valore della rappresentanza di milioni di cittadini! Portiamo in piazza gli occupati, i precari, i disoccupati. Portiamo i fatti, la loro realtà e le loro condizioni materiali che sono sempre più dure delle chiacchiere! Il Paese non lo si cambia senza di noi e solo una politica stolta e miope può pensare di cambiarlo CONTRO di noi.

Roma, 8 Ottobre 2014

        Massimo Cestaro
Segretario Generale SLC‐CGIL

mercoledì 17 settembre 2014

Call Center - Dichiarazione Stampa di Michele Azzola


Call Center
Dichiarazione Stampa di Michele Azzola

Renzi basta con la solidarietà, servono atti concreti

Se Renzi decidesse veramente di occuparsi della crisi occupazionale che sta investendo i Call Center, sarebbe sufficiente che il Governo recepisse la Direttiva Europea n° 23 del 2001, estendendo le tutele previste dall’articolo 2112 del codice civile anche ai cambi di appalto.

Nella vertenza che vede contrapposte British Telecom e Accenture, l’assenza di una normativa puntuale sta determinando un’aberrazione dei comportamenti. Siamo al punto per cui il fornitore del servizio dovrebbe pagare il cliente per rendergli il ramo d’azienda acquisito anni prima.
Non ci è mai successo in tanti anni di trovarci di fronte a una vertenza di questo tipo. Per dare garanzie occupazionali ai 262 lavoratori di Palermo, Accenture dovrebbe pagare British Telecom
che solo in questo caso si riprenderebbe il suo ex ramo aziendale, minacciando come alternativa l’assunzione di nuovo personale nonostante in azienda sia presente un accordo per la solidarietà che riduce l’orario di lavoro anche degli addetti di questa attività.

La crisi dei call center che sta attraversando l’Italia non ha eguali in nessun altro Paese europeo, dove le aziende si trovano a fare i conti unicamente con la crisi. In Italia no: il fenomeno dipende quasi esclusivamente da un vuoto normativo che permette di cambiare il fornitore dei servizi, che a tal punto licenzia tutto il personale occupato su quella attività, solamente per abbassare i costi dell’appalto. Una competizione che oltre ad ammazzare la professionalità e la qualità del servizio prestato, apre inevitabilmente la strada alle delocalizzazioni verso Paesi a minor costo della manodopera.

Il Governo presieduto da Renzi sa benissimo vista la lunga trattativa condotta dal vice ministro Claudio De Vincenti, che sarebbe sufficiente prevedere le clausole sociali, nei caso di cambi da appalto, che tutelino l’occupazione esistente, esattamente come disciplinato dagli altri Paesi Europei in rispetto alla Direttiva Europea sulla tutela dell’occupazione.

La paura del cambiamento e le resistenze sollevate dalla parte più retriva del mondo delle imprese ha impedito sino ad ora una scelta definitiva da parte del Governo. Speriamo solo di non continuare a ricevere pacche sulle spalle (il Ministro Poletti nel Call Center di Almaviva, Renzi con Accenture) ed assistere invece ad un atto semplice in grado di cambiare in meglio il mercato dei call center. Nel caso opposto Renzi dovrebbe spiegare perché le tutele esistenti negli altri Paesi europei non possono essere applicate anche in Italia e perché la vita dei tanti lavoratori e lavoratrici dei call center siano sacrificabili in nome di un mercato completamente privo di regole e in cui la responsabilità sociale restano termini buoni solo peri i convegni pubblici.

E’ evidente che se nell’incontro di domani non ci sarà un impegno preciso del Governo ad intervenire su questo stato di cose e la vertenza Accenture / British Telecom resterà senza soluzione, sarà necessario produrre una nuova mobilitazione del settore per chiedere il rispetto delle regole europee.

Roma, 15 Settembre 2014

giovedì 4 settembre 2014

Comunicato Sindacale Wind-Retail

COMUNICATO
Wind Retail: Basta con lo stillicidio delle chiusure! 
L'azienda faccia chiarezza sul piano di sviluppo!

