martedì 22 maggio 2012

Gara, competizione o disfatta?


Nelle ultime settimane stiamo, purtroppo, registrando un livello preoccupante di stress e di malessere negli ambiti dell’assistenza sia amministrativa sia tecnica.   La situazione che si è determinata in questi primi cinque mesi  nel Call Center di Ivrea è deleteria sia in qualità del vissuto dei lavoratori sia nella percezione professionale che ha da sempre distinto il nostro sito.
Quando a gennaio ci è stato esposto il progetto di specializzazione dei siti con l’affidamento dei clienti Gross Adds al nord, tutti noi lavoratori siamo stati favorevoli a questa evoluzione che avrebbe potuto, se applicata correttamente, migliorare la qualità dell’assistenza ai clienti. Fondamentale per un risultato ottimale sarebbero dovuti essere una particolare attenzione ai dati acquisiti dalla rete commerciale, una pronta gestione delle problematiche di provisioning, un aiuto fondamentale nella predisposizione tecnica alla connessione broadband del cliente, una consulenza adeguata sulla prima fatturazione… insomma, una accoglienza dignitosa dei nuovi clienti che, per un’Azienda del livello di Wind-Infostrada, deve essere professionale e completa al fine di ottenere quell’ “imprinting” positivo anelato. Tutto questo comporta un investimento imprescindibile nel fattore tempo, il consulente (se tale vuole essere) deve avere il tempo necessario per le opportune verifiche, per i consigli da fornire al cliente, per le eventuali segnalazioni necessarie a una veloce risoluzione di quei problemi che talvolta si presentano da subito.
Abbiamo invece assistito a una evoluzione del suddetto progetto molto diversa. Vero è che un anomalo, e non pianificato, traffico a febbraio-marzo  ha sparigliato le carte in tavola, vero è che l’adozione di un nuovo CRM, procrastinato per molti mesi e finalmente adottato proprio nel primo trimestre, ha ulteriormente messo in difficoltà la normale gestione del cliente, ma la scelta di far partire una gara in un momento di bailamme assoluto ci è sembrata da subito un po’ avventata e soprattutto potenzialmente lesiva nei confronti dei lavoratori di Ivrea.   La fase di test del nuovo modello è stata troppo breve e, soprattutto, inficiata dalla pressione telefonica la quale ha fatto sì che si gestisse il cliente GA esattamente come tutti gli altri clienti. Ciò non ha permesso un calcolo accurato dei correttivi che si sarebbero dovuti apporre per evitare, nel momento della gara, di parteciparvi con un grosso handicap.   Anche se non approviamo a priori il concetto di gara (che, a nostro avviso, migliora solo artificiosamente i numeri) rileviamo che una applicazione non coerente dei più basilari fondamenti della distribuzione del lavoro sta letteralmente opprimendo chi in questa pseudo-gara ci ha creduto, magari con qualche perplessità, e ci ha investito tempo, dedizione, professionalità e, infine, anche un po’ di speranza.  Si è arrivati alla necessità di dover gestire 40-45 clienti-giorno, numeri che vanno ben al di là del buon senso,  e contestualmente sui fornitori esterni si è registrato un calo di offerte tale da determinare una riduzione di personale. Ci sono stati segnalati casi in cui, agli operatori più disponibili, è stato chiesta una gestione di lavorazioni di back office in contemporanea alla gestione on-line; abbiamo raccolto spesso lo sfogo di chi, per non pesare sui colleghi con la propria assenza, rinuncia a visite, permessi e altri istituti; insomma, stiamo raccogliendo l’umore esasperato dei lavoratori ai quali si è chiesto decisamente troppo!
Peraltro tutto questo sforzo è inutile perché il sito di Ivrea non è mai stato messo nelle condizioni di poter competere adeguatamente e i risultati ottenuti dai team di Ivrea, anche i più performanti, sono lì a dimostrarlo impietosamente.
Siamo assai stupiti che un simile scenario si sia svelato dopo numerose gare, ognuna delle quali caratterizzata peraltro da cambi di regole, di pesi e di misure; ci si aspettava perlomeno un’ organizzazione  meno raffazzonata e soprattutto che non incidesse così negativamente sull’immagine del sito di Ivrea.

Chiediamo quindi a tutti i lavoratori  di affrontare il lavoro con la dovuta coscienza e soprattutto con la professionalità  che il cliente ci chiede, prestando poco l’orecchio alle chimere di ricchi premi e, soprattutto, di mantenere sempre alti gli standard qualitativi che ci hanno sempre contraddistinto.

Ivrea, 22 Maggio 2011
Le RSU  WIND Ivrea

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