martedì 26 giugno 2012

FERIE : ISTRUZIONI PER L’USO



Carissimi colleghi,
con l’approssimarsi del periodo estivo, riteniamo utile ricordare i punti essenziali degli  accordi vigenti nella nostra azienda, in materia di fruizione di istituti (ferie)

·       Le ferie vanno di norma  fruite entro l’anno di maturazione.  E’ pertanto un diritto/dovere del lavoratore programmarle nei tempi previsti. Le uniche eccezioni, previste dal vigente contratto collettivo nazionale sono le seguenti:
“in caso di motivate esigenze di carattere personale e compatibilmente con le esigenze produttive, potrà essere concessa la fruizione dei residui di ferie entro il mese di febbraio dell’anno successivo a quello di spettanza”  e “in caso di eccezionali esigenze di servizio , ovvero in casi di impossibilità derivante da uno stato di malattia o infortunio, le eventuali ferie residue fino alle 4 settimane saranno fruite entro i 18 mesi successivi al termine dell’anno di maturazione”.

Relativamente al carico ferie maturato nell’anno in corso, non sono contemplate scadenze diverse dal 31 dicembre., fatto salvo per i settori non operativi  per i quali vige il calendario di chiusure collettive annuale.
L’accordo di armonizzazione ferie siglato in wind il 15 dicembre 2010, garantisce al lavoratore la possibilità ( ma non è un obbligo) di fruire, per il periodo giugno/ottobre, di almeno 3 settimane di ferie , di cui due consecutive,  a sua richiesta.

La  RSU rimane a disposizione  per ulteriori delucidazioni o chiarimenti.

                BUONE VACANZE!

LA RSU WIND DELLA SEDE DI IVREA   
      22/06/2012

domenica 24 giugno 2012

CCNLA, dichiarazione Stampa di Michele Azzola

Dichiarazione Stampa Michele Azzola
TLC: ASSTEL IRRESPONSABILE.
COMMITTENTI SCELGANO IN BASE A RESPONSABILITA’ SOCIALE AZIENDE

“Irresponsabile il comportamento di Asstel”, questo il commento di Michele Azzola, segretario nazionale Slc Cgil, in riferimento alla rottura delle trattative per il rinnovo del Ccnl.
“Al tavolo non sono state poste pregiudiziali ideologiche su generiche clausole sociali – spiega il sindacalista - abbiamo soltanto chiesto di trovare una forma di tutela per gli occupati dei customer care all’atto del cambio di appalto.” 
“In questi anni, soprattutto grazie agli incentivi contributivi, nel sud del Paese si è sviluppata
una ingente attività di call center. Hanno trovato occupazione in questo settore migliaia di donne e giovani spesso alla prima occupazione. In alcune realtà, i customer hanno consentito di aiutare crisi industriali locali in maniera determinante, come ad esempio il caso di Taranto.”
“Ora, con la fine degli incentivi dello Stato, molti operatori stanno pensando di cambiare gli appalti – annuncia Azzola - facendo aprire nuove imprese in Italia (per ottenere, così, nuovamente gli incentivi) o spesso delocalizzando le attività in Romania, Albania, Tunisia, Egitto. Un comportamento che mette a repentaglio decine di migliaia di posti di lavoro.”
“Abbiamo pertanto chiesto al tavolo contrattuale di introdurre norme in grado di evitare che, in nome di una finta libertà d’impresa che si traduce nello sfruttamento di opportunità a basso costo, le aziende mettano a repentaglio la vita sociale ed economica di intere comunità.”
“E’ irresponsabile che, in un momento in cui vengono chiesti al Paese sforzi impressionanti, aziende che continuano a tesaurizzare il 40% di utile rifiutino di assumersi la responsabilità sociale nei confronti dei territori che li hanno occupati – conclude Azzola. Se queste sono le condizioni, sarà necessario avviare una campagna di sensibilizzazione non soltanto dell’opinione pubblica ma soprattutto dei grandi committenti, in special modo pubblici, perché sappiano scegliere gli operatori anche per il livello di responsabilità sociale che si assumono.
I lavoratori ed il sindacato non faranno mancare una adeguata risposta ad un comportamento
così arrogante.”