Continua lo stillicidio di chiusure di punti vendita di Wind Retail: fra la fine di luglio e quella di agosto ne sono state annunciate altre tre. Chiusure che contestiamo radicalmente nel metodo e nel merito.
Nel metodo perchè tutto avviene nel più completo spregio delle relazioni sindacali (relazioni che gia in condizioni "normali sono pressoché inesistenti, sopratutto sui territori). Spesso ai lavoratori viene notificato l'avvio delle procedure di licenziamento individuale con semplice raccomandata ed il sindacato viene coinvolto, nella migliore delle ipotesi, a cose fatte.
Nel merito perchè a questo punto appare evidente un cambio di strategia industriale dell'azienda. Quando si chiudono punti vendita in luoghi dove, di contro, si aprono realtà in franchising è evidente che l'azienda stia  scegliendo un modello differente rispetto a quello che, come sindacato, invece condividemmo alla nascita di Retail. Se questo dovesse essere l'effettivo progetto è chiaro che ci troveremmo, nel giro di pochi mesi, di fronte al rischio reale di un forte ridimensionamento occupazionale (anche perchè ad oggi, anche a causa dell'assenza di relazioni sindacali stabili, i casi di ricollocamento nell'azienda o nel gruppo sono stati davvero limitati). E' evidente che una prospettiva simile non potrà che vederci fortemente contrari.
A questo punto chiediamo all'azienda di fermare le procedure in corso e di convocare in tempi rapidissimi un incontro alla presenza dei responsabili massimi di Wind Retail. Non si può più rimandare un confronto serio sulle reali prospettive che il management ha in mente.

Roma,1 Settembre 2014


Le Segreterie Nazionali di SLC-CGIL, FISTEl-CISL e UILCOM-UIL

mercoledì 27 agosto 2014

COMUNICATO SINDACALE SLC-CGIL Catania: ”WIND RETAIL LICENZIA A CATANIA”

COMUNICATO SINDACALE
SLC-CGIL Catania:
”WIND RETAIL LICENZIA A CATANIA”

SI RICOMINCIA!!!

Il territorio catanese viene nuovamente offeso dal comportamento irresponsabile, immorale ed antisindacale a mezzo del quale l’azienda Wind Tlc spa, attraverso la sua controllata Wind Retail s.r.l., volutamente si distingue ed in cui si identifica anche a livello nazionale.
Dietro il cupo velo di discutibili problematiche di natura economica dei punti vendita e della tanto decantata ed opinabile “non ricollocabilità” da parte dell’azienda, la stessa licenzia i suoi lavoratori in modo nascosto, silenzioso ed irriverente verso le loro famiglie, le OO.SS e le Istituzioni ed i Decisori Pubblici locali con i quali queste collaborano per contenere la disoccupazione territoriale.
Questa volta questa sorte è toccata al punto vendita di Wind Retail s.r.l., sito nell’ambito del centro commerciale di “San Giuseppe La Rena”  in Catania.
I lavoratori presso di esso in forza, in questi giorni si sono visti recapitare  delle missive con cui vengono informati dell’istanza prodotta dall’azienda al DPL di avviare le procedure di conciliazione in conseguenza all’imminente chiusura del punto vendita ed alla loro non ricollocabilità.
Lo scopo è dunque chiaro;
Ridurre il costo del lavoro con lo strumento più abietto: il licenziamento mascherato da conciliazione;


QUESTO ATTEGGIAMENTO E’ INACCETTABILE!

La scrivente  Segreteria Provinciale dell’O.S. SLC CGIL denuncia con forza il comportamento antisindacale dell’azienda WIND insito,
·        nell’unilateralità’ ed  arbitrarietà della  sua condotta
·   nel mancato rispetto delle procedure di conciliazione dettate dalla normativa vigente per le aziende con identità nazionale
·  nella volontà aziendale di non prendere in considerazione le “Relazioni Industriali” e nel non voler cercare in seno ad esse un confronto per addivenire alla ricollocabilità dei lavoratori.
Questa Segreteria , per la  dovuta difesa dei livelli occupazionali ed offrendo la massima tutela sindacale e legale, invita tutti i lavoratori a disattendere tutte quelle convocazioni che non abbiano trovato luogo in sede sindacale.
Diffida WIND a perpetuare questo comportamento aspettandosi l’immediato abbandono del percorso dalla stessa ad oggi intrapreso, rispetto al quale la risposta del sindacato sarà ferma e durissima, ed il contestuale avvio di un pregiato confronto sindacale territoriale.

Catania, 22-08-2014                              
        Il Segretario Generale SLC CGIL

sabato 9 agosto 2014

Vademecum CDS

E' stato preparato un vademecum con le informazioni utili ad affrontare il prossimo periodo che ci vedrà coinvolti nel Contratto di Solidarietà.
Non è completo e alcune informazioni qui presenti potranno subire cambiamenti, ci saranno quindi opportuni aggiornamenti in base a come si svilupperà l'applicazione in WIND del CDS.

