mercoledì 25 maggio 2011

COMUNICATO SUL CONTRATTO FESTA SRL


Sindacato Lavoratori Comunicazione
 


COMUNICATO CONTRATTO FESTA Srl:
LA CONCORRENZA SLEALE NON SI REGOLAMENTA, SI COMBATTE!



Desta forte preoccupazione e sconcerto l’accordo aziendale firmato dalla Fistel Cisl Nazionale e la società FESTA SrL, call center del gruppo Snai con sedi a Roma e Lucca. Sconcerto perché si tratta di un vero e proprio contratto “alternativo” al CCNL vigente che introduce importanti deroghe ed oggettivi peggioramenti delle condizioni di lavoro.
La FESTA SrL è un call center che svolge attività prevalentemente outbound ed applica il contratto del commercio. Con questo accordo si fanno uscire i lavoratori dal perimetro del CCNL del commercio e si costruisce per loro un impianto “nuovo”. Nuovo tra virgolette perché viene riproposto il vecchio schema tanto caro ad una parte di Assocontact, ovvero quello di un contratto che prevede come salario un fisso ed una parte variabile legata alla produttività, il tutto “condito” da una serie di deroghe una peggiore dell’altra. Come le ore di supplementare per le quali è previsto che il 50% del consentito non venga pagato mentre per il restante viene stabilita una maggiorazione del 5%! O l’introduzione di una flessibilità oraria esasperata. O gli scatti di anzianità, calcolati su base triennale e non più biennale e più bassi rispetto a quanto previsto dal CCNL TLC ( un operatore 3° livello con CCNL TLC prende 23.24 € ogni due anni; un operatore 3° livello con contratto FESTA/FISTEL prende € 20 € ogni tre anni!). Un monte permessi retribuiti annui pari a sole 50 ore per contratto full time.  Per non parlare della parte relativa alla retribuzione, dove sono stati stabiliti, per la parte fissa, minimi che vanno al di sotto  di quelli oggi previsti per un operatore di call center con contratto TLC. O dei criteri di valutazione della qualità e quantità della parte variabile. Qui gli estensori dell’accordo hanno dato il meglio di se stessi. Con un tratto di penna viene, di fatto, superato l’articolo 4 della Legge 300 (che non a caso non viene mai menzionata, parlando invece di astratti “diritti fondamentali dei lavoratori”) arrivando a prevedere un sistema di monitoraggio della produttività individuale che definire “invasivo” è un complimento. Vengono monitorati i rapporti fra ore programmate, ore effettivamente prestate, contatti utili, contatti andati a buon fine, la “resa mensile” (testuale) dei singoli. Altro che controllo individuale!! Siamo al “Grande Fratello”. Così come per la qualità della prestazione, dove semplicemente si contempla la registrazione delle telefonate ed il loro ascolto (presumiamo di tutta la telefonata, non già della sola transazione commerciale come prescrive puntualmente l’ AGCOM). Insomma un piccolo accordo in una piccola azienda che rischia di scardinare completamente quanto fatto unitariamente sino ad oggi nel settore dei call center. Ulteriore forte perplessità suscita la scelta di affidare la sanità integrativa alla FASI (il Fondo di assistenza sanitaria integrativa dei dirigenti). In questo modo si sancisce, di fatto, la volontà di tenere fuori dal perimetro TLC una parte del mondo dei call center, finendo per indebolire quella conquista importantissima che è stata l’istituzione di Assicassa, ovvero la sanità di settore per il mondo delle Telecomunicazioni. Quindi con una mano la Fistel Cisl lavora per uno schema inclusivo che vede nel CCNL TLC lo strumento di tutela dei diritti e di gestione del welfare di tutti, lavoratori dei call center compresi sottoscrivendo piattaforme unitarie; con l’altra mette le basi per frazionare nuovamente quel mondo, prevedendo forme di welfare alternative ed inconciliabili con Assicassa, contro il CCNL e favorendo dumping e concorrenza sleale!

