Roma,14 Marzo 2014
Procura
Generale Della Repubblica
Presso
La Corte D'appello Di Roma
Piazza
Adriana, 2
00193
Roma (RM)
|
|
Ministero
del Lavoro
e delle
Politiche Sociali
Via
Veneto, 56
00187 –
Roma
Al
Garante della Privacy
Piazza
di Monte Citorio n. 121 00186 ROMA
|
|
Autorità
Garante della Concorrenza e del
Mercato
Piazza
G. Verdi, 6/a
00198
Roma
|
|
a/
mezzo raccomandata
|
Oggetto:
Esposto contro le aziende Eni, Fastweb, Mediaset, Sky Italia, Telecom Italia, Vodafone
Italia, Wind Italia e altre (d.l. n. 83/2012)
SLC CGIL,
FISTEL CISL, UILCOM UIL Nazionali denunciano, alle strutture in indirizzo,
l'assoluta
inosservanza delle disposizioni di legge contenute nel “Decreto Sviluppo” n. 83
del 2012, oggi convertito in legge, in particolare rispetto alle disposizioni
contenute nell'articolo 24 su “Misure a sostegno della tutela dei dati
personali, della sicurezza nazionale , della concorrenza e dell'occupazione
nell'attività svolta da call center”, da parte delle aziende Eni, Fastweb,
Mediaset, Sky Italia, Telecom Italia, Vodafone Italia, Wind Italia e altre e
dai fornitori da questi utilizzate attraverso il ricorso all’appalto di
attività di call center.
In
particolare i commi 3, 4 e 5 dell’articolo di cui all’oggetto vengono
completamente disattesi attraverso attività gestite in Paesi esteri e il comma
2 non ha trovato applicazione nonostante le attività siano gestite presso varie
sedi estere collocate sia in Paesi comunitari che extra comunitari.
Infine,
nonostante la previsione di cui al comma 3, gli incentivi di cui alla Legge
407/1990 continuano
ad essere erogati nonostante quota parte delle attività sia oggi de localizzata verso
Paesi esteri. Tale fenomeno determina l’assoluta impossibilità, per le aziende
che svolgono
attività in appalto di call center che hanno deciso di lavorare rispettando le
regole previste
dalla legislazione, di sopravvivere a causa della distorsione di mercato
generata i cui costi economico e sociali, licenziamenti e utilizzo degli
ammortizzatori sociali, ricadono sullo Stato.
SLC CGIL,
FISTEL CISL, UILCOM UIL, riservandosi ogni iniziativa legale a tutela dei
diritti degli
utenti e dell’occupazione dei dipendenti delle aziende interessate dai processi
di delocalizzazione,
sollecitano le amministrazioni in indirizzo a disporre i controlli e gli interventi
necessari ad assicurare il rispetto delle disposizioni contenute nell’art.24
del d.l. n.83/2012
erogando, di conseguenza, le sanzioni pecuniarie previste dal medesimo
articolo.
p. Le Segreterie Nazionali
SLC-CGIL
|
FISTEL-CISL
|
UILCOM-UIL
|
Michele Azzola
|
Giorgio Serao
|
Salvatore Ugliarolo
|
Potete trovare qui il documento inviato.
Nessun commento:
Posta un commento