Le RSU SLC CGIL

venerdì 1 agosto 2014

Assemblea retribuita Martedì 5 agosto 2014

Comunicato Sindacale

 WIND 
 MARTEDI’ 5 agosto 2014

ASSEMBLEA RETRIBUITA DI UN’ORA

Ordine del giorno:

Accordo 29 Luglio per Contratto di Solidarieta’
   

Le assemblee avranno luogo nei seguenti orari:

 

-dalle   9,30 alle 10,30 saletta 1  Palazzo Uffici 2      

-dalle 14,30 alle 15,30 saletta 1 Palazzo Uffici 2

-dalle 16,30 alle 17,30 saletta 1 Palazzo Uffici 2

  




mercoledì 30 luglio 2014

Accordo Contratto di Solidarietà e Prossima Assemblea

Sono pubblicati nel box qui a lato i testi dell'Accordo del 29 luglio 2014 e a lettera alle Organizzazioni Sindacali.
Verrà organizzata un'assemblea all'inizio della prossima settimana dove verranno esplicati tutti i punti dell'accordo.

Le RSU di Ivrea

Commenti

Chiedo a tutti coloro che ci scrivono e commentano i post, di fornire elementi utili alla risposta dei loro quesiti, una firma o una mail.
Per una scelta redazionale delle rsu slc, questo blog non vuole essere una piattaforma politica di propaganda bensì una finestra utile per tutti nella quale possiamo pubblicare e diffondere informazioni, per questo motivo non vengono pubblicati i vostri commenti, ma a essi, quando possiamo, rispondiamo volentieri e da essi rileviamo spunti utili e preziosi.

Grazie, Alessandro

mercoledì 23 luglio 2014

Esiti Votazioni Assemblea Sede di Ivrea del 22 luglio 2014

Di seguito gli esiti delle votazioni seguite all'assemblea del 22 luglio:


  • Votanti: 308
  • Favorevoli: 285
  • Contrari:14
  • Astenuti: 9

Le RSU della sede WIND di Ivrea

COMUNICATO AI LAVORATORI: Resoconto incontro OO.SS Azienda WIND del 16-17 luglio2014


SLC - CGIL         Sindacato Lavoratori Comunicazione
FISTel - CISL      Federazione Informazione Spettacolo e Telecomunicazioni
UILCOM - UIL   Unione Italiana Lavoratori della Comunicazione

Roma, 18 luglio 2014
COMUNICATO AI LAVORATORI
Wind Telecomunicazioni S.p.A.

Si è svolto, nelle giornate del 16 e 17 luglio uu.ss, il confronto con i vertici di Wind sulla base della denuncia di esuberi di personale effettuata dall’azienda il giorno 8 luglio.
Il dibattito si è misurato con un clima di difficoltà generale determinato dalla crisi economica, dalla riduzione del fatturato complessivo del settore telecomunicazioni e dal crollo delle tariffe caratterizzato da una concorrenza scriteriata e da interventi di regolazione (AGCOM ‐ costo delle terminazioni mobili), tutti elementi che hanno inciso in maniera estremamente negativa sui ricavi aziendali.
Tali condizioni hanno pesato negativamente su tutte le aziende del settore che sono, nel loro insieme, coinvolte da pesantissimi interventi di riorganizzazione e ristrutturazione con l’obiettivo di ridurre il costo del lavoro.
In considerazione delle difficoltà generali e della costante riduzione del fatturato e dei margini di profitto, le Segreterie Nazionali, unitamente al Coordinamento Nazionale presente alla trattativa, hanno chiesto all’azienda di avanzare una proposta organica che possa permettere di traguardare la crisi senza intervenire in maniera strutturale sul perimetro occupazionale.

L’azienda ha avanzato le seguenti proposte:

  • Individuazione di opportuni ammortizzatori sociali per la gestione dei 500 esuberi denunciati;
  • Avvio sperimentazione, nel mese di agosto, del nuovo WFM implementato dalla geolocalizzazione;
  • Innalzamento della soglia, relativa ai margini aziendali, per il raggiungimento del premio di risultato;
  • Utilizzo dei ROL e delle ex festività per realizzare una riduzione di lavoro su base giornaliera;

