martedì 20 novembre 2012

Call Center: Comunicato Stampa


Roma, 19 novembre 2012

Call center: Necessaria campagna straordinaria 
di controlli sul territorio nazionale. 
Committenti adottino procedure per evitare
imprenditori disonesti

Pochi giorni fa a Palermo sono stati scoperti venti cittadini italiani che lavoravano, per un salario irrisorio, vendendo servizi di grandi società telefoniche. Oggi, grazie ai loro sfoghi affidati ad un social network, scopriamo altri 112 nostri concittadini ad Ariano Irpino, costretti ad essere fantasmi, voci anonime senza diritti, “beni di consumo” loro malgrado, proprio come quei servizi che provavano a vendere telefonicamente.
Centododici persone che, ancora una volta, non hanno trovato nessuna altra alternativa alla disoccupazione se non lo sfruttamento, il lavoro nero, la negazione della loro stessa esistenza.
Occorre, a questo punto, che si attivi la Direzione dei Servizi Ispettivi del Ministero del Lavoro per promuovere una campagna di verifiche straordinarie su tutto il territorio nazionale perché, evidentemente, la risorgenza del fenomeno dei “sottoscalisti” non è più una possibilità ma un dato di fatto al quale occorre dare una risposta articolata e strutturale.
Occorre che il sindacato tutto intensifichi ulteriormente gli sforzi per avvicinare quei lavoratori e strapparli ad un destino di soprusi ma, soprattutto, ciò che occorre di più è che, una volta per tutte, i datori di lavoro del settore delle Telecomunicazioni diano un segnale pubblico, inequivocabile, della loro convinta partecipazione a questa battaglia di civiltà.
Bene ha fatto Assocontact ad esprimere tutto il proprio sdegno dinanzi a simili notizie, ora attendiamo che tutti i committenti facciano lo stesso ed attivino, un volta per tutte, procedure rigide che impediscano che quote importanti di lavoro possano finire, a qualunque titolo, ad imprenditori rapaci senza scrupoli.

LA SEGRETERIA NAZIONALE SLC-CGIL

martedì 13 novembre 2012

14 Novembre - Giornata Europea di Mobilitazione


Torino, 9 novembre 2012

La CES (Confederazione Europea dei Sindacati) ha proclamato per il 14 novembre una giornata europea di mobilitazione contro le politiche di austerità, contro i tagli alla spesa pubblica decisi da quasi tutti gli stati membri dell’Unione Europea.
In Italia la sola CGIL ha proclamato uno sciopero generale di 4 ore per alcune categorie, mentre per le altre la mobilitazione è dell'intera giornata. Per le Telecomunicazioni lo sciopero sarà di 8 ore.
Ormai da anni il ritornello che ascoltiamo è sempre lo stesso: la “crisi” che sta sconvolgendo l'economia mondiale e in special modo quella europea, può essere fronteggiata solo con i tagli alla spesa pubblica, con le contrazioni salariali, con la cancellazione della protezione sociale.
Ma questo modello di Austerità non funziona: la ripresa promessa più e più volte, non è arrivata. Al contrario registriamo tagli ormai insostenibili allo stato sociale, la disoccupazione a livelli impressionanti. In Europa 25 milioni di lavoratori sono senza occupazione, con punte in alcuni paesi del 50% dei giovani. In Italia la disoccupazione è arrivata al 10,8%, al 35,4% quella dei giovani fino ai 24 anni.
Le ricette applicate sono evidentemente scorrette. Il contenimento esasperato della spesa pubblica sta faticosamente stabilizzando finanziariamente il Paese, ma i soli a pagare sono i lavoratori italiani. Solo a Torino nel 2012 si è registrato un + 64 milioni di ore di cassa integrazione e + 25.000 lavoratori in mobilità. In campo sanitario siamo di fronte al collasso a causa dei tagli di oltre 30 miliardi (dal 2011),
mentre il patto di stabilità impedisce agli Enti Locali di effettuare stanziamenti per gli ambiti di competenza.
I lavoratori stanno pagando a caro prezzo crisi e misure di austerità, mentre il mondo della finanza e gli
speculatori continuano a prosperare.
Cambiare rotta significa aprire ad un dialogo sociale che metta al centro crescita sostenibile e occupazione vera. Significa mettere in atto politiche di redistribuzione e tassazione che colpiscano rendite finanziarie, frode fiscale e speculazione. Significa rimettere le persone e i lavoratori al centro della società con politiche di inclusione sociale finanziate anche attraverso la tassa sulle transazioni finanziarie, che da sola andrebbe a limitare le speculazioni. Significa riproporre come centrali la contrattazione collettiva, il dialogo sociale e l'attenzione ai diritti del Lavoro quali unici presidi di democrazia certa all'interno del tessuto sociale.
La CES si mobilita, a livello europeo, per combattere l'austerità e le nefaste conseguenze che questa comporta. La Cgil, aderente alla CES, riprende in Italia tale sciopero. Anche Cisl e Uil aderiscono alla CES ma si sottraggono allo sciopero.

Sappiamo benissimo quanto lo sciopero costi ai lavoratori ma ancora di più sappiamo
che non abbiamo alternative.
Il 14 novembre sciopero intero turno dei
lavoratori delle Tlc:
per il Lavoro e la Solidarietà, contro le
disuguaglianze sociali.

TORINO, MANIFESTAZIONE DA P.zza Vittorio ore
09:30 a P.zza CASTELLO (lato Prefettura).

Segreteria Slc Cgil Torino

sabato 10 novembre 2012

Lottoperildiciotto

Martedì 13 novembre, dalle ore 11 alle 15, 

nei pressi del locale mensa ci sarà una raccolta firme 
per la promozione di due referendum 

per il ripristino dell'Art. 18.

Le RSU CGIL-SLC della sede Wind di Ivrea

Sciopero Generale 14 Novembre 2012



MERCOLEDI' 14 NOVEMBRE 2012

SCIOPERO GENERALE 4 ORE 
(8 ore per le Telecomunicazioni)

A TORINO MANIFESTAZIONE E CORTEO

ore 9.30 da piazza Vittorio Veneto a piazza Castello
(lato Prefettura)

Qua trovate il volantino esplicativo dello sciopero

In occasione dello Sciopero Nazionale CGIL del giorno 14 novembre 2012,  la Cgil del Canavese ha organizzato due pullman per la manifestazione di Torino.
Un pullman con  partenza alle ore 8.00 da Cuorgnè in piazza d’Armi  e uno da Ivrea dal piazzale della stazione.

Il pullman che parte da Cuorgnè si fermerà  a Castellamonte vicino all’ospedale e quello di Ivrea si fermerà a Caluso piazzale del mercato.

Per prenotazioni telefonare in Cgil Ivrea ai numeri 012540317 oppure 0125229214.