Roma, 21 giugno 2012

venerdì 22 giugno 2012

Comitato di Settore Unitario delle Telecomunicazioni

Documento Conclusivo
Comitato di Settore Unitario delle Telecomunicazioni

Il giorno 22 giugno 2012 si è riunito il Comitato di Settore unitario delle Telecomunicazioni di Slc Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil per analizzare lo stato della trattativa per il rinnovo del contratto di settore scaduto lo scorso 31 dicembre 2011.  Il Comitato di Settore approva la relazione introduttiva e le conclusioni assumendo i contributi emersi durante il dibattito.  In particolare, il Comitato di Settore esprime forte preoccupazione per lo scenario determinatosi e ribadisce la necessità di realizzare una svolta nel negoziato per raggiungere, in tempi brevi, il rinnovo del contratto.
Va respinta l’idea di produrre una rottura dell’assetto contrattuale, nell’idea che relegare il settore dei Customer in un contratto più povero possa consentire risparmi economici alle aziende committenti. Tale visione, miope e anacronistica finalizzata a “balcanizzare” il settore dei customer, va respinta con forza rilanciando il valore del contratto unico quale strumento di regolazione dei processi produttivi e elemento anti
dumping nella competizione commerciale.
E’ evidente, infatti, che la definizione di due contratti determinerebbe le condizioni per produrre forti processi di disgregazione delle imprese di telecomunicazioni nella ricerca spasmodica del contenimento dei costi.
Appare incomprensibile, a sei mesi dalla scadenza, che non si sia ancora definito l’accordo di rinnovo, lasciando decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori senza il doveroso recupero del potere di acquisto delle retribuzioni in un momento in cui la crisi economica richiederebbe nuovo slancio ai consumi interni.
Il Comitato di Settore impegna le Segreterie Nazionali e la delegazione trattante a realizzare un accordo di rinnovo basato sui contenuti della piattaforma e che comprenda, ineludibilmente, i seguenti aspetti principali:
• L’accordo deve garantire l’unicità del contratto disciplinando l’insieme delle attività di filiera. Va respinta con fermezza ogni ipotesi di rottura della filiera con l’esclusione delle attività di customer.
• Introduzione di norme in grado di produrre tutele occupazionali nei confronti dei lavoratori dei customer nei casi di cambio di appalto e/o modifica delle condizioni dell’appalto. Tali norme devono permettere di garantire gestioni dei cambi di appalto in grado di mantenere l’occupazione sul territorio.
• Riconoscimento, nel testo contrattuale, delle nuove professionalità emerse arricchendo l’inquadramento attuale.
• Definizione di un aumento contrattuale che realizzi il pieno recupero del potere d’acquisto delle retribuzioni.

Per realizzare tali obiettivi il Comitato di Settore Unitario da mandato alle Segreterie Unitarie di avviare iniziative di lotta attraverso:

Apertura immediata delle procedure di raffreddamento per aprire lo stato di agitazione con il blocco delle prestazioni straordinarie e supplementari;
Apertura dei tavoli negoziali aziendali per la definizione degli accordi di 2° livello, l’irrigidimento dei tavoli sulle riorganizzazioni aziendali e particolare attenzione alla firma di accordi per la formazione che dovranno essere approvati solo a seguito di condivisione del progetto;
• Mandato alle Segreterie Nazionali per proclamare un pacchetto di 16 ore di sciopero da dichiarare nel mese di settembre.

L’eventuale ripresa del confronto dovrà essere realizzata attraverso il coinvolgimento della delegazione trattante che dovrà partecipare a tutte le fasi del negoziato. Al fine di permettere la massima riuscita delle iniziative di lotta in corso, è necessario avviare una campagna di assemblee, di cui i territori forniranno i calendari alle strutture nazionali, che informi le lavoratrici e i lavoratori sullo stato della vertenza in
corso. A livello territoriale sarà, infine, necessario promuovere iniziative di sensibilizzazione sulle tematiche esposte soprattutto per quanto riguarda le attività di customer, coinvolgendo le forze politiche territoriali sui rischi per il futuro dell’occupazione di questo settore.