Tutto questo mentre, a fatica, proviamo a gestire, anche insieme alla Fistel Cisl, le tante crisi che in queste settimane si susseguono in questo settore  proprio a causa del dumping e della deregolamentazione risorgente : i licenziamenti di massa di Teleperformance, le difficoltà di Almaviva e di ECARE. Tutto questo a pochi giorni dalla presentazione della piattaforma unitaria per il rilancio del settore dei call center. Piattaforma nella quale tutti insieme, Fistel Cisl compresa, proviamo a rafforzare il mondo degli outsourcer partendo proprio dal rispetto delle regole, dall’osservanza del CCNL contro le cattive pratiche che alimentano il dumping salariale e dei diritti. Piattaforma talmente sentita da tutti che, a sua difesa, verranno chiamati i lavoratori alla mobilitazione! (anche quelli iscritti alla Fistel-Cisl).
Siamo francamente sbalorditi da una simile incoerenza! Non potendo ritenere, anche valutando l’esperienza indubbia di chi questo ”accordo aziendale” l’ha firmato per conto della Fistel Cisl Nazionale, che ne sia stata sottovalutata la portata ed il potenziale effetto deregolamentatore, ci chiediamo a questo punto quale sia il fine di tutto questo. Lo chiediamo soprattutto alle centinaia di iscritte ed iscritti alla Fistel Cisl che, quotidianamente, combattono con forza insieme a noi la battaglia per la buona occupazione e la difesa del CCNL delle Telecomunicazioni. Chiediamo loro se hanno capito che, domani, la prossima crisi aziendale potrebbe essere causata proprio dalla “appetibilità” di un accordo come quello sottoscritto in Faste  dalla  Fistel Cisl Nazionale rispetto alle tutele presenti nel vigente CCNL!!!
Noi pensiamo che, in questo momento, anche il solo proporre un accordo del genere indebolisca molto i lavoratori e mini fortemente l’azione unitaria di contenimento della crisi del settore e rafforzamento del CCNL TLC (suggeriamo a tutti di rileggere attentamente il punto 4 della Piattaforma unitaria per i call center e valutarne la compatibilità con l’accordo aziendale FESTA). Non si combatte il fenomeno delle delocalizzazioni offrendo un modello che, di fatto, accondiscende alla spinta ribassista che anima il fenomeno stesso. A noi hanno sempre insegnato che il lavoro si prova a tenerlo in Italia lavorando per l’innalzamento del livello dei diritti dei lavoratori dei paesi dove si delocalizza, non abbassando quello dei lavoratori italiani; cercando di vincolare tutte le parti in causa al rispetto delle regole e non, una volta costatato che uno degli “attori” non vuole rispettare i patti, offrire modelli alternativi che, di fatto, assecondano la tendenza alla contrazione dei diritti.  Alla vigilia del rinnovo del CCNL delle TLC ci chiediamo, e chiediamo sopratutto alla FISTEL-CISL, che tipo di messaggio stia mandando: è veramente volontà di tutti  rafforzare le tutele esistenti rendendo il CCNL un contratto veramente inclusivo di tutta la filiera delle TLC?
E’ per questi motivi che continueremo a combattere le scorciatoie, le illegalità e le deroghe da qualunque parte arrivino. Già nelle prossime ore metteremo in campo tutte le azioni legali per contrastare le conseguenze di questo sciagurato accordo ed avvieremo una massiccia campagna di informazione in tutti i posti di lavoro, a cominciare da quei call center dove siamo chiamati, insieme alla Fistel Cisl, ad arginare gli effetti dirompenti del ritorno alla illegalità, al dumping ed alla deregolamentazione.
P.S.:  Sapendo che ci potrebbe essere obiettato che si tratta di un accordo limitato alla sola attività outbound svolta con contratti a progetto, precisiamo subito che: la società Festa SrL lo sta proponendo “spintaneamente” a tutti i propri profili indipendentemente dalla tipologia di contratto e dalla mansione; chi accetta ( anche se con un contratto a tempo indeterminato) deve licenziarsi ed essere riassunto con il nuovo accordo, firmando una transazione direttamente nelle sedi degli uffici vertenze Cisl; chi non accetta viene trasferito dalla sede di Roma a quella di Lucca dove al momento non verrà applicato questo contratto aziendale (lo sanno questo alla Fistel Cisl?!); che presto questo “prodigio della modernità” arriverà anche nel perimetro del CCNL delle TLC dal momento che responsabili dell’azienda consorella FASTE SrL (società dove trova applicazione il CCNL delle TLC) hanno già annunciato alla SLC-CGIL che intenderanno “proporre” anche ai loro lavoratori il passaggio al nuovo contratto aziendale.
La Segreteria Nazionale di SLC-CGIL

