COMUNICATO SINDACALE
Il 20 novembre u.s. si è tenuto a Roma il
secondo incontro nazionale sul Telelavoro.
Con questo comunicato le Rsu Slc-Cgil del Coordinamento Nazionale intendono fare il punto
sulla discussione e sullo stato della trattativa con l’Azienda.
Durante la giornata del 20/11 si è
trattato l’argomento telelavoro su due livelli: un primo livello di carattere
normativo, sul quale si sono registrati alcuni avanzamenti tra le parti che
elenchiamo:
· L’Azienda ha convenuto di eliminare la
possibilità di assumere in telelavoro. Il criterio era infatti discordante con
il requisito dell’anzianità di almeno un anno nella funzione svolta dal
Dipendente e con il concetto di volontarietà, in quanto il telelavoro in fase
di assunzione potrebbe non essere reversibile.
· Con riferimento ai criteri per eventuali
graduatorie, in caso di domande più elevate rispetto alle disponibilità, è
stata introdotta la causale relativa alla necessità di assistere parenti
disabili conviventi (in precedenza la previsione si limitava ai figli
disabili).
· E’ stato ridotto a 9 mesi, invece dei 12
proposti inizialmente, il periodo dopo il quale un lavoratore può richiedere il
rientro in Azienda a fronte di mutate esigenze personali.
· Per quanto riguarda il domicilio si è
condivisa l’interpretazione per la quale non sarà condizione ostativa al
Telelavoro il caso in cui il domicilio sia fuori dalla regione dove è presente
l’unità produttiva di provenienza. Inoltre l’Azienda si è dichiarata disponibile
a prevedere, in casi di distanze considerevoli, la possibilità di gestire i
rientri presso la sede amministrativa più vicina al domicilio.
· In materia di orario di lavoro si è
convenuto di ricondurre al tema delle flessibilità previste dalla Legge in caso
di prestazioni rese nell'ambito di rapporti di telelavoro domiciliare,
legandole alla disciplina del CCNL e quindi all’informativa preventiva alla RSU
onde evitare possibili interpretazioni sfavorevoli per Lavoratrici e
Lavoratori.
· Abbiamo inoltre registrato disponibilità
aziendali affinché, come richiesto in tutte le assemblee dopo il regime di
sperimentazione, si possano allargare gli ambiti di applicazione del Telelavoro
ed anche delle modalità.
Sul secondo livello, quello economico, le
posizioni rimangono invece distanti. L’Azienda ha riproposto, senza scostarsi
dall’ipotesi iniziale del 9 ottobre e senza dare disponibilità di mediazione,
un importo forfettario omnicomprensivo, che coprirebbe le spese assunte dal
Lavoratore (comprese quelle di connessione ADSL) di soli 40€ lordi. Al
Telelavoratore, inoltre,
non verrebbero riconosciuti i ticket per
i pasti.
La Delegazione Sindacale
Slc, ha ritenuto questa cifra insufficiente, perché non
equilibrata rispetto al bilancio tra costi e benefici che coinvolgeranno il
Telelavoratore da una
parte e l’Azienda dall’altra. Tale
considerazione è inoltre sostenuta dalle condizioni contrattate in altre
Aziende del settore che hanno già raggiunto accordi in materia, economicamente
non
paragonabili alla proposta di Wind,
perché oltre ad avere un compenso forfettario sensibilmente più alto,
mantengono, in molti casi, il trattamento pasto tramite convenzione o
ticket restaurant.
Siamo consci della situazione economica
del settore e recepiamo con favore le rassicurazioni aziendali sulla totale
volontarietà della scelta, tuttavia non possiamo ignorare i mandati delle
assemblee che in merito si sono espresse per un riconoscimento economico più
equo.
RSU e OO.SS. si sono sedute al tavolo di
trattativa sul Telelavoro con l’obbiettivo di
sottoscrivere un accordo di miglior favore rispetto a quanto già
previsto da CCNL e Accordi Interconfederali, partendo dal presupposto
condiviso, che il Telelavoro è un importante strumento di conciliazione dei
tempi di vita e lavoro.
L’auspicio e l’invito fatto da parte
sindacale in conclusione dell’incontro è che l’Azienda, partendo dagli
avanzamenti condivisi sulla parte normativa, riconsideri l’indisponibilità a
trattare sulla parte economica affinché si possa approdare ad un Accordo
condiviso al più presto.
Le RSU SLC
della sede WIND di Ivrea
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