Roma, 22 giugno 2012

giovedì 21 giugno 2012

Rottura del Tavolo Negoziale CCNL


Roma, 21 giugno 2012
Comunicato
Rinnovo CCNL Telecomunicazione

Ieri, 20 giugno 2012, dopo una lunga e anomala fase negoziale gestita, per volontà delle controparti imprenditoriali, con delegazioni ristrette, si è consumata la rottura del tavolo negoziale.
La delegazione sindacale presente ha avuto la forte percezione che la volontà delle controparti sia quella di rompere il contratto di filiera escludendo il mondo delle Customer, al fine di poterne trarre un vantaggio in termini di riduzione dei costi sulle tariffe di appalto.
A ciò, si aggiunge la decisa contrarietà a inserire clausole che consentano una gestione responsabile delle crisi inerenti alle attività di customer, gestite tramite appalto, sulle quali le controparti hanno ribadito l’assoluta indisponibilità a introdurre nel contratto elementi che consentano la tutela occupazionale.
L’irresponsabilità e la miopia dimostrate impongono una risposta forte e decisa da parte dei lavoratori che non possono diventare il soggetto su cui scaricare la crisi economica che attanaglia l’Europa.
Inoltre, le controparti non hanno voluto affrontare i restanti temi della piattaforma, rilanciando una pressante richiesta di flessibilità sugli orari di lavoro e la necessità di disciplinare gli accordi sul controllo a distanza, facendo così registrare distanze enormi sull’insieme delle tematiche trattate.
Per tali motivi il Comitato di settore unitario, che si terrà domani 22 giugno, dovrà definire le iniziative più opportune per manifestare con fermezza la netta contrarietà del mondo del lavoro rispetto a un progetto scellerato e privo di prospettive.
Pensare di risanare i conti delle aziende di Telecomunicazioni attraverso una riduzione dei diritti e dei salari dei lavoratori rappresenta la modalità più anacronistica con cui le parti datoriali potevano pensare di rispondere alla crisi.

Il Sindacato e i Lavoratori del settore sapranno rispondere adeguatamente alla grave strategia adottata dalle controparti imprenditoriali.

Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL   FISTEL-CISL   UILCOM-UIL

Incontro Rete del 18 giugno

Ciao,
Potete trovare i documenti ai seguenti link:


lunedì 18 giugno 2012

Ciao Vittorio


Questa notte, Vittorio ci hai lasciato.
Da vero combattente non hai mai mostrato il minimo arretramento di fronte alle fauci del male che ti aveva assalito, sino all'ultimo proteso a guardare avanti, a costruire, ad organizzare. Sino all'ultimo in prima linea, dopo ogni colpo con la fronte più alta, come se stessi uscendo solo da un brutto raffreddore. Tutti noi perdiamo un collega, un compagno, un amico, un fratello; uno di quelli che vorresti sempre avere al tuo fianco.
Ed il sindacato, la Cgil, la RSU, lo avranno sempre al loro fianco.
Stringiamo  in un abbraccio tutta la famiglia.  

Ciao Vittorio, ciao.
tonio 
(Antonio Rossa)

La RSU SLC WIND della sede di ivrea si unisce al cordoglio dei compagni del coordinamento nazionale per la scomparsa dell’amico e collega  Vittorio Raiola.

giovedì 14 giugno 2012

Assemblea

Le assemblee riguardati il tema Rete verranno tenute a valle dell'incontro fissato il 2 luglio, in maniera tale da poter esplicare e discutere i temi concreti che saranno oggetto dell'incontro stesso.