lunedì 23 maggio 2011

WIND - Piano Industriale

SLC         -   CGIL            Sindacato Lavoratori Comunicazione
FISTel     -   CISL        Federazione Informazione Spettacolo e Telecomunicazioni
UILCOM  -   UIL         Unione Italiana Lavoratori della Comunicazione


Roma, 20 maggio 2011




COMUNICATO

WIND: INCONTRO SU PIANO INDUSTRIALE



Il 17 maggio c.a. si è tenuto a Roma l’incontro tra le linee dirigenziali del management di WIND, unitamente ai referenti delle Risorse Umane (HR), le OO. SS. Nazionali ed una delegazione di Segretari Territoriali ed RSU.
L’incontro era molto atteso perché a valle del  cambio di proprietà intervenuto, con il passaggio al nuovo soggetto internazionale Vimpelcom

La riunione è iniziata con le dichiarazioni da parte del responsabile degli affari regolatori ed istituzionali Romano Righetti sullo scenario complessivo del settore TLC, sulle strategie future dell’Azienda  e degli assetti regolatori ed istituzionalI rispetto alle dinamiche del settore nazionale ed internazionale.
Obiettivo Wind è mantenere il livello di competizione  attraverso una strategia che comporti   investimenti sulla tecnologia in fibra ottica,investimenti sul mobile  e mantenimento delle tariffe di terminazione.
Sul mobile  determinante sarà la   verifica delle disponibilità degli spettri di frequenze come  obiettivo per incrementare l’ampliamento dei servizi  , la banda 800 è occupata dalle tv locali , la disponibilità di queste frequenze  deve essere garantita   con la loro liberazione  prima di approcciare l’eventuale gara  per l’assegnazione.
La riduzione dei valori  delle tariffe  di terminazione toglie risorse alle industry abbassando i ricavi  e comporta  di contro l’innalzamento delle tariffe dirette.
Lo scenario regolamentare è importante per tutti gli operatori in Italia e a questo proposito serve una previsione di fattibilità e sostenibilità dei costi di terminazione. Opportune verifiche con gli enti  regolamentatori del settore si rendono necessari per evitare che il fenomeno “reseller”. L’obiettivo WIND  è continuare ad agire come operatore infrastrutturale.

La riunione è continuata con l’intervento di Giuseppe Gola, direttore finanziario Wind, che ha delineato nel dettaglio i parametri finanziari elencando  i principali risultati 2010:  ricavi totali raggiungono 1.351 milioni di euro, in crescita del 4,3% rispetto a1.295 milioni di euro del primo trimestre 2010,EBITDA in aumento del 2,8% a 497 milioni di euro; margine a 36,8%; il Risultato operativo è in crescita a 264 milioni di euro, +9,7% rispetto ai 241 milioni di euro registrati nel I trimestre 2010 l’ indebitamento finanziario netto è pari 8.265 milioni di euro, in diminuzione rispetto a 8.415 milioni di euro al 31 dicembre 2010. I clienti della telefonia mobile sono in aumento del 7,7% a 20,3 milioni, i clienti della telefonia fissa voce pari a circa 3,1 milioni, in aumento del 7,3%, trainati dalla crescita dell’11,9% dei clienti voce diretti. I clienti broad band sono in crescita del 18,5% a 2,03 milioni,118 mila infine sono le nuove attivazioni nette nel trimestre.
 