In sede di replica le OO.SS e il coordinamento hanno ribadito la propria indisponibilità a fare interventi sull’occupazione di natura strutturale, chiedendo all’azienda precisi impegni sulla volontà di garantire le intese sottoscritte nel 2012. Pertanto hanno proposto all’azienda un piano di interventi finalizzato a tagliare i costi relativi alle attività gestite tramite appalto (consulenti e imprese fornitrici), ribadendo la necessità di procedere a una riduzione dei costi non sul versante lavoro (attraverso la riduzione dell’organico o un taglio delle retribuzioni) ma agendo sulle attività gestite all’esterno, procedendo a reinternalizzare attività per ridurre le spese per appalti e consulenze. 
Rispetto alle rivendicazioni sindacali l’azienda ha accettato di operare in tale prospettiva evidenziando, nello stesso tempo, come i processi di internalizzazione richiedano la riallocazione delle risorse e percorsi formativi di riqualificazione, tutti progetti non immediatamente esigibili e che determinano un incremento di costi.
Pertanto ha evidenziato che gli oneri aggiuntivi avrebbero dovuto essere sostenuti dai lavoratori attraverso il ricorso al contratto di solidarietà difensivo per un periodo di 18 mesi con 2,5 giornate medie /mese per dipendente, confermando tutti gli altri interventi richiesti.
Il coordinamento ha rigettato l’impostazione per cui i costi di riqualificazione e di formazione potessero essere scaricati sui lavoratori, con un incremento della quota di solidarietà maggiore degli esuberi denunciati, evidenziando, allo stesso tempo, come gli altri interventi richiesti rendessero impossibile la definizione di un’intesa complessiva da realizzarsi entro il mese di luglio.
Dopo una lunga pausa di riflessione, l’azienda ha ripreso il confronto confermando che i contenuti  ell’accordo del 2012 sono totalmente confermati e che le proposte attuali sono da inserirsi come logica prosecuzione di quegli accordi, ed ha avanzato le seguenti proposte:

  • Avvio della fase di sperimentazione del nuovo WFM nell’area della Liguria senza attivare il sistema di geolocalizzazione che sarà oggetto di un successivo accordo;
  • Conferma del premio di risultato definito nell’accordo del 2012;
  • Definizione di ulteriori 3 giornate di chiusura collettiva (tramite l’utilizzo delle ore di Rol) per le aree non operative e una programmazione della spettanza annuale, per le aree operative, dei ROL da attuarsi al 50% nel mese di febbraio e per il restante 50% nel mese di settembre di ogni anno.
  • Attivazione di un contratto di solidarietà difensivo per 18 mesi con 2 giornate medie /mese per tutti i dipendenti da distribuire con le seguenti modalità:

  • Macroarea “Azienda” per 2,5 giorni /mese 
(Finance and Procurament tutta la direzione, Human Resources tutta la direzione, Internal Auditing tutta la direzione, Public Relations tutta la direzione, Regulatory, Antitrust, Privacy & Wholesale Affairs tutta la direzione, Strategies, Business Analysis, Planning & Control tutta la direzione, Legal Affairs tutta la direzione con l’esclusione dell’unità “Risk & Security Management” e delle attività operative dell’unità “Voice and IP Data Interception” di “Lawful data services (LDS) security”, Commercial Department: “Advertising”; “Planning and Reporting”; “Product Development and Cost Control” con l’esclusione delle attività di MNVO e di Product and Process Development; le funzioni di “Partner Care and Training”, “Sales Strategy and Management” e “Trade Marketing and National Distribution” (con l’esclusione delle unità “Large Retail Sales” e “National Distribution”) di “Consumer and SME Sales”; le attività di assurance, sales support, technical provisioning process management di “Large Business Marketing and Sales”; le attività di staff di “Customer Management”, Technology: “Planning and Reporting”; “Technology Architecture, Security and PMO” con l’esclusione delle attività di security operations e security services; “Network Engineering”; le attività di system administration dell’O&M Mobile e tutte le attività di staff centrali e territoriali di “Network Operations”; “Information Technology” con l’esclusione di “IT Operations”.