Le RSU di Ivrea

mercoledì 13 giugno 2012

Comunicato Incontro Rete dell'11 giugno 2012


Roma, 12 giugno 2012



COMUNICATO


Si è svolto l’11 giugno 2012 a Roma, presso la sede di Unindustria, l’incontro  fra la Wind SpA e le Segreterie Nazionali ed il Coordinamento Unitario delle RSU di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL.
L’azienda ha esordito presentando i nuovi assetti dirigenziali che, dopo la nomina del nuovo AD, vedranno il prossimo 18 giugno l’insediamento di un nuovo direttore del Personale.
Riguardo i  temi sollevati durante l’ultimo incontro al Mise, ribaditi con il Comunicato Nazionale dello scorso 17 maggio, l’azienda ha finalmente iniziato a sciogliere alcuni nodi importanti  sul fronte delle  ipotesi  alternative al progetto RETE.
Dopo aver dichiarato ufficialmente che  lo studio sull’esternalizzazione della gestione del Network  è fermo al 27 gennaio, data  di firma del “lodo ministeriale”, l’Azienda ha smentito  le  voci di riattivazione dello stesso,  ed è entrata nel merito, dichiarandosi anche  disponibile ad allungare la data di scadenza del lodo stesso per consentire lo svolgimento del confronto sindacale in un contesto leale e costruttivo.
Secondo quanto dichiarato  dall’Azienda, il confronto sul percorso di efficentamento alternativo allo studio di esternalizzazione non è più necessariamente legato ad un mero conto di risparmio economico  ma , come ha sempre sostenuto il sindacato, passa attraverso una verifica di sostenibilità generale che non può prescindere dai criteri di utilità e maggiore funzionalità dei processi.  I responsabili aziendali poi hanno evidenziato come le proposte saranno incentrate su due campi principali: il primo riguarda direttamente l’ambito Network; il secondo, invece, ha come punto di riferimento il resto dell’azienda.
Su quest’ultimo punto l’azienda ha dichiarato di non avere ancora elaborato un piano di intervento complessivo. A riguardo il nuovo AD ha  in questi giorni costituito un gruppo di lavoro composto da tutti i direttori delle varie aree aziendali con il compito di eseguire, in tempi celeri, una ricognizione su tutti i vari dipartimenti per verificare l’esistenza di eventuali aree di efficientamento e con il fine di arrivare alla definizione di un campo di intervento globale  da sottoporre entro i primi giorni di luglio alle Segreterie Nazionali ed al Coordinamento.
Per quanto riguarda invece l’ambito Network, l’azienda ha presentato alle OO.SS. e al Coordinamento RSU una serie di capitoli di intervento proponendo di iniziare già dal prossimo 18 giugno un lavoro di analisi e confronto di merito in ambito di “Commissione Rete”.
In particolare l’azienda ha dichiarato di voler iniziare su:
-        Orari di lavoro dei lavoratori “non turnisti”
-        Centri di Gestione:organizzazione del lavoro  e sinergie   fra il centro di Roma e quello di Milano.
-        Miglioramento  dei processi di interazione tra Centri di gestione e Field

