Ieri, 15 maggio, presso la sede del Ministero per lo sviluppo economico si è svolta la presentazione
del piano industriale di Wind per l’anno in corso.
L’azienda ha esordito dichiarando una diminuzione dei ricavi: sebbene il settore delle
telecomunicazioni continui a comportarsi in modo anticiclico, il comportamento
dei consumatori è ovviamente più attento
alla spesa.
Questo causa una decrescita del mercato e dei ricavi che , rispetto ai 35 mld del 2010 ,
riscontrano una diminuzione di circa 1\2
mld nel 2011, diminuzione che, secondo
le previsioni dovrebbe ripresentarsi uguale anche nel 2012.
Le aspettative per il
mercato mobile per il 2012 sono di
crescita, non nel numero di utilizzatori , ma per il fatto che , con l’utilizzo
di tablets e smartphones aumenterà il
numero di sim dati acquistate dai clienti già fidelizzati. Il traffico voce invece sarà in controtendenza,riscontrando
una diminuzione dei volumi.
Previsioni di crescita si riscontrano anche per il mercato
fisso, nell’ordine del 5% , soprattutto per quanto riguarda il mercato
broadband.
Wind si riconferma il terzo operatore di telefonia sul
territorio (con il 20% del mercato mobile e il 15% del mercato fisso) e leader
del mercato per quanto riguarda il segmento etnico (clienti migranti, per i
quali si prevede di studiare prodotti ad hoc.)
Si prevede inoltre di aumentare gli investimenti per acquisire e fidelizzare
anche i clienti di segmento medio alto (consumer altospendenti e piccole medie
imprese) , con particolare attenzione ai contratti postpagati.
L’azienda ha poi dato i valori dell’ EBTDA 2011, 2 mld e 220
mln ( post spin off di libero ) valori
che hanno subito un impatto
significativo dalla liberalizzazione delle tariffe di terminazione.
Per il primo quadrimestre del 2011 i ricavi sono stati di 1 mld e 146 mln , con
una flessione dello 0,3 %.
In ambito network e technology sono previsti investimenti
consistenti nel settore NORD EST con lo scopo di ampliare la copertura e di acquisire un maggior numero di clienti.
Ulteriori investimenti sono previsti sulla tecnologia 3g , e
in ambito fisso per l’installazione di nuovi apparati IP per la clientela
broadband.
Non entriamo per il resto in particolari, dato che, fondamentalmente le stesse notizie sono a disposizione di
tutti sulla intranet aziendale.
I dati sulla popolazione WIND aggiornati al 2011 sono i
seguenti:
6942 dipendenti, di cui
-668 in
Wind Retail ( in quest’ultima realtà vi è stato un incremento di 31 unità rispetto
al 2010)
-2796
persone in Technology (Network e IT)
-1791 : customer care
-951: commerciali
-740 : staff.
L’età media si attesta sui 38\39 anni.
L’81% delle persone ha un contratto full time, il 19% part time ( su questi ultimi incide molto WIind Retail)
Il 45 % sono donne
I tempi determinati sono 11,
principalmente sono sostituzioni
di maternità.
Fin qui le
comunicazioni dell’azienda, che
sostanzialmente si è limitata a rispettare la legge, fornendoci dati e cifre
ma ancora una volta nulla ci dice sulle sue reali intenzioni ,
ovviamente in merito al progetto di esternalizzazione del network, che ad
oggi è sospeso ma non accantonato.
La commissione Rete ha continuato a lavorare acquisendo
cifre e dati ma, al momento, non ha
potuto presentare proposte in quanto , di fatto, l’azienda si ostina a non
voler palesare la sua strategia.
Ribadendo la nostra
netta contrarietà al progetto di esternalizzazione, è stato richiesto un impegno a breve termine, in tal
senso, in modo da poter capire quali sono i reali intenti di wind sul tema rete .
L’azienda si è dichiarata disponibile e si è fissato l’incontro per il giorno 29 maggio,
incontro che, puntualizziamo, ( ma ce ne è bisogno? ) non è stato calendarizzato in alcun modo per
trattare le condizioni di cessione, ma con l’unico scopo di capire quali siano
le intenzioni aziendali, su un tema
che si trascina da oltre un anno, e che ,per
la mancanza di chiarezza lato azienda, causa ansie e preoccupazione ai lavoratori di
rete ma anche di tutti gli altri
settori.
Le RSU WIND della sede di Ivrea
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