L’ARPU da servizi di telefonia mobile nel primo trimestre dell’anno si attesta a 15,4 euro, in diminuzione rispetto a 16,1 euro registrati nel primo trimestre del 2010, l’ARPU totale da
servizi di telefonia fissa ha registrato una lieve flessione attestandosi a 33,6 euro, la flessione è  principalmente legata all’effetto della riduzione delle tariffe di terminazione. L’ARPU da servizi broadband nello stesso periodo si attesta a 19,3 euro, in crescita del 4,2% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

Il 2011 sarà sostanzialmente in linea con gli obiettivi individuati nel 2010: fisso (broadband), mobile e sviluppo canali di efficienza su base clienti. In termini di investimenti complessivi si prevedono circa 900-950 M.ni/euro,in linea con i valori 2010, di cui l’80% destinato a network, come confermato da Nicola Grassi responsabile Network Develepment, comprensivo degli investimenti sul fisso-ULL per l’incremento dei siti ULL e  sulla rete mobile è prevista una crescita  con l’obiettivo della network parity UMTS/HSDPA: 2400 siti radio mobile  con la previsione 2011  attestata su  3000 siti , valori da tenere per altri due anni con il fine dell’incremento  della rete per la copertura  e capillarità  anche della rete 2G.

Maxmiliano Ibarra, responsabile BU Consumer, ha annunciato lo sviluppo del mercato nei vari segmenti di mercato, incluso il segmento consumer alto spendente e SME/SOHO ed il segmento Mobile Internet.
Obiettivo 2011 è l’ulteriore incremento della qualità del servizio  e l’ampliamento della rete dei negozi con la prossima apertura  del nuovo punto vendita su Roma.

Gabrile Sgariglia, direttore Operatione del Network, ha sottolineato i piani di ottimizzazione dei costi attraverso la leva economica delle rinegoziazioni dei contratti di locazione uniti a progetti di condivisione  dei siti con altri operatori, ha annunciato inoltre il piano di studio sulla rete, da parte di una società esterna, al fine di ricercare una soluzione esterna per migliorare ulteriormente  i livelli di efficacia ed efficienza ricercati nel network e non più disponibili internamente.

Il direttore del personale Maurizio Mongardi  nel fornire i  numeri dell’organico a dicembre 2010, pari a circa 7.114 persone, ha anche ribadito il ruolo della formazione in Azienda confermandone il ruolo  nella crescita professionale dei lavoratori Wind.

Dopo l’esposizione da parte dell'Azienda, le OO.SS. e la delegazione hanno effettuato alcune riflessioni e richieste di chiarimento. In particolare è stato sottolineato come Segreterie Nazionali che il modello di Wind ha raggiunto un equilibrio ed un’efficienza proprio perché non ha inseguito suggestione di altri, ma ha saputo sviluppare un proprio approccio, passando da una competizione basata esclusivamente sulla convenienza delle tariffe ad una qualità tecnologica della rete e ad una qualità nei servizi di assistenza tanto da essere divenuto un competitor forte anche rispetto a Vodafone e Telecom Italia.

La qualità della rete è oggi un punto di forza, così come il livello di manutenzione, implementazione e sviluppo tanto delle infrastrutture mobili che di rete fissa. Proprio per la sua strategia di non essere la “lepre” del mercato, ma un operatore che guarda agli altri ma costruisce una propria strategia complessiva di brand, di servizi e di tecnologie, riterremmo un grave errore prima di tutto industriale, inseguire suggestioni come quelle che per esempio sta interessando Vodafone, con la cessione della manutenzione a Ericsson.