-        Field  Operation: intervento sui processi di dispacciamento e modifiche sul sistema WFM
-       Intervento   sull’organizzazione del lavoro dei tecnici di rete e sui profili professionali (ad oggi prevale una segmentazione “verticale” con una spiccata divisione in ambiti tecnologici).
-        Aree staff del mondo Network: ripensare i processi a supporto dei tecnici di “assurance”.
-  Istituti contrattuali: reperibilità e lavoro programmato notturno (l’azienda ha negato di voler “stravolgere” quanto oggi in uso in azienda ma ha dichiarato una volontà di rivedere  l’utilizzo che oggi è in vigore di questi istituti).
Le OO.SS. hanno, dal canto loro, apprezzato come, finalmente, l’azienda sia uscita da quell’indefinitezza che ne ha contraddistinto l’atteggiamento sino ad oggi e sia, finalmente, entrata nel merito del confronto.
Dal prossimo 18 giugno, data di nuova convocazione della “Commissione rete”, il confronto entrerà così nel merito così da poter fornire alle lavoratrici ed ai lavoratori di Wind un panorama completo delle richieste aziendali da valutare poi collegialmente. L’approccio del sindacato confederale è noto sin dall’inizio di questa vicenda: in ballo c’è non solo il futuro delle persone potenzialmente impattate dalla progetto ma il futuro e la sostenibilità di tutto il resto dell’azienda. E’ con questa consapevolezza che, sin dall’inizio di questa vicenda, abbiamo sfidato i dirigenti aziendali a non cercare “scorciatoie” effimere ma ad impegnarsi nel confronto che dovrà vertere sul merito delle questioni e sulla sostenibilità delle proposte. In questo senso è positivo che l’azienda abbia finalmente smesso di impostare il lavoro su una semplice proposizione di interventi finalizzati a raggiungere una ipotetica cifra di risparmio economico a compensazione dell’esternalizzazione, iniziando invece a parlare di organizzazione del lavoro e di processi , in una logica di integrazione fra reparti che, mirando a lavorare meglio, possa portare quel recupero di produttività che, a regime, potrebbe produrre ad un vero miglioramento del lavoro sia in termini qualitativi che economici.
Se da un lato è comprensibile come i nuovi dirigenti stiano, proprio in queste ore, cercando di delineare un quadro di interventi coerenti, dall’altro deve essere chiaro a tutti come ormai i tempi non consentono più alcuna dilazione.
A riguardo le OO.SS. hanno richiesto ed ottenuto che il prossimo incontro fra Azienda e Coordinamento avvenga al massimo nei primi giorni di Luglio. In quella sede  i dirigenti aziendali  dovranno portare un quadro chiaro di interventi che riguardano il resto dell’azienda; inoltre la stessa dovrà dare prova di coerenza rispetto a quanto dichiarato oggi circa la disponibilità  ad allungare i termini temporali  del lodo ministeriale  indicando,  attraverso l’individuazione di una data, le dovute tempistiche .
E’  necessario che l’azienda dia alle parti sociali, e conseguentemente ai lavoratori, la giusta percezione della volontà di lavorare seriamente ad ipotesi alternative senza ambiguità e tatticismi
Nei prossimi giorni verranno predisposte assemblee informative in tutti i centri di lavoro aziendali. In questo momento diventa di fondamentale importanza il coinvolgimento di tutti i lavoratori Wind, con i quali si dovrà condividere il percorso sin qui descritto e il confronto sui temi aperti dall’azienda.

Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL          FISTEL-CISL          UILCOM-UIL

venerdì 1 giugno 2012

Detassazione al 10% anno 2012, Pubblicazione Decreto attuativo


Torino,  31 maggio 2012

Prot. n. 231/EF/ES/lm
Oggetto:    Detassazione al 10% anno 2012
                   Pubblicazione Decreto attuativo
                  
Care compagne, cari compagni,

in attesa di una comunicazione da parte della CGIL Nazionale su questo tema, vi anticipiamo che è stato pubblicato solamente ieri sulla Gazzetta Ufficiale n. 125 del 30 maggio 2012, il DPCM 23 marzo 2012, con cui viene data attuazione all’applicazione dell’imposta sostitutiva del 10% per l’anno 2012 sulle somme derivanti da incremento della produttività, efficienza organizzativa o altre somme valutate positivamente dall’azienda, solamente se in forza di contrattazione collettiva di secondo livello.

Questo decreto fissa i requisiti reddituali per fruire dell’agevolazione fiscale su indicata e cioè:
ñ  l’imponibile assoggettabile ad imposta sostitutiva (10%), che per l’anno 2012 sarà pari ad un importo non superiore a 2500,00 euro;
ñ   il reddito da lavoro dipendente relativo all’anno 2011, che dovrà essere di un importo non superiore ai 30.000,00 euro.

Il nuovo Decreto dunque restringe la platea degli interessati rispetto al 2011, sia per quanto riguarda l’imponibile assoggettabile ad imposta sostitutiva (10%), che ricordiamo era relativo a importi non superiori a 6.000,00 euro, che per quanto riguarda il reddito da lavoro dipendente relativo all’anno 2010, che era pari ad un importo non superiore a 40.000,00 euro.

Fraterni saluti.

Per la Segreteria CGIL Piemonte                           Referente Politiche Fiscali CGIL Piemonte
        Elena Ferro                                                                             Enzo Scumaci