  • Macroarea “Sales, Marketing and Customer Management” per 2 giorni /mese

(Commercial Department: “Consumer and SME CRM”; “Consumer and SME Marketing”; “Consumer and SME Sales” con l’esclusione delle funzioni di “Partner Care and Training”, “Sales Strategy and Management” e “Trade Marketing and National Distribution” (ad eccezione delle unità “Large Retail Sales” e “National Distribution”); “Customer Management” con l’esclusione delle attività di staff; “Large Business Marketing and Sales” con l’esclusione delle attività di assurance, sales support, technical provisioning process management; le attività di MNVO e di Product and Process Development di “Product Development and Cost Control”


  • Macroarea “Gestione Tecnica del Servizio”per 1,5 giorni /mese  


(Technology: l’unità “IT Operations” di “Information Technology”; “Network Operations” con l’esclusione delle attività di system administration dell’O&M Mobile e di tutte le attività di staff centrali e territoriali; le attività di security operations e security services di “Technology Architecture, Security and PMO”, Legal Affairs: l’unità “Risk & Security Management” e le attività operative dell’unità “Voice and IP Data Interception” di “Lawful data services (LDS) security”

In risposta alle richieste del coordinamento l’azienda ha inoltre reso esplicita la distribuzione territoriale degli esuberi: 
40% Lazio, 15,5% Piemonte, 13,5% Lombardia e Campania, 9,2% Sicilia, 3,3% Veneto, 1% Toscana ed Emilia Romagna mentre il restante 3% degli esuberi è distribuito sui restanti territori, individuando attività di reinternalizzazione in grado di favorire la riallocazione di 100 unità.

Il sindacato, pur apprezzando la riduzione media della solidarietà, passata da 2,5 a 2 giorni/mese, ha evidenziato come esistano ancora gli spazi per definire una ulteriore riduzione dello sforzo chiesto ai
lavoratori. Ha invece manifestato una forte insoddisfazione per la definizione del piano sulle internalizzazioni
non in grado di soddisfare la richiesta avanzata dalle OO.SS: l’azzeramento degli esuberi nel corso dei 18 mesi di solidarietà richiesti. Infatti, la precondizione posta dal coordinamento per arrivare a un’intesa è quella che si intervenga reinternalizzando attività, riallocando il personale interno (garantendo la sede di lavoro, il livello e la retribuzione in essere) per gestirle ottenendo in tale modo una riduzione dei costi esterni.
Sulla base di tale richiesta l’azienda ha chiesto un aggiornamento dell’incontro al 28 e 29 luglio pp.vv. Visto lo stato della vertenza, è necessario ora avviare una campagna di assemblee per chiedere il mandato alla definizione di un eventuale accordo complessivo che abbia le seguenti caratteristiche: 

  • Definizione di un accordo sulle ore di Rol che garantisca ai lavoratori la possibilità di utilizzarle per imprevisti o necessità evitando una eccessiva rigidità nella loro programmazione annuale pur confermando le previsioni contrattuali di un loro utilizzo in corso d’anno;
  • Definizione di un preciso piano di internalizzazione delle attività in grado di garantire il totale riassorbimento degli esuberi nei 18 mesi di piano previsti. Tale piano dovrà essere articolato dettagliatamente in modo da definire con certezza i tempi e i modi in cui dovranno essere internalizzate le attività stesse e verificare con certezza il riassorbimento degli esuberi;
  • Una riduzione delle giornate di solidarietà mensili complessive.

Le assemblee dovranno terminare inderogabilmente entro il giorno 27 luglio p.v. e i verbali dovranno essere trasmessi alla Segreterie Nazionali entro tale data in modo tale da verificare la volontà dei lavoratori a sottoscrivere un accordo su tali materie.

                       Le Segreterie Nazionali
                Slc Cgil Fistel Cisl Uilcom Uil

sabato 19 luglio 2014

Assemblea retribuita Martedì 22 luglio 2014

Comunicato Sindacale 

         MARTEDI’ 22 Luglio 2014
ASSEMBLEA RETRIBUITA DI UN’ORA

Ordine del giorno:
Dichiarazione esuberi
Presentazione proposte aziendali
Richiesta di mandato alla trattativa
   

Le assemblee avranno luogo nei seguenti orari:

 

-dalle 9,30 alle 10,30 sala riunioni  Palazzo Uffici 1      
 Piano Terra

-dalle 14,00 alle 15,00 saletta 1 Palazzo Uffici 2

-dalle 16,30 alle 17,30 saletta 1 Palazzo Uffici 2

  


