giovedì 18 marzo 2010

Comunicato SLC su chiusure 2010


La Direzione aziendale di Wind sta comunicando in queste ore un piano di chiusure per il 2010 che la SLC-CGIL considera totalmente sbagliato nel metodo e nel merito.
Nel metodo, perché Wind ritiene di poter decidere su un tema così importante in maniera del tutto unilaterale, convocando all’ultimo momento le RSU ad incontri meramente informativi.
Nel merito, perché il piano presentato dall’azienda va ben al di là di quanto previsto dal contratto, arrivando, di fatto, ad ipotecare la quasi totalità dei giorni di ferie a disposizione delle lavoratrici e dei lavoratori di Wind.
Come SLC-CGIL ci siamo da sempre impegnati per la piena fruizione annuale del diritto alle ferie da parte dei lavoratori e non ci siamo mai sottratti al confronto con l’azienda su questo tema. Alla luce di ciò troviamo ancora più sbagliato l’atteggiamento di Wind che ritiene di poter disporre, unilateralmente ed in modo così esteso, di questo diritto.
La Segreteria Nazionale di SLC-CGIL chiede pertanto alla direzione aziendale di fermarsi evitando qualsiasi ulteriore forzatura ed invita i lavoratori a segnalare tempestivamente alla RSU qualsiasi indebita pressione da parte aziendale. Qualora Wind ritenesse di continuare con questo atteggiamento, la SLC-CGIL e tutte le sue strutture non esiteranno a mettere in campo tutti gli strumenti, sindacali e legali, a tutela delle lavoratrici e dei lavoratori di Wind.

La Segreteria Nazionale di SLC-CGIL

mercoledì 10 marzo 2010

martedì 9 marzo 2010

12 Marzo 2010 Sciopero Generale della CGIL

Presidio ad Ivrea in Piazza di Città dalle ore 9

Lavoro fisco e cittadinanza cambiare si può e si deve;

Il Governo nega la crisi e intanto cresce la disoccupazione, si licenziano i precari e si moltiplicano le vertenze sull’occupazione.

Chiediamo al Governo a Confindustria e a tutte le imprese di Fermare i licenziamenti.

E’ necessario da subito affrontare le vertenze, impedire la chiusura delle Aziende e definire strumenti di politica industriale.

E’ necessario da subito avviare un piano per la ricerca e un piano per il mezzogiorno e al contempo monitorare con la massima attenzione quanto avviene su vari territori e anche in Piemonte dove stiamo assistendo ad una continua emorragia di posti di lavoro.

E’ necessario ridurre le tasse attraverso la lotta all’evasione e all’elusione fiscale.

E’ necessario costruire un futuro per il paese attraverso politiche di accoglienza e lotta alle nuove schiavitù.

E’ necessario respingere il nuovo attacco all’articolo 18 contenuto nel disegno di legge 1167 sull’arbitrato e che consente alle Aziende di poter evitare che il lavoratore si rivolga al giudice del lavoro semplicemente concordandolo all’atto dell’assunzione.

Stiamo sempre più assistendo al tentativo di dividere i lavoratori e impoverire i contratti di tutele.

L’accordo separato con CISL e UIL ha dato ampi margini di movimento al Governo e a Confindustria nel ricercare di riformare il mercato del lavoro indebolendo i contratti e la forza contrattuale.

E’ necessario che le organizzazioni più rappresentative come la CGIL vedano confermata la loro rappresentatività e si impedisca il rinnovo di contratti firmati dal primo che ci stà e senza essere poi sottoposti al voto dei lavoratori.

Dobbiamo riaffermare che tutti noi esistiamo non solo quando paghiamo le tasse e per intero ma anche quando le difficoltà ci colpiscono perchè spesso i media ci ignorano come il governo continua ad ignorare la crisi.

Abbiamo poi assistito recentemente all’attacco al diritto allo studio con l’abbassamento dell’età dell’obbligo scolastico, ora in deroga si può andare a lavorare a 16 anni con contratto di apprendistato. Ma faranno poi lavorare anche i bambini?

In momenti di crisi tutti i paesi investono sulla formazione perché è dalla conoscenza, dalla ricerca e dalla capacità di innovazione delle imprese che possono arrivare i segnali della ripresa, invece nel nostro paese tutto tace e se si fanno programmi sono solo su tecnologie ormai obsolete.

cambiare si può e si deve;

Per queste ragioni, e molte altre, le lavoratrici ed i lavoratori delle Aziende di Telecomunicazioni sciopereranno per l’intero turno di lavoro.

Ivrea 09 Marzo 2010

Delegati SLC-CGIL di Wind Telecomunicazioni S.p.a.

Sciopero venerdì 12 marzo




Per le lavoratrici e i lavoratori delle aziende TLC lo sciopero è previsto per l'intero turno di lavoro.

martedì 2 marzo 2010

12 marzo: sciopero generale CGIL, in piazza per 'Lavoro, Fisco e Cittadinanza

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Tutti i lavoratori pubblici e privati saranno chiamati a scioperare per 4 ore, organizzate manifestazioni in tutte le piazze -
Il Governo nega la crisi e promette che nessuno “verrà lasciato indietro”. Intanto cresce la disoccupazione, si licenziano i precari della scuola e della pubblica amministrazione, si moltiplicano le vertenze sull'occupazione e le risposte continuano a non essere date.

La prima richiesta
della CGIL al Governo, a Confindustria e a tutte le imprese è fermare i licenziamenti. E' necessario garantire la prosecuzione della CIG in deroga, raddoppiare la durata dell'indennità di disoccupazione e aumentare i massimali CIG, sostenere il reddito e prevedere gli ammortizzatori sociali per i precari.

E' necessario affrontare le vertenze impedire la chiusura delle aziende, definire strumenti di politica industriale, avviare subito un piano per la ricerca e un piano per il Mezzogiorno. Una risposta immediata della CGIL è una prima restituzione di 500 euro per il 2010 di quanto già lavoratori e pensionati hanno pagato in più.

E' necessario
ridurre le tasse per lavoratori e pensionati, attraverso la lotta all'evasione e all'elusione fiscale, la tassazione come in Europa delle rendite finanziare, dei grandi patrimoni e delle stock option, attraverso l'abbassamento della prima aliquota al 20 %.

E' necessario
costruire un futuro per il Paese attraverso politiche di accoglienza e lotta alle nuove schiavitù. Fondamentale è la regolarizzazione dei migranti che lavorano, la sospensione della Bossi-Fini per i migranti in cerca di rioccupazione, abolire il reato di clandestinità, riconoscendo la cittadinanza alla nascita nel nostro Paese, estendere l'art. 18 del Testo Unico sull'immigrazione equiparando il reato di caporalato a quello di tratta sugli esseri umani