Wind rischierebbe di tornare indietro di anni, di perdere i suoi margini di maggior competitività che l’hanno fatta l’operatore con la maggior redditività relativa nel mercato italiano. Wind si deve caratterizzare ancora di più nel futuro per la qualità delle sue reti, tenendole in casa e sviluppandole. Per tanto, preso atto che è allo studio un possibile cambio di modello (studi se ne sono sempre fatti, pensiamo al progetto Torri, poi non attuato) ma che nulla è

stato ancora deciso, come Segreterie Nazionali abbiamo invitato l’azienda a non commettere un errore proprio di modello di business, che non solo vedrebbe il sindacato contrario per gli eventuali impatti occupazionali, ma che metterebbe a rischio i successi di Wind. Successi ottenuti con una serie di riorganizzazioni che il sindacato ha accompagnato, proprio perché dentro un modello di valorizzazione delle risorse all’interno del perimetro aziendale.

Inoltre come Sindacato abbiamo evidenziato che, con l’acquisizione da parte di Vimpelcom, la situazione debitoria è molto migliorata, gli utili sono in crescita e se mai, più che operazioni di riduzioni eventuali, Wind è oggi nelle condizioni di essere predatore e non preda sul mercato italiano, cioè di poter anche comprare aziende al fine di rafforzarsi ulteriormente.


A questo punto l’azienda ha precisato che:

-         lo studio è uno dei tanti modelli teorici su cui i consulenti di Wind ogni anno si esercitano (appunto come fu il progetto Eiffel);
-         che nessuna decisione è stata presa e che si è solo all’inizio dello studio che sarà comunque completato nei prossimi mesi;
-         che prende atto e rifletterà sulle osservazioni del Sindacato;
-         che non esclude, visti i nuovi assetti, di “guardarsi intorno” rispetto ad altri piccoli player che potrebbero potenziare e completare la gamma di servizi offerti da Wind;
-         che in ogni caso, viste le buone relazioni sindacali, il dialogo preventivo e la discussione franca rimarranno i propri “must” nel rapporto con le OO.SS.

Come Segreterie Nazionali prendiamo atto delle dichiarazioni, ma vigileremo come sempre sulla situazione aziendale, pronti a mobilitarci a tutela sempre e comunque dell’occupazione e dei diritti dei lavoratori. Questo a partire già dai prossimi mesi che ci vedranno impegnati nella definizione della piattaforma per il rinnovo del 2° livello in vista dell’autunno.


Le Segreterie Nazionali di Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil


venerdì 20 maggio 2011

Aumenti tabellari del CCNL TLC

La terza tranche degli aumenti contrattuali dei minimi tabellari verrà erogata dalle competenze di giugno 2011 con i seguenti importi lordi:

  • Q-7°: 68,94 €
  • 6°: 61,49 €
  • 5°: 50,00 €
  • 4°: 45,03 €
Minimi tabellari al 1 giugno 2011:
  • Q-7°: 1.479,29 €
  • 6°: 1.316,79 €
  • 5°: 1.072,32 €
  • 4°: 966,93 €

mercoledì 18 maggio 2011

Grazie!



La Segreteria Slc-Cgil di Torino ringrazia le lavoratrici ed i lavoratori che hanno aderito allo sciopero generale indetto dalla CGIL il 6 Maggio.

I dati nazionali indicano un’adesione superiore al 50% dei lavoratori, il che significa che un lavoratore su due ha riconosciuto valide le ragioni dello sciopero.

Ringraziamo i numerosi lavoratori per la straordinaria partecipazione alla manifestazione di Torino e per la grande visibilità offerta allo spezzone SLC del corteo.

Infine la Segreteria ringrazia tutti coloro che, nei giorni precedenti, hanno profuso uno straordinario impegno nel tenere le assemblee sui posti di lavoro, nel distribuire i volantini, parlare con i singoli lavoratori per sostenere ed argomentare le ragioni dello sciopero e nel prestare la propria attività per la necessaria organizzazione interna .