Ivrea, 18 luglio 2014


Delegati  Wind Telecomunicazioni S.p.a. della sede di Ivrea

venerdì 11 luglio 2014

COMUNICATO STAMPA CALL CENTER: GOVERNO INTERVENGA SU SETTORE

COMUNICATO STAMPA
CALL CENTER: GOVERNO INTERVENGA SU SETTORE

Si è svolta oggi presso la Commissione Lavoro della Camera dei Deputati l’audizione delle Organizzazioni Sindacali nell’ambito dell’indagine conoscitiva sul mercato dei call center italiani.
Abbiamo ribadito l’urgenza di intervenire normativamente sulla disciplina degli appalti se si vuole evitare che, ormai a breve, l’intero settore conosca una ulteriore recrudescenza di gravi crisi occupazionali.
Gare al massimo ribasso, delocalizzazioni, senza una norma coerente con quanto fatto in Europa aprono al concreto rischio di vanificare quanto fatto nel settore dal 2007. Bisogna intervenire al più presto sull’equiparazione tra i cambi di appalto e le cessioni di aziende o rami di azienda. Solo così il lavoro ed i lavoratori torneranno ad essere non più una semplice voce di costo ma una variabile imprescindibile. In caso contrario sono a forte rischio varie migliaia posti di lavoro stabili.
E’ in atto un meccanismo di migrazione dell'occupazione: dopo 3 anni, persi gli incentivi, un'azienda diventa meno competitiva rispetto a chi apre ex novo, che beneficia di un costo del lavoro minore dell'87%. Con la conseguenza che i call center si sono spostati dal Nord al Sud dal paese, ora si spostano ad Est con i primi fenomeni di delocalizzazione. Chi rispetta le regole viene espulso dal mercato, prevale chi accede agli incentivi. L'altro risultato è che abbiamo il maggior numero di aziende di call center in Europa: in Italia
sono 2.227.
Positiva l’attenzione che i componenti della Commissione hanno prestato alle argomentazioni sindacali soprattutto sul tema di come regolamentare il mercato degli appalti per evitare che la compressione dei prezzi finisca per scaricarsi esclusivamente sui lavoratori. Ora però è tempo di scelte coraggiose: il Governo deve dire con esattezza qual è il ruolo che vuole svolgere in questa partita. Il silenzio rischia di stridere con le tante
situazioni di crisi che, anche in questi giorni, stanno coinvolgendo migliaia di persone in tutto il Paese. Il 18 luglio intanto il sindacato confederale si mobiliterà ancora organizzando un nuovo presidio sindacale presso il MiSE per sollecitare la nuova convocazione del tavolo di crisi sui call center.

Roma, 8 luglio 2014

LA SEGRETERIA NAZIONALE SLC‐CGIL

martedì 8 luglio 2014

Assemblea retribuita 10 luglio 2014

Comunicato Sindacale

 WIND 
 
GIOVEDI’ 10 Luglio 2014
ASSEMBLEA RETRIBUITA DI UN’ORA

 Le assemblee si svolgeranno nella Sala 1 di PU2.

Ordine del giorno:
Presentazione piano industriale
( art 1 ccnl)
  

Le assemblee avranno luogo nei seguenti orari:

 

dalle 9,30 alle 10,30

dalle 14,00 alle 15,00

dalle 16,30 alle 17,30

  


Ivrea 04 luglio 2014



Delegati  Wind Telecomunicazioni S.p.a. della sede di Ivrea

giovedì 26 giugno 2014

Tavolo di Crisi del settore Call Center

Potete trovare qui il testo della lettera inviata dalle OO.SS alle Istituzioni della Repubblica Italiana con titolo Tavolo di Crisi del settore Call Center.

lunedì 16 giugno 2014

Disdetta CCNL Telecomunicazioni CCNL TLC - testo Raccomandata

Roma, 10 giugno 2014
Raccomandata A.R. Spett.le Assotelecomunicazioni ASSTEL
ANTICIPATA A MEZZO EMAIL Via Barberini, 11
00186 ROMA
c.a. Ing. Cesare Avenia
e, p.c. Dott. Raffaele Nardacchione

OGGETTO: disdetta CCNL Telecomunicazioni CCNL TLC.

Con la presente le scriventi Segreterie Nazionali danno, come da art. 4 comm.2 del vigente CCNL TLC, formale disdetta del “Contratto collettivo nazionale di lavoro per il personale dipendente da imprese esercenti servizi di telecomunicazione” sottoscritto in data 1 febbraio 2013 ed in scadenza il 31 dicembre 2014.
Sarà cura delle scriventi OO.SS. far pervenire quanto prima la piattaforma rivendicativa per il rinnovo del CCNL in oggetto.