Torino, 14-5-2011                                                                                                      SLC-CGIL Torino

giovedì 12 maggio 2011

RIORGANIZZAZIONE RCC


 
In data 10 Maggio è stato comunicato alle RSU il progetto di riorganizzazione del lavoro in ambito RCC sulle sedi di Milano e Ivrea.
Nella prima fase della riorganizzazione, prevista in partenza per il prossimo 16 maggio, sul territorio di Ivrea confluiranno tutte le attività di Assurance, mentre la sede di Milano si focalizzerà sulle attività di Provisioning.
 La gestione dei trouble ticket per l’area Nord Ovest,  fino ad ora in gestione a Milano, verrà presa in carico da RCC Ivrea, che diventerà quindi l’unica sede a gestire L’Assurance Fisso,(Fonia e ADSL ) a livello Italia.
Nello specifico si prevede un aumento di circa 1300 ticket a settimana , che verranno inizialmente gestiti col supporto del fornitore esterno
 Nel prossimo futuro è a progetto il ricorso al Multiskill Fonia /Adsl, con la creazione di un macrogruppo in cui confluiranno tutti gli operatori,  che si occuperanno indistintamente di gestione Fonia e Adsl, con la sola distinzione fra clienti Wholesale  (ancora su rete Telecom) e ULL.
Il processo formativo è focalizzato principalmente sul  “training on the job”  e sullo scambio reciproco di competenze  all’interno di nuovi gruppi di lavori formati da persone con competenze differenti, una piccola parte dello stesso verrà anche effettuata in aula.
La riorganizzazione andrà ad impattare anche sugli orari lavorativi che saranno uniformati:l’Azienda si impegna fin d’ora a far visionare alla RSU le nuove matrici dei turni quando queste saranno disponibili.  

Le RSU  giudicano positivamente il confluimento  di nuove attività sulla sede di Ivrea, e la gestione delle stesse come unico presidio a livello Italia e auspicano che l’iter formativo , che si annuncia lungo e complesso, venga intrapreso al più presto e nella maniera più capillare possibile, in modo da consentire ai lavoratori di affrontare la riorganizzazione nella maniera più serena possibile, limitando le perplessità e lo stress che ogni novità inevitabilmente causa.

Siamo fin d’ora disponibili al confronto coi lavoratori impattati, certi che la condivisione continua di informazioni sia una condizione indispensabile per svolgere al meglio il nostro lavoro.

Le RSU WIND della sede di Ivrea

Ivrea , 11/05/2011


lunedì 9 maggio 2011

Importi Premio di risultato 2011


Si è tenuta oggi la riunione di Comitato PDR di Wind che ha ratificato gli importi di Premio di Risultato relativi all’anno 2011 che riportiamo in tabella:


IMPORTI PDR 2011
LIVELLO
FULL - TIME
PART - TIME 6 H
PART - TIME 5 H
Q
3777
//////
//////
7
3325
2494
2078
6
3022
2267
1889
5
2531
1898
1582
4
2266
1700
1416


Gli importi verranno erogati con le competenze di Maggio 2011 e verranno sottoposte a tassazione agevolata l 10% nei limiti di reddito di € 40000 conseguiti nell’anno 2010.


Roma 02 Maggio 2011

Il comitato PDR

Risultati Elezioni rsu di Operation Field di corso Regina a Torino

Aventi diritto  112
Votanti:          68
Risultati:
  • CGIL 39
  • CISL 12
  • CUB17

Delegati CGIL 2
Delegati CUB 1

lunedì 2 maggio 2011

Verbale di incontro del Comitato Premio di Risultato.
Nell’incontro odierno l‘Azienda ha illustrato i valori di MOL e di Customer Satisfaction relativi all’anno 2010, che portano globalmente ad un risultato del 103,22%.
Sulla base di detti valori gli importi lordi del premio di risultato 2010, che verranno erogati con le competenze del mese di maggio 2011 secondo la regolamentazione definita nel Verbale di Accordo del 5 novembre 2008, sono i seguenti:

Q.   € 3.777 
7.    € 3.325
6.   € 3.022
5.   € 2.531
4.   € 2.266


Verbale di Accordo