Distinti saluti.
I SEGRETARI GENERALI
SLC-CGIL Massimo Cestaro
FISTel-CISL Vito Vitale
UILCOM-UILBruno Di Cola

venerdì 13 giugno 2014

COMUNICATO RSU SLC rinvio incontro per Piano Industriale all'8 luglio

COMUNICATO RSU SLC


La RSU  SLC Wind della sede di Ivrea esprime  la  sua più viva preoccupazione per  l’ulteriore slittamento della presentazione del piano industriale.
Nell’invitare  Azienda e OO SS a riconsiderare   tale decisione, ricordiamo  che da Contratto Collettivo Nazionale,  l’azienda  è tenuta a  presentare le linee guida per il 2015  entro il primo quadrimestre  del 2014.

 Questi continui rinvii, peraltro non motivati, ci  lasciano piuttosto perplessi.
 Nelle ultime settimane sui  media si sono susseguite notizie sempre più dense di particolari,  sull’ipotetica fusione fra Wind e H3G;  la possibilità  di una stretta relazione fra le due cose  non  è poi cosi’ remota.
La situazione nei prossimi mesi potrebbe diventare piuttosto  complessa , e , nostro malgrado, i problemi di rappresentatività più volte denunciati  non sono stati affrontati.

 Rinnoviamo quindi la richiesta fatta a suo tempo ,  di  procedere quanto prima all’elezione di un coordinamento nazionale realmente rappresentativo e che rispecchi a pieno la complessità delle realtà aziendali  anche nei  numeri.
 Negli ultimi mesi la questione rappresentanza è  stata affrontata ampiamente , anche durante il congresso; la confederazione stessa ha ribadito, con l’accordo del 10 gennaio,  che in mancanza di tale requisito la contrattazione   rischia di subire pesanti battute d’arresto,  o peggio, perdere di legittimità.

 Non è questo lo scenario con il quale vorremmo affrontare i prossimi mesi, sebbene ovviamente garantiremo   la nostra presenza attiva e partecipativa, per il rispetto della fiducia che i lavoratori della sede di Ivrea   ci hanno accordato, nonostante  ,al momento,  abbiano una sola RSU in  loro  rappresentanza  a livello nazionale , per 640 lavoratori.


Ivrea, 12 giugno 2014


Le RSU SLC WIND DELLA SEDE DI IVREA 

mercoledì 4 giugno 2014

Comunicato Sindacale

COMUNICATO SINDACALE

Cari colleghe e colleghi,
il giorno 29 maggio siamo stati convocati dall’Azienda per alcune comunicazioni di carattere organizzativo. Dal primo Luglio, in ottemperanza all’accordo di Ottobre 2012 sulle internalizzazioni , sulla nostra sede confluirà una nuova attività. Si tratta della gestione del back office tecnico dei clienti SME. Il nuovo gruppo di circa 16 unità  verrà creato attingendo verosimilmente risorse dall’ RCC e farà capo ad Andrea Adragna. Contestualmente verrà anche creato nuovamente  un gruppo dedicato al provisioning SME, composto da circa 10 unità, che dovrebbero essere selezionate  in ambito Supporto Provisioning. I posti lasciati vacanti in RCC verranno occupati da persone selezionate in ambito assistenza tecnica adsl.
Sottolineiamo l’importanza di tale operazione volta al contenimento costi e altresì importante nella valorizzazione del nostro sito.
L’azienda parrebbe orientata a limitare la selezione solo a persone con contratto  full time, in quanto, al momento , in ambito RCC non sono presenti  lavoratori part-time.
Questo criterio di scelta ci pare piuttosto riduttivo; molte persone negli anni  si sono viste negare la possibilità di accedere a mobilità trasversali  solo in funzione del fatto di non aver avuto il passaggio a full-time, nonostante l’avessero più volte richiesto. Potrebbe essere questa l’occasione per valutarne di nuovi. Se questo, al momento, non fosse possibile, per comprensibili problemi di “spending review”, invitiamo l’azienda a considerare che lavoratori con orari differenti convivono senza problemi in altri reparti , e, inoltre,  l’accordo di ottobre  si esprime chiaramente sul tema “part time” per il quale  “L’Azienda agevolerà l’accoglimento delle richieste di trasformazione da orario di lavoro a tempo pieno a orario di lavoro a tempo parziale”. Invitiamo pertanto le linee a riconsiderare questa limitazione nella selezione delle persone, valutandole esclusivamente per le loro capacità  operative, magari destinando qualche ora in più ai colloqui di selezione. Ci è stato comunicato inoltre che parallelamente confluirà, sul customer care fisso, assistenza commerciale, l’attività “Quality check” , che consisterebbe in una verifica delle vendite tramite canali esterni Crediamo fermamente che il confluire di nuove attività sul nostro territorio sia un’occasione da cogliere  e  da sfruttare al massimo, per far comprendere meglio le potenzialità che esso ha da offrire, tramite le persone che vi lavorano con “forza e passione”.

La RSU WIND della SEDE DI IVREA

Ivrea 03 Giugno 2014

martedì 3 giugno 2014

Call center: Azzola (Slc Cgil) al governo, necessarie modifiche di legge per garantire occupazione.

“Abbiamo chiesto al Governo di produrre semplici modifiche legislative in grado di migliorare l’occupazione facendo risparmiare la spesa dello stato in ammortizzatori sociali e incentivi all’occupazione.” Questo il commento di Michele Azzola sull’incontro sul settore dei call center tenutosi oggi e promosso dal Ministero dello Sviluppo Economico e da quello del Lavoro.

“Gli interventi proposti da SLC CGIL al Vice Ministro De Vincenti perseguono tre obiettivi:

• migliorare le condizioni di chi lavora nei call center garantendo continuità occupazionale;
• strutturare e consolidare il settore in modo che le aziende riprendano a competere sulla qualità, sull’efficienza e sull’innovazione in modo tale da premiare la meritocrazia e non, come avviene oggi, la spregiudicatezza delle imprese;
• ridurre il contenzioso giudiziario che rappresenta un vero e proprio freno agli investimenti nel nostro Paese.

Non si tratta quindi – continua il sindacalista – di avanzare richieste fantasiose, ma di allineare l’Italia a quanto già fatto dagli altri Paesi europei che hanno recepito puntualmente i contenuti della direttiva 2001/23/CE a tutela dei lavoratori.”

“Il prossimo appuntamento è lo sciopero con la grande manifestazione nazionale dei dipendenti dei call center che si svolgerà a Roma il prossimo 4 giugno proprio per sostenere le richieste predisposte dalle organizzazioni sindacali.” (vedi volantino)

“Il sindacato – conclude Azzola – guarda inoltre con molta attenzione alla indagine conoscitiva sul settore dei call center promossa dalla commissione lavoro della Camera, luogo in cui tutta la politica dovrà provare a dare risposte alle migliaia di giovani lavoratrici e lavoratori oggi impiegati in uno dei pochi settori che hanno offerto opportunità occupazionali soprattutto nelle aree del Mezzogiorno.”

“Il tempo, per dirla con il Presidente del Consiglio, non è una variabile indipendente e la velocità con cui Governo e Politica riusciranno a dare risposte sono un elemento fondamentale per ridare speranza a lavoratori convinti di essere stati abbandonati da tutti. Il tutto senza chiedere ulteriori risorse pubbliche ma proponendo un modello in grado di far risparmiare le casse dello Stato”

giovedì 22 maggio 2014

Documento conclusivo del V Congresso Nazionale SLC-CGIL

Potete trovare qui il documento politico redatta alla fine del V Congresso Nazionale SLC CGIL.

venerdì 9 maggio 2014

Tranche Aumento Salariale

COMUNICATO

Vi informiamo che a partire dalla busta paga di aprile è stata aggiunta ai minimi tabellari la penultima tranche di aumento salariale prevista dal rinnovo del Contratto collettivo nazionale di lavoro del settore  Telecomunicazioni (CCNL TLC) del 1 febbraio 2013.

Di seguito gli aumenti lordi, per livello di appartenenza, per full time (da riproporzionare per i lavoratori part time):

LIVELLO 2: 21.99 €
LIVELLO 3: 24.78 €
LIVELLO 4: 27.02 €
LIVELLO 5: 30,00 €
LIVELLO 5s: 31.40 €
LIVELLO 6: 36.89 €
LIVELLO 7/7Q: 41.37 €

Inoltre, a partire da ottobre 2014, scatterà l'ultima tranche, pari a:

LIVELLO 2: 25,65 €
LIVELLO 3: 28,91 €
LIVELLO 4: 31,52 €
LIVELLO 5: 35,00 €
LIVELLO 5s: 36,63 €
LIVELLO 6: 43,04 €
LIVELLO 7/7Q: 48,26 €

Il 31 dicembre 2014 scade il CCNL TLC, ma in queste settimane sono già in corso le discussioni in sede sindacale, per elaborare unitariamente la piattaforma di rinnovo del Contratto da portare alle assemblee in tutti i luoghi di lavoro.

SLC CGIL TORINO
Torino, 7